La trasmissione ReStart ospita il segretario generale della Fabi. Gli incentivi fiscali per l’edilizia e la stretta del governo per limitare l’impatto sui conti pubblici, le conseguenze per le banche
Sileoni con l’Abi, ‘un fondo per i crediti del superbonus’ ‘E’ una proposta importante, il cerino è in mano alle BANCHE’ (ANSA) – MILANO, 20 MAG – Lando Maria Sileoni, segretario della Fabi, il principale sindacato dei BANCAri, condivide la proposta del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, di creare un fondo finanziato da privati per acquistare i crediti fiscali generati dai bonus edilizi. “Certamente, non si poteva più andare avanti col precedente quadro giuridico, per evidenti problemi di risorse, ma il cerino, adesso, è rimasto in mano alle BANCHE”, con solo i primi cinque istituti nazionali che “hanno crediti per circa 35 miliardi di euro”, ha detto Sileoni, durante la trasmissione ReStart in onda su RaiTre. Ora, prosegue il sindacalista, “c’è una proposta importante” dell’Abi che consiste nella “creazione di un fondo, finanziato da privati, che sia messo in condizione di poter acquistare dalle BANCHE i crediti fiscali”, e il cui capitale “dovrà essere a prevalenza privata, con eventuale, limitata partecipazione, quindi, di soggetti statali” così da evitare di generare “nuovo debito pubblico”. “La nuova norma sul superbonus ha effetti retroattivi e proprio la retroattività potrebbe rendere questa disposizione incostituzionale. La questione, nel suo complesso, resta difficile da risolvere. Magari sarà risolta dopo le elezioni europee di giugno”, conclude Sileoni. (ANSA). 2024-05-20T13:05:00+02:00 ALG
Superbonus: Fabi, soluzione e’ fondo per acquisto crediti = (AGI) – Roma, 20 mag. – “Non ci sono le coperture finanziare da parte dello Stato per risolvere il problema del superbonus. Certamente, non si poteva piu’ andare avanti col precedente quadro giuridico, per evidenti problemi di risorse, ma il cerino, adesso, e’ rimasto in mano alle banche. C’e’ una proposta importante, messa sul tavolo da parte dell’Abi e dal suo presidente Antonio Patuelli: la creazione di un fondo, finanziato da privati, che sia messo in condizione di poter acquistare dalle banche i crediti fiscali legati alle agevolazioni edilizie. Le prime 5 banche italiane, ricordiamolo, hanno crediti per circa 35 miliardi di euro. Il capitale di questo nuovo fondo dovra’ essere a prevalenza privata, con eventuale, limitata partecipazione, quindi, di soggetti statali. Il capitale misto e’ indispensabile perche’ altrimenti i crediti delle banche acquistati dal fondo diventerebbero nuovo debito pubblico e salterebbero tutti i parametri di bilancio imposti dall’Unione europea all’Italia e agli altri paesi membri”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione ReStart in onda su RaiTre. “La nuova norma sul superbonus ha effetti retroattivi e proprio la retroattivita’ potrebbe rendere questa disposizione incostituzionale. La questione, nel suo complesso, resta difficile da risolvere. Magari sara’ risolta dopo le elezioni europee di giugno” ha aggiunto Sileoni. (AGI)Ila 201238 MAG 24
SUPERBONUS: SILEONI, ‘CERINO IN MANO A BANCHE, SOLUZIONE E’ FONDO PER ACQUISTO CREDITI’ = Roma, 20 mag. (Adnkronos) – “Non ci sono le coperture finanziare da parte dello Stato per risolvere il problema del superbonus. Certamente, non si poteva più andare avanti col precedente quadro giuridico, per evidenti problemi di risorse, ma il cerino, adesso, è rimasto in mano alle banche. C’è una proposta importante, messa sul tavolo da parte dell’Abi e dal suo presidente Antonio Patuelli: la creazione di un fondo, finanziato da privati, che sia messo in condizione di poter acquistare dalle banche i crediti fiscali legati alle agevolazioni edilizie”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione ReStart in onda su RaiTre. Le prime 5 banche italiane, rileva SILEONI, “ricordiamolo, hanno crediti per circa 35 miliardi di euro. Il capitale di questo nuovo fondo dovrà essere a prevalenza privata, con eventuale, limitata partecipazione, quindi, di soggetti statali. Il capitale misto è indispensabile perché altrimenti i crediti delle banche acquistati dal fondo diventerebbero nuovo debito pubblico e salterebbero tutti i parametri di bilancio imposti dall’Unione europea all’Italia e agli altri paesi membri”. “La nuova norma sul superbonus ha effetti retroattivi e proprio la retroattività potrebbe rendere questa disposizione incostituzionale. La questione, nel suo complesso, resta difficile da risolvere. Magari sarà risolta dopo le elezioni europee di giugno”, sottolinea Sileoni. (Eca/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 20-MAG-24 12:40
Superbonus: Fabi, soluzione è Fondo per acquisto crediti Roma, 20 mag. (LaPresse) – “Non ci sono le coperture finanziare da parte dello Stato per risolvere il problema del superbonus. Certamente, non si poteva più andare avanti col precedente quadro giuridico, per evidenti problemi di risorse, ma il cerino, adesso, è rimasto in mano alle banche. C’è una proposta importante, messa sul tavolo da parte dell’Abi e dal suo presidente Antonio Patuelli: la creazione di un fondo, finanziato da privati, che sia messo in condizione di poter acquistare dalle banche i crediti fiscali legati alle agevolazioni edilizie”. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione ReStart in onda su RaiTre. “Le prime 5 banche italiane, ricordiamolo, hanno crediti per circa 35 miliardi di euro. Il capitale di questo nuovo fondo dovrà essere a prevalenza privata, con eventuale, limitata partecipazione, quindi, di soggetti statali. Il capitale misto è indispensabile perché altrimenti i crediti delle banche acquistati dal fondo diventerebbero nuovo debito pubblico e salterebbero tutti i parametri di bilancio imposti dall’Unione europea all’Italia e agli altri paesi membri”, sottolinea ancora SILEONI. E conclude: “La nuova norma sul superbonus ha effetti retroattivi e proprio la retroattività potrebbe rendere questa disposizione incostituzionale. La questione, nel suo complesso, resta difficile da risolvere. Magari sarà risolta dopo le elezioni europee di giugno”. ECO NG01 mar/fed 201239 MAG 24