Quali sono gli effetti su credito al consumo e mutui dopo l’aumento del costo del denaro deciso dalla Bce? Ne ha parlato il segretario generale della Fabi nella trasmissione in onda su Rai Tre
Banche: Sileoni, tassi alti? Dipendenti senza colpe se prestito viene negato Roma, 2 apr. (LaPresse) – “L’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea sta fecondo alzare rapidamente, troppo rapidamente i tassi d’interesse sui prestiti alle imprese e sui mutui alle famiglie. Questa repentina modifica ha un impatto sulle delibere di finanziamento e sulle condizioni di rischio: capita, quindi, che alcune richieste di finanziamento siano respinte dalle banche o da altri intermediari finanziari. È opportuno chiarire, in questo ambito, che le lavoratrici e i lavoratori bancari, che sono dipendenti degli istituti di credito, non hanno colpe se un prestito viene negato. Le politiche di credito, infatti, vengono determinate dai vertici delle banche e non da chi lavora nelle agenzie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mi manda Rai Tre in onda su Rai Tre. “Mandare giornalisti con telecamere nascoste nelle agenzie bancarie, per far vedere il momento in cui un cliente si sente dire “no”, quindi, corre il rischio di far passare un messaggio sbagliato. Le telecamere nascoste andrebbero messe nei consigli di amministrazione dei gruppi bancari e delle banche, se volete vi ci porto io, perché è lì che si prendono le decisioni, che poi chi lavora in banca si limita a recepire e attuare” ha aggiunto Sileoni. ECO NG01 ntl 021254 APR 23
BANCHE: SILEONI “TASSI ALTI? DIPENDENTI SENZA COLPE SE PRESTITO NEGATO” ROMA (ITALPRESS) – “L’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea sta fecondo alzare rapidamente, troppo rapidamente i tassi d’interesse sui prestiti alle imprese e sui mutui alle famiglie. Questa repentina modifica ha un impatto sulle delibere di finanziamento e sulle condizioni di rischio: capita, quindi, che alcune richieste di finanziamento siano respinte dalle banche o da altri intermediari finanziari. È opportuno chiarire, in questo ambito, che le lavoratrici e i lavoratori bancari, che sono dipendenti degli istituti di credito, non hanno colpe se un prestito viene negato. Le politiche di credito, infatti, vengono determinate dai vertici delle banche e non da chi lavora nelle agenzie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mi manda Rai Tre in onda su Rai Tre. (ITALPRESS) – (SEGUE). tvi/com 02-Apr-23 12:54
BANCHE: SILEONI “TASSI ALTI? DIPENDENTI SENZA COLPE SE PRESTITO…-2- “Mandare giornalisti con telecamere nascoste nelle agenzie bancarie, per far vedere il momento in cui un cliente si sente dire “no”, quindi, corre il rischio di far passare un messaggio sbagliato. Le telecamere nascoste andrebbero messe nei consigli di amministrazione dei gruppi bancari e delle banche, se volete vi ci porto io, perché è lì che si prendono le decisioni, che poi chi lavora in banca si limita a recepire e attuare” ha aggiunto Sileoni. (ITALPRESS). tvi/com 02-Apr-23 12:54
BANCHE: SILEONI, ‘TASSI ALTI? DIPENDENTI SENZA COLPE SE PRESTITO VIENE NEGATO’ = Roma, 2 apr. (Adnkronos) – ”L’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea sta facendo alzare rapidamente, troppo rapidamente i tassi d’interesse sui prestiti alle imprese e sui mutui alle famiglie. Questa repentina modifica ha un impatto sulle delibere di finanziamento e sulle condizioni di rischio: capita, quindi, che alcune richieste di finanziamento siano respinte dalle banche o da altri intermediari finanziari. È opportuno chiarire, in questo ambito, che le lavoratrici e i lavoratori bancari, che sono dipendenti degli istituti di credito, non hanno colpe se un prestito viene negato. Le politiche di credito, infatti, vengono determinate dai vertici delle banche e non da chi lavora nelle agenzie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mi manda Rai Tre in onda su Rai Tre. ”Mandare giornalisti con telecamere nascoste nelle agenzie bancarie, per far vedere il momento in cui un cliente si sente dire ‘no’, quindi, corre il rischio di far passare un messaggio sbagliato. Le telecamere nascoste andrebbero messe nei consigli di amministrazione dei gruppi bancari e delle banche, se volete vi ci porto io, perché è lì che si prendono le decisioni, che poi chi lavora in banca si limita a recepire e attuare” ha aggiunto Sileoni. (Rem/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 02-APR-23 12:02
Banche: SILEONI (Fabi), tassi alti? No e’ colpa dei dipendenti = (AGI) – Roma, 2 apr. – “L’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea sta fecondo alzare rapidamente, troppo rapidamente i tassi d’interesse sui prestiti alle imprese e sui mutui alle famiglie. Questa repentina modifica ha un impatto sulle delibere di finanziamento e sulle condizioni di rischio: capita, quindi, che alcune richieste di finanziamento siano respinte dalle banche o da altri intermediari finanziari. E’ opportuno chiarire, in questo ambito, che le lavoratrici e i lavoratori bancari, che sono dipendenti degli istituti di credito, non hanno colpe se un prestito viene negato. Le politiche di credito, infatti, vengono determinate dai vertici delle banche e non da chi lavora nelle agenzie”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mi manda Rai Tre in onda su Rai Tre. “Mandare giornalisti con telecamere nascoste nelle agenzie bancarie – ha proseguito – per far vedere il momento in cui un cliente si sente dire no, quindi, corre il rischio di far passare un messaggio sbagliato. Le telecamere nascoste andrebbero messe nei consigli di amministrazione dei gruppi bancari e delle banche, se volete vi ci porto io, perche’ e’ li’ che si prendono le decisioni, che poi chi lavora in banca si limita a recepire e attuare”. (AGI)Red/Man 021256 APR 23