Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, alla Gazzetta del Mezzogiorno: in banca serve un ricambio generazionale più spinto nel Mezzogiorno. I dati sul gap di posti di lavoro nelle regioni meridionali
«Auspichiamo un ricambio generazionale sempre più importante nel settore bancario e in particolare nel Mezzogiorno: nelle regioni del Sud Italia servono molte più assunzioni di giovani rispetto al passato. Con l’ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro, rinnovato a novembre con l’Abi, abbiamo rafforzato le possibilità del Fondo per l’occupazione proprio per agevolare gli ingressi di ragazze e ragazzi fino a 36 anni di età nelle regioni del Sud ed è indispensabile che proprio in questi territori si massimizzi l’utilizzo di questa opportunità».
Lo dichiara al Corriere del Mezzogiorno, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, il principale sindacati dei bancari italiani.
Secondo i calcoli dell’ufficio Analisi e ricerche della Fabi, negli ultimi 5 anni, le banche, rispetto agli accordi sindacali, hanno effettuato 3.800 assunzioni in meno su tutto il territorio nazionale. Di queste, almeno il 50% avrebbero dovuto essere formalizzate al Sud ovvero circa 1.900: vuol dire un “buco” di 165 posti di lavoro in Abruzzo, 54 in Basilicata, 152 in Calabria, 590 in Campania, 27 in Molise, 529 in Puglia, 98 in Sardegna e 284 in Sicilia.
Roma, 5 luglio 2024