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SILEONI IN DIRETTA SU LA7: “I RAMPOLLI RUSSI FORMATI NELLA CITY DI LONDRA”

di Redazione

Ospite della trasmissione Coffee Break condotta da Andrea Pancani, il segretario generale della Fabi ha parlato degli effetti economici della guerra tra Russia e Ucraina: “È il primo conflitto finanziario globale della storia”

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Ucraina:SILEONI, prima guerra mondiale economico-finanziaria ‘La Russia potrebbe resistere un anno prima di collassare’ (ANSA) – MILANO, 05 MAR – “Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico finanziaria della storia. E sono tre le armi attivate dall’Occidente che hanno l’obiettivo di soffocare economicamente la Russia. La prima e’ l’esclusione di sette banche russe dallo Swift che equivale a un blocco dei bonifici “da” e “per” la Russia, vuol dire che banche e imprese russe non incassano piu’, a eccezione delle forniture di gas”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “La seconda – ha aggiunto – riguarda i titoli di Stato russi che sono stati vietati sui mercati obbligazionari Usa ed europei. La terza e’ il blocco del 40% delle riserve valutarie in dollari ed euro, circa 250 miliardi detenuti all’estero dalla Banca centrale russa, di cui 140 sono in Yuan cinese. Inoltre, le sanzioni internazionali vietano alla Russia di poter commercializzare le sue riserve in oro che ammontano a circa 130 miliardi di dollari. Ma senza dollari ed euro, la Russia non puo’ piu’ comprare quasi nulla all’estero e cosi’ Mosca ha reagito bloccando le frontiere valutarie, bloccando l’esportazione di valuta all’estero da parte soprattutto degli oligarchi. In sintesi: e’ come se la Russia si stesse chiudendo e fosse tornata improvvisamente indietro di 20 anni. Le misure messe in atto da Putin appartengono all’era pre-globalizzazione, ma la globalizzazione ha fatto arricchire il Paese e cosi’ si spiega perche’ gli oligarchi potrebbero rovesciare politicamente lo stesso Putin. Quanto puo’ durare la Russia in questa situazione critica? La Russia potrebbe resistere un anno da un punto di vista finanziario prima di collassare”. (ANSA). LE 05-MAR-22 11:18

UCRAINA: SILEONI (FABI), ‘E’ PRIMA GUERRA MONDIALE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA STORIA’ = Roma, 5 mar. (Adnkronos) – “Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico-finanziaria della storia. E sono tre le armi attivate dall’Occidente che hanno l’obiettivo di soffocare economicamente la Russia”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break su La7. “La prima – ha spiegato – è l’esclusione di sette banche russe dallo Swift che equivale a un blocco dei bonifici ‘da’ e ‘per’ la Russia, vuol dire che banche e imprese russe non incassano più, a eccezione delle forniture di gas. La seconda riguarda i titoli di Stato russi che sono stati vietati sui mercati obbligazionari Usa ed europei. La terza è il blocco del 40% delle riserve valutarie in dollari ed euro, circa 250 miliardi detenuti all’estero dalla Banca centrale russa, di cui 140 sono in Yuan cinese”. “Inoltre – ha ricordato il leader sindacale – le sanzioni internazionali vietano alla Russia di poter commercializzare le sue riserve in oro che ammontano a circa 130 miliardi di dollari. Ma senza dollari ed euro, la Russia non può più comprare quasi nulla all’estero e così Mosca ha reagito bloccando le frontiere ‘valutarie’, bloccando l’esportazione di valuta all’estero da parte soprattutto degli oligarchi. Ai cittadini russi è vietato esportare moneta fuori del Paese, creando grosse difficoltà anche alle aziende che devono rimborsare debiti verso l’estero. E allo stesso tempo, Mosca ha deciso di non pagare più le cedole sui titoli di Stato agli investitori esteri”. “Proprio stamattina Standard & Poor’s ha declassato a spazzatura anche il rating della Bielorussia: l’attacco finanziario, insomma, si sta estendendo agli alleati di Putin. In sintesi: è come se la Russia si stesse chiudendo e fosse tornata improvvisamente indietro di 20 anni, quando era in vigore il regime dei controlli di flussi di capitale. Le misure messe in atto da Putin appartengono all’era pre-globalizzazione, ma la globalizzazione ha fatto arricchire il Paese e così si spiega perché gli oligarchi potrebbero rovesciare politicamente lo stesso Putin. Quanto può durare la Russia in questa situazione critica? L’inflazione è già salita a quasi il 10% e il tasso d’interesse di riferimento al 20%. Secondo diversi osservatori, la Russia potrebbe resistere un anno da un punto di vista finanziario prima di collassare”, ha aggiunto Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 05-MAR-22 11:41

Ucraina: SILEONI, e’ prima guerra mondiale economico-finanziaria = (AGI) – Roma, 5 mar. – “Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico-finanziaria della storia. E sono tre le armi attivate dall’Occidente che hanno l’obiettivo di soffocare economicamente la Russia. La prima e’ l’esclusione di sette banche russe dallo Swift che equivale a un blocco dei bonifici “da” e “per” la Russia, vuol dire che banche e imprese russe non incassano piu’, a eccezione delle forniture di gas. La seconda riguarda i titoli di Stato russi che sono stati vietati sui mercati obbligazionari Usa ed europei. La terza e’ il blocco del 40% delle riserve valutarie in dollari ed euro, circa 250 miliardi detenuti all’estero dalla Banca centrale russa, di cui 140 sono in Yuan cinese”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Inoltre – prosegue SILEONI – le sanzioni internazionali vietano alla Russia di poter commercializzare le sue riserve in oro che ammontano a circa 130 miliardi di dollari. Ma senza dollari ed euro, la Russia non puo’ piu’ comprare quasi nulla all’estero e cosi’ Mosca ha reagito bloccando le frontiere “valutarie”, bloccando l’esportazione di valuta all’estero da parte soprattutto degli oligarchi”. (AGI)Pit (Segue) 051146 MAR 22
Ucraina: SILEONI, e’ prima guerra mondiale economico-finanziaria (2)= (AGI) – Roma, 5 mar. – SILEONI evidenzia che “ai cittadini russi e’ vietato esportare moneta fuori del Paese, creando grosse difficolta’ anche alle aziende che devono rimborsare debiti verso l’estero. E allo stesso tempo, Mosca ha deciso di non pagare piu’ le cedole sui titoli di Stato agli investitori esteri. Va proprio stamattina Standard & Poor’s ha declassato a spazzatura anche il rating della Bielorussia: l’attacco finanziario, insomma, si sta estendendo agli alleati di Putin. In sintesi: e’ come se la Russia si stesse chiudendo e fosse tornata improvvisamente indietro di 20 anni, quando era in vigore il regime dei controlli di flussi di capitale. Le misure messe in atto da Putin appartengono all’era pre-globalizzazione, ma la globalizzazione ha fatto arricchire il Paese e cosi’ si spiega perche’ gli oligarchi potrebbero rovesciare politicamente lo stesso Putin. Quanto puo’ durare la Russia in questa situazione critica? L’inflazione e’ gia’ salita a quasi il 10% e il tasso d’interesse di riferimento al 20%. Secondo diversi osservatori, la Russia potrebbe resistere un anno da un punto di vista finanziario prima di collassare” ha concluso. (AGI)Pit 051146 MAR 22
Ucraina: Fabi, è prima guerra mondiale economico-finanziaria Torino, 5 mar. (LaPresse) – “Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico-finanziaria della storia. E sono tre le armi attivate dall’Occidente che hanno l’obiettivo di soffocare economicamente la Russia. La prima è l’esclusione di sette banche russe dallo Swift che equivale a un blocco dei bonifici ‘da’ e ‘per’ la Russia, vuol dire che banche e imprese russe non incassano più, a eccezione delle forniture di gas. La seconda riguarda i titoli di Stato russi che sono stati vietati sui mercati obbligazionari Usa ed europei. La terza è il blocco del 40% delle riserve valutarie in dollari ed euro, circa 250 miliardi detenuti all’estero dalla Banca centrale russa, di cui 140 sono in Yuan cinese”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. (Segue). ECO NG01 mrc 051200 MAR 22
Ucraina: Fabi, è prima guerra mondiale economico-finanziaria-2- Torino, 5 mar. (LaPresse) – “Inoltre, le sanzioni internazionali vietano alla Russia di poter commercializzare le sue riserve in oro che ammontano a circa 130 miliardi di dollari. Ma senza dollari ed euro, la Russia non può più comprare quasi nulla all’estero e così Mosca ha reagito bloccando le frontiere ‘valutarie’, bloccando l’esportazione di valuta all’estero da parte soprattutto degli oligarchi. Ai cittadini russi è vietato esportare moneta fuori del Paese, creando grosse difficoltà anche alle aziende che devono rimborsare debiti verso l’estero. E allo stesso tempo, Mosca ha deciso di non pagare più le cedole sui titoli di Stato agli investitori esteri. Va proprio stamattina Standard & Poor’s ha declassato a spazzatura anche il rating della Bielorussia: l’attacco finanziario, insomma, si sta estendendo agli alleati di Putin. In sintesi: è come se la Russia si stesse chiudendo e fosse tornata improvvisamente indietro di 20 anni, quando era in vigore il regime dei controlli di flussi di capitale. Le misure messe in atto da Putin appartengono all’era pre-globalizzazione, ma la globalizzazione ha fatto arricchire il Paese e così si spiega perché gli oligarchi potrebbero rovesciare politicamente lo stesso Putin. Quanto può durare la Russia in questa situazione critica? L’inflazione è già salita a quasi il 10% e il tasso d’interesse di riferimento al 20%. Secondo diversi osservatori, la Russia potrebbe resistere un anno da un punto di vista finanziario prima di collassare”, ha aggiunto SILEONI. ECO NG01 mrc 051200 MAR 22
UCRAINA. SILEONI: È PRIMA GUERRA MONDIALE ECONOMICO-FINANZIARIA (DIRE) Roma, 5 mar. – “Siamo di fronte alla prima guerra mondiale economico-finanziaria della storia. E sono tre le armi attivate dall’Occidente che hanno l’obiettivo di soffocare economicamente la Russia. La prima è l’esclusione di sette banche russe dallo Swift che equivale a un blocco dei bonifici ‘da’ e ‘per’ la Russia, vuol dire che banche e imprese russe non incassano più, a eccezione delle forniture di gas. La seconda riguarda i titoli di Stato russi che sono stati vietati sui mercati obbligazionari Usa ed europei. La terza è il blocco del 40% delle riserve valutarie in dollari ed euro, circa 250 miliardi detenuti all’estero dalla Banca centrale russa, di cui 140 sono in Yuan cinese”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Inoltre, le sanzioni internazionali vietano alla Russia di poter commercializzare le sue riserve in oro che ammontano a circa 130 miliardi di dollari. Ma senza dollari ed euro, la Russia non può più comprare quasi nulla all’estero e così Mosca ha reagito bloccando le frontiere ‘valutarie’, bloccando l’esportazione di valuta all’estero da parte soprattutto degli oligarchi. Ai cittadini russi è vietato esportare moneta fuori del Paese, creando grosse difficoltà anche alle aziende che devono rimborsare debiti verso l’estero. E allo stesso tempo, Mosca ha deciso di non pagare più le cedole sui titoli di Stato agli investitori esteri. Va proprio stamattina Standard & Poor’s ha declassato a spazzatura anche il rating della Bielorussia: l’attacco finanziario, insomma, si sta estendendo agli alleati di Putin. In sintesi: è come se la Russia si stesse chiudendo e fosse tornata improvvisamente indietro di 20 anni, quando era in vigore il regime dei controlli di flussi di capitale. Le misure messe in atto da Putin appartengono all’era pre-globalizzazione, ma la globalizzazione ha fatto arricchire il Paese e così si spiega perché gli oligarchi potrebbero rovesciare politicamente lo stesso Putin. Quanto può durare la Russia in questa situazione critica? L’inflazione è già salita a quasi il 10% e il tasso d’interesse di riferimento al 20%. Secondo diversi osservatori, la Russia potrebbe resistere un anno da un punto di vista finanziario prima di collassare”, ha aggiunto Sileoni. (Vid/ Dire) 11:41 05-03-22

 

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