Home Rassegna Stampa Nel board deve sedere solo un rappresentante di una lista di minoranza autentica-Bpm, si allontana l'ipotesi concerto -Il Tuf metterebbe in sicurezza gli Amici e Bonomi. Consob continua le verifiche e chiede la documentazione sulle carriere (da MF-Milano Finanza, giovedì 13 ottobre 2011)

Nel board deve sedere solo un rappresentante di una lista di minoranza autentica-Bpm, si allontana l'ipotesi concerto -Il Tuf metterebbe in sicurezza gli Amici e Bonomi. Consob continua le verifiche e chiede la documentazione sulle carriere (da MF-Milano Finanza, giovedì 13 ottobre 2011)

di Redazione

di Luca Gualtieri

Sono giorni incandescenti per la Popolare di Milano e per l’assemblea del 22 ottobre si preannuncia una lotta fino all’ultimo voto. Sulla carta la coalizione che schiera i dipendenti-soci a fianco di Andrea Bonomi sembra favorita rispetto alla lista sfidante presentata da Fabi e Fiba-Cisl.

Una variabile decisiva sarà costituita da Banca d’Italia e Consob che seguono da vicino la vicenda e che potrebbero intervenire nei prossimi giorni. Sul fronte di Via Nazionale tutto tace, mentre le verifiche di Consob potrebbero anche concludersi con un nulla di fatto. Nelle scorse settimane la Commissione presieduta da Giuseppe Vegas ha chiesto ai dipendenti-soci della Popolare di Milano una consistente mole di documenti per chiarire l’assetto di controllo dell’istituto e fugare i sospetti di un concerto tra gli Amici e Bonomi. L’esame procede molto attento e per ora non trapela nulla di ufficiale. Secondo fonti ben informate, però, l’ipotesi di concerto è abbastanza remota. Per quale ragione? In base a quanto stabilito dal Tuf, almeno uno dei componenti del board deve essere espresso dalla «lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima». Salvo colpi di scena, la lista di minoranza che nell’assemblea Bpm otterrà il maggior numero di voti sarà quella Messori-Arpe o quella Assogestioni. «A prima vista non si intravede ipotesi di concerto», spiega una fonte a MF-Milano Finanza. Non solo. In base all’articolo 122 del Tuf, perché ci sia concerto l’Associazione Amici della Bipiemme dovrebbe essere socio a tutti gli effetti e detenere azioni della banca. Ma così non è. Ovviamente l’ultima parola spetta a Consob ma è chiaro che, se l’ipotesi di concerto cadesse, gli Amici avrebbero la strada spianata.

Resta sul tavolo lo scandalo promozioni. Consob ha inviato una lettera al cda per chiedere informazioni sull’accordo segreto delle carriere pilotate. L’accordo sarà materia del cda di martedì 18 ottobre, quando verrà presentato l’esito di un’indagine interna. Consob avrebbe chiesto di esaminare proprio i risultati di quell’indagine, anche alla luce della campagna mediatica che si è accesa in questi giorni. L’authority potrebbe in seguito confrontare quel materiale con il prospetto informativo dell’imminente aumento di capitale da 800 milioni e verificare eventuali discrepanze e omissioni. Insomma, ancora una volta Consob presta la massima attenzione ai risvolti borsistici della partita e alla tutela degli investitori. Proprio ieri, del resto, Enzo Chiesa, direttore generale di Bpm, si è recato negli uffici romani di Consob per discutere sulla tempistica dell’aumento. L’operazione dovrebbe essere varata dal cda del prossimo 27 ottobre per poi partire lunedì 31.

Ieri intanto è partito il roadshow della lista Fabi-Fiba, che ha candidato Marcello Messori alla presidenza del consiglio di sorveglianza e Matteo Arpe come consigliere delegato. «Il sogno che abbiamo sempre avuto in Sator è replicare l’esperienza Capitalia, fare in un’altra banca quello che abbiamo già fatto», ha spiegato Arpe durante l’incontro che si è tenuto a Milano. Nel corso dell’incontro ha parlato anche Lando Sileoni, segretario generale della Fabi: «Tra gli obiettivi della lista Messori c’è garantire il successo dell’aumento di capitale attraverso l’apporto di Sator e la costruzione attorno a Arpe, indicato come consigliere delegato, di una squadra manageriale di eccellenza», ha concluso Sileoni. Ieri in borsa il titolo Bpm ha guadagnato l’1,89% a 1,78 euro.

 

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