Sul Corriere della Sera, Giornale, Mf, Eco di Bergamo e agenzie di stampa, il commento del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, alla decisione di Intesa Sanpaolo di revocare il mandato sindacale all’Abi
Banche: Sileoni, Messina ascolti le nostre considerazioni Segretario FABI, noi non contrari a settimana corta e smart (ANSA) – ROMA, 03 MAR – “Mi auguro che il dottor Carlo Messina (ad di Intesa Sanpaolo, ndr) rimanga alla guida del gruppo ancora per molti anni, ma lo invito ad ascoltare le considerazioni disinteressate di chi ha il suo stesso obiettivo: la crescita della banca e il benessere dei suoi dipendenti”. Lo afferma il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato dal Tg3 Piazza Affari dopo la decisione di Intesa di ritirare la delega all’Abi per il rinnovo del contratto dopo aver deliberato delle misure a favore dei suoi dipendenti senza l’accordo con i sindacati. “Noi non siamo contrari, come qualcuno oggi ha scritto, alla ‘settimana corta’, anzi la sosteniamo con convinzione, anche perché l’abbiamo sottoscritta già nel 1999 in un contratto nazionale. Non siamo sfavorevoli nemmeno allo smart working che, però, va regolamentato a tutela di quei dipendenti che potrebbero poi un giorno correre il rischio di trovarsi esternalizzati” ha spiegato. “E va reso usufruibile volontariamente anche a quei colleghi che lavorano nelle agenzie. Noi vogliamo gestire con le banche tutti i cambiamenti in atto nel settore nell’interesse comune. Un aspetto deve essere chiaro: non accetteremo mai imposizioni e diktat e pertanto invito tutti alla massima cautela, anche in forza del fatto che ho argomenti da poter utilizzare a mia tutela, a tutela dell’organizzazione e della categoria”. (ANSA). DOA 2023-03-03 15:52 S0A QBXB ECO
INTESA SP: SILEONI (FABI), ‘LAVOREREMO TUTTI A PER POSITIVA SOLUZIONE’ = Roma, 3 mar. (Adnkronos) – “Per quanto riguarda la situazione tra Intesa Sanpaolo e ABI, lavoreremo tutti per trovare una positiva soluzione, ma, se la decisione di Intesa era già stata presa da tempo, diventa inutile la ricerca di un capro espiatorio”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato da ‘Tg3 Piazza Affari’. “In ABI – ha ricordato – ho risposto a due interventi del responsABIle delle relazioni sindacali del gruppo Intesa Sanpaolo che, in occasione di due congressi sindacali, ha dettato le linee politiche e contrattuali sul nuovo contratto nazionale di lavoro. Intesa, per bocca del suo rappresentante, giustifica le deroghe all’attuale contratto nazionale col fatto di essere il più importante gruppo, anche per dimensione, del settore. E quelle considerazioni sono state diffuse attraverso due video pubblici”, ha rimarcato il leader della FABI. “Noi non siamo contrari, come qualcuno oggi ha scritto, alla ‘settimana corta’, anzi la sosteniamo con convinzione, anche perché l’abbiamo sottoscritta già nel 1999 in un contratto nazionale. Non siamo sfavorevoli nemmeno allo smart working che, però, va regolamentato a tutela di quei dipendenti che potrebbero poi un giorno correre il rischio di trovarsi esternalizzati. E va reso usufruibile volontariamente anche a quei colleghi che lavorano nelle agenzie. Noi – ha detto Sileoni – vogliamo gestire con le banche tutti i cambiamenti in atto nel settore nell’interesse comune. Un aspetto deve essere chiaro: non accetteremo mai imposizioni e diktat e pertanto invito tutti alla massima cautela, anche in forza del fatto che ho argomenti da poter utilizzare a mia tutela, a tutela dell’organizzazione e della categoria. Mi auguro, infine, che il dottor Carlo Messina rimanga alla guida del gruppo ancora per molti anni, ma lo invito ad ascoltare le considerazioni disinteressate di chi ha il suo stesso obiettivo: la crescita della banca e il benessere dei suoi dipendenti”, ha aggiunto Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-MAR-23 15:34