Sileoni apre a Milano il tour di sette tappe in cui il segretario generale e la segreteria nazionale incontreranno i sab di tutta Italia. Oggi con i rappresentanti di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta un excursus sulla situazione del settore alle prese con piani industriali e il rinnovo del contratto nazionale.
Parte da Milano il tour di sette tappe che coinvolgerà tutte le strutture provinciali della Fabi. Oggi il segretario generale, Lando Maria Sileoni, i segretari nazionali aggiunti, Giuliano De Filippis e Mauro Bossola, il segretario nazionale amministrativo, Franco Casini, il segretario nazionale organizzativo, Mauro Scarin, e i segretari nazionali Giuseppe Milazzo, Mauro Morelli, Luca Bertinotti, Fabio Scola, si sono confrontati con i Sab di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Domani fermata a Vicenza per trovarsi con i rappresentanti Fabi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige; mercoledì 12 ottobre appuntamento a Bologna con Emilia Romagna, Marche e Toscana; il giorno successivo fermata a Roma con Abruzzo, Lazio e Umbria; quindi a Napoli il 19 ottobre con Campania, Molise, Calabria, Basilicata e Puglia; il giorno dopo si vola a Palermo per l’incontro con le strutture provinciali della Sicilia; chiude il ciclo Cagliari il 26 ottobre dove saranno riuntiti i sab della Sardegna. Gli incontri non finiscono qui, perché a seguire sono già fissate le date per un secondo giro di 18 riunioni con i coordinamenti e le rsa Fabi di tutti i Gruppi bancari. Il rinnovo del contratto nazionale, le pressioni commerciali, il caso Monte dei Paschi di Siena, ma anche aggregazioni e fusioni, piani industriali e organizzazione interna ai Gruppi bancari.
«Arriviamo da due anni in cui non abbiamo potuto incontrarci fisicamente, riprendiamo la nostra attività al 100%. Dovremo affrontare tutta una serie di problematiche del settore e dobbiamo assolutamente stare il più possibile vicini ai lavoratori» ha esordito, in apertura dei lavori, Lando Maria Sileoni.
E poi focus sulla situazione nel settore bancario, a partire dal nodo Mps, arrivando ai piani industriali e ai movimenti degli altri grandi Gruppi bancari.
«Bisogna avere ben chiara la situazione, avere autorevolezza, portare i risultati, avere una visione politica d’insieme, essere tecnicamente preparati. Dobbiamo essere compatti, perché abbiamo una serie di impegni che non ci permetteranno di rimanere indietro. I piani industriali che arriveranno saranno pesanti, dovremo essere fermi, non possiamo andare a deroghe sul contratto nazionale ora che dobbiamo iniziare a discuterne. Evitiamo errori che possano creare pericolosi precedenti nella storia delle relazioni sindacali del settore. Andiamo avanti con quella fermezza, quella forza e quel senso di appartenenza che ha permesso alla nostra Organizzazione di arrivare fin qua» ha chiuso Sileoni.
Quindi spazio agli interventi dei tanti rappresentanti presenti all’incontro.
Milano, 05 ottobre 2022