Sileoni vola a Palermo per incontrare i dirigenti provinciali della Sicilia. Un confronto sul prossimo rinnovo del contratto nazionale, le nuove forme di lavoro, la tecnologia in banca e i piani industriali
«Siamo diventati l’interlocutore per eccellenza del mondo bancario nonostante il periodo di crisi all’interno del settore e questo è stato possibile grazie a tutti voi che siete la spina dorsale dell’Organizzazione».
Con queste parole il Segretario generale della Fabi si è rivolto ai numerosi dirigenti riuniti a Palermo per confrontarsi a tutto tondo sulle prossime sfide che aspettano il sindacato.
Al suo fianco, sul palco, il segretario nazionale amministrativo, Franco Casini.
«Mai come ora dobbiamo essere al fianco dei lavoratori – ha continuato Sileoni – per guidarli e tutelarli in mezzo alle trasformazioni bancarie e alle riorganizzazioni aziendali. È un lavoro di grande responsabilità che come sempre ci assumiamo con massima serietà. Serve preparazione e una classe dirigente preparata e qualificata che stia al passo con i tempi».
Spazio ai giovani e al futuro puntando molto sulla comunicazione. Un aspetto molto apprezzato e dibattuto dai dirigenti siciliani che seguono con attenzione e partecipazione le iniziative della segreteria generale e nazionale sulla stampa e le televisioni. «Siamo ormai punto di riferimento stabile e credibile, un onore e un onere che porta con sé anche un compito importante, quello di fare da apripista. Non possiamo permetterci passi falsi» ha detto Sileoni.
Quindi un vivace dibattito in sala animato dai numerosi interventi dei delegati: domande e osservazioni alle quali il leader Fabi ha replicato facendo una panoramica su tutti i principali temi e aspetti del settore bancario: le nuove forme di lavori in banca, lo smart working, le pressioni commerciali, il ruolo del sindacato e, ovviamente, il rinnovo del contratto nazionale, in scadenza a dicembre 2022.
Palermo, 20 ottobre 2022