FABI PAVIA: UNA “CASA” SOLIDA E A PROVA DI SISMA

“Solo quando si registra un sisma si può verificare se una casa è stata costruita secondo criteri di solidità e mantenuta di conseguenza. La casa della FABI di Pavia viene consegnata solida e ancor più solida dovrà essere mantenuta per il futuro, a tutela e al servizio delle nuove generazioni di lavoratori”.

Si apre con una metafora la relazione del Segretario Coordinatore della FABI di Pavia, Vincenzo Saporito.

Oggi qui nella settecentesca Villa Botta Adorno è in corso il XII° Congresso provinciale del SAB pavese. E il Coordinatore tira le fila di quanto fatto negli ultimi anni sul territorio. Tanti i “sismi” che hanno colpito la categoria: crisi bancarie, ristrutturazioni, tentativi dall’alto di togliere diritti e destrutturare la contrattazione. Eppure, nonostante ciò, la casa della FABI è rimasta in piedi ed è diventata punto di riferimento per lavoratori, istituzioni e opinione pubblica.

“La guida della categoria l’abbiamo conquistata sul campo e la rivendichiamo orgogliosi”, dice Saporito, al timone di un SAB che oggi ha raggiunto il massimo storico d’iscritti anche grazie all’offerta di servizi competitivi di consulenza legale, fiscale e previdenziale. “Numerose sono state in questi anni le convenzioni siglate e le vertenze vinte a favore dei lavoratori, nonostante le norme penalizzanti del Jobs Act”, rivela il Coordinatore della FABI di Pavia.

Un impegno che continuerà anche nei prossimi anni. Ma l’orgoglio di appartenere a una grande organizzazione emerge ancor più chiaro quando prende la parola il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, venuto personalmente a complimentarsi con i dirigenti sindacali pavesi per l’ottimo lavoro svolto.

“La nostra spina dorsale politica sono i SAB. La vostra attività sul campo è preziosa, così come è di una importanza e concretezza unica il lavoro dei coordinamenti sindacali aziendali”, esordisce.

Poi l’analisi si allarga al mondo bancario e Sileoni sottolinea l’unicità di quanto realizzato nel settore, soprattutto grazie alla presenza di un sindacato autonomo e responsabile come la FABI, diventato primo interlocutore delle aziende. “Il nostro è l’unico comparto dove il sindacato ha saputo costruire. Abbiamo messo a punto uno strumento unico, come il Fondo di categoria, che da un lato affronta le tensioni occupazionali attraverso la volontarietà delle uscite e l’obbligo di accordo sindacale e dall’altro finanzia la nuova occupazione stabile.

Abbiamo offerto soluzioni. Siamo stati in grado di gestire i piani industriali e le complesse riorganizzazioni delle banche senza traumi per i lavoratori e abbiamo contemporaneamente creato nuova occupazione stabile sconfiggendo il precariato”.

Quanto alle battaglie del prossimo futuro, il leader della FABI ne cita una particolarmente dura e attuale: il rinnovo del Contratto Nazionale delle BCC. Rinnovo giunto a una fase di stallo “non certo per incapacità della nostra Segreteria Nazionale, ma per assenza della controparte”, sottolinea Sileoni.

Una vertenza, quella del Credito Cooperativo, particolarmente difficile perché “ciò che è stato fatto in ABI in 15 anni verrà fatto in 6 mesi nelle BCC, in termini di riorganizzazioni”. Da qui l’importanza di negoziare un Contratto che rafforzi anche gli ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori senza che però i costi vengano scaricati su questi ultimi.

Poi le tre parole d’ordine per il futuro dell’organizzazione. “Ricambio generazionale, meritocrazia e combattività da mettere al servizio della categoria”, scandisce con voce stentorea Sileoni.

Infine l’elezione della nuova Segreteria Provinciale, che vede la riconferma di Vincenzo Saporito alla guida della FABI di Pavia.

Eletti poi Segretari Provinciali: Daniele Zelaschi, Claudio dell’Acqua, Barbara Pasucconi, Salvatore Poleo.

Pavia 06/10/2017