Home Articoli ESODATI, LA FABI ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE UNITARIA DEL 13 APRILE

ESODATI, LA FABI ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE UNITARIA DEL 13 APRILE

di Redazione

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

– COMUNICATO STAMPA –

ESODATI, LA FABI ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE UNITARIA DEL 13 APRILE

“I LAVORATORI IN ESODO SIANO ESCLUSI DAGLI EFFETTI DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI.

NEL SETTORE DEL CREDITO A RISCHIO 22MILA FAMIGLIE”

“La FABI aderisce alla mobilitazione unitaria promossa da Cgil, Cisl e Uil di venerdì 13 aprile per chiedere al Governo Monti che i lavoratori già in esodo, o che vi andranno da adesso fino al 2013 in base agli accordi sindacali legittimamente sottoscritti, siano esclusi dagli effetti della riforma delle pensioni”.

Lo dichiara la Segreteria nazionale della FABI, il maggiore sindacato dei lavoratori bancari.

“I provvedimenti assunti dal Governo Monti sulle pensioni”, prosegue la Segreteria nazionale, “hanno creato una vera e propria emergenza sociale per i lavoratori in mobilità, ma anche per le lavoratrici ed i lavoratori esodati del settore bancario, per i quali il diritto a pensione è diventato una vera e propria lotteria e che rischiano di rimanere per anni senza alcun sostegno economico”.

“Numerosi sono, infatti, anche nel nostro settore, i lavoratori in prepensionamento a cui, a seguito della riforma delle pensioni, sono stati cambiati in corsa i requisiti per poter andare in quiescenza e che dunque rischiano di rimanere senza un reddito: sprovvisti sia dell’assegno d’esodo sia della pensione”.

“Il Governo deve sistemare con la massima urgenza la posizione di tutti i lavoratori esodati, nessuno escluso, che solo nel settore bancario sono ben ventiduemila, di cui quindicimila già usciti e settemila in procinto di uscire entro il 2013, secondo gli accordi sugli ultimi piani industriali legittimamente firmati tra organizzazioni sindacali e banche”.“Queste lavoratrici e lavoratori”, conclude la FABI, “sono andati in esodo in base ad un quadro legislativo certo. Respingiamo quindi come una forma di vera e propria barbarie legislativa l’abitudine, iniziata con il governo precedente e proseguita da quello attuale, di adottare interventi retroattivi sulle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti”.

CLICCARE PER VISUALIZZARE IL COMUNICATO

You may also like

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.