Il Segretario Generale FABI accolto a Varese per confrontarsi con i dirigenti locali: “Consapevoli del ruolo che abbiamo, dobbiamo gestire il cambiamento e non subirlo”
Lo slogan lanciato a Milano da Sileoni prende corpo: “Behind the lines”. La FABI, in trincea, si prepara ad affrontare la stagione dei congressi provinciali e le prossime sfide del settore del credito. Il Segretario Generale in tour per l’Italia inizia il percorso di confronto con i territori. Volato da poco in Sicilia, questa volta Sileoni raggiunge Varese per incontrare i dirigenti provinciali. Accolto con grande slancio dal padrone di casa, Alessandro Frontini, coordinatore FABI Varese, il Segretario Generale ha preso il microfono per parlare ai suoi e ragionare sulla situazione attuale. Partendo dalle problematiche delle banche locali per arrivare a tracciare il quadro generale del settore. Un settore, quello del credito, al centro dell’attenzione da mesi e che sta vivendo un momento particolarmente delicato.
“Siamo onorati di avere il nostro Segretario Generale qui” ha detto Frontini in apertura dell’incontro. “È importante e significativo, per noi, poter scambiare idee con il vertice dell’Organizzazione perché siamo convinti che il confronto sia alla base del lavoro che andiamo poi a svolgere quotidianamente con i nostri iscritti”.
“Vorrei darvi la chiave di lettura per affrontare i cambiamenti che verranno. Ha detto Sileoni. “L’Organizzazione ha cambiato pelle in un ottica di modernità arrivando a ricoprire un ruolo fondamentale per l’intero settore. Oggi siamo un punto di riferimento all’interno di un mondo del credito che cambia rapidamente e sta vivendo un momento difficile”.
Rinnovo del contratto nazionale delle Bcc, nuovo modello di banca, prepensionamenti volontari, Fondo esuberi, vertenze spinose tra cui le due popolari, le banche venete, le 4 good bank, il Monte Paschi e poi gli accordi sottoscritti di recente. Non da ultimo quello sulle vendite responsabili dei prodotti finanziari e le pressioni commerciali. Tutti argomenti affrontati dal Segretario Generale. Quindi la volontà di riaprire il dialogo e il confronto sul contratto nazionale per arrivare, alla scadenza naturale, ad avere già le idee chiare considerando anche l’opportunità di avere un unico contratto che inglobi Bcc e Assicurativi. “Abbiamo avuto da sempre la convinzione che l’unico modo per far ripartire il settore fosse quello di puntare sugli argomenti e le idee. Essere noi a dirigere, a proporre, per non subire scelte altrui. Prevenire e gestire il cambiamento con la consapevolezza del peso specifico e della forza che abbiamo. Per farlo ci sono poi degli importantissimi strumenti, ottenuti grazie alla nostra presenza costante, non solo sulla stampa nazionale e in tv, ma ai tavoli in cui si decide. Questi strumenti vanno compresi e utilizzati al meglio con coraggio e con la determinazione che ci contraddistingue”.
Infine la chiave di lettura per la stabilità nei grandi gruppi bancari. “Serve un sindacato che controlli anche dall’interno e una sana e corretta gestione”.
Applaudito ed ascoltato con attenzione, Sileoni ha poi risposto alle domande e alle osservazioni dei dirigenti che hanno preso il microfono per esporre dubbi e considerazioni, avanzare proposte e raccontare il loro territorio, con le difficoltà e il lavoro svolto sul campo tutti i giorni al fianco dei lavoratori.