Gli incontri del segretario generale e della segreteria nazionale con i coordinamenti Fabi. Tappa a Trento per l’incontro con Cassa Centrale Banca.
È Trento la seconda tappa prevista nel calendario degli incontri del segretario generale e della segreteria nazionale: una serie di incontri preziosissimi con i coordinamenti dei gruppi bancari. Dopo l’incontro a Rimini con il coordinamento Fabi UniCredit, oggi è il momento del confronto con la squadra di Cassa Centrale Banca. Sul palco, accanto al segretario generale, Lando Maria Sileoni, il segretario nazionale Giuliano Xausa e il coordinatore Fabi nel gruppo Bcc, Domenico Mazzucchi.
«Anche il settore del Credito Cooperativo – ha detto Sileoni – si trova sotto i riflettori del sindacato. La pandemia ha impedito per troppo tempo di essere presenti fisicamente, ed ora è tempo di tornare a fare quello che la Fabi ha sempre dimostrato di saper fare con grande grande capacità. Occorre forza vitalità ed entusiasmo». E ancora: «Qualità e meritocrazia fanno la differenza all’interno del nostro sindacato e questo ci ha permesso in questi ultimi anni di essere conosciuti non solo all’interno del settore, ma anche all’esterno. Stiamo vivendo una situazione economica difficile: costo del denaro, inflazione, probabile recessione, caro bollette, tassi dei mutui in aumento ed oggi più che mai dobbiamo essere vicini ai lavoratori, la nostra presenza in ogni singolo gruppo bancario è ormai ampiamente consolidata e non possiamo permetterci di rinunciare neanche ad uno dei nostri iscritti».
A confrontarsi con Sileoni, Xausa e Mazzucchi un centinaio di dirigenti del coordinamento Cassa Centrale Banca, attenti e partecipi in un confronto serrato su tutto il quadro generale del Paese e del mondo bancario. «Dobbiamo uscire da qui consci che ognuno di noi deve avere il suo ruolo all’interno dell’organizzazione. I rappresentanti sindacali aziendali sono la base, la struttura più importante della Federazione perché stanno in mezzo ai lavoratori e ne conoscono tutti i problemi. Dobbiamo svolgere il nostro ruolo fino in fondo – ha concluso Sileoni – perché proprio questa è la nostra forza».
Trento 3 novembre 2022
