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PRESSIONI COMMERCIALI, SILEONI: «INTERVENIRE SUL TERRITORIO»

di Redazione

Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm, Bper: i coordinatori Fabi di gruppo si confrontano con i rispettivi responsabili delle relazioni industriali. Tema al centro, indebite pressioni commerciali, direttive Esg, giovani e lavoro.

Il Caporedattore del TgLa7, Frediano Finucci introduce i responsabili delle relazioni industriali dei principali gruppi bancari italiani Alfio Filosomi (Intesa Sanpaolo), Ilaria Maria Dalla Riva (Unicredit), Roberto Speziotto (BancoBpm), Andrea Merenda e Giuseppe Corni (Bper), e i coordinatori Fabi Paolo Citterio, Helga Boscato, Carlo Milazzo, Emanuele Amenta, Paolo Fontana, Antonella Sboro, Alessandro Mutini.

Finucci lancia subito l’attualissimo tema degli investimenti sostenibili e chiede ai gruppi: «Cosa è cambiato dopo le direttive Esg?»

Secondo Ilaria dalla Riva: «Per sostenibilità noi intendiamo amministrare le risorse emergenti senza andare a discapito delle presenti. Superare il gap delle skills, delle competenze, lavorando in maniera attenta alla corretta occupazione di tutte le risorse, questo per noi significa sostenibilità. Tutti possiamo apprendere le competenze che ci mancano, un’azienda sostenibile credo debba occuparsi di questo».

Roberto Speziotto spiega come viene affrontato il percorso nel suo gruppo: «Ci muoviamo verso la diffusione di una cultura della diversità, cultura del respect, del gender. Un percorso che stiamo facendo con impegno e convinzione».

Il commento di Giuseppe Corni: «Nel gruppo abbiamo una sezione importante legata ad Esg ed obiettivi specifici. Il tema di inclusion è inserito nel nostro operare, ma anche di formazione alla finanza, che portiamo verso l’esterno, nelle scuole, per parlare di educazione finanziaria». Prosegue Andrea Merenda: «Un cambio di passo è stato necessario anche per via della pandemia, parlo ad esempio di un ulteriore aggiornamento dello smart working. Questo è stato un passo in direzione del concetto di Esg».

Finucci apre il tema giovani e lavoro, e pone una domanda al sindacato: «Se gli sportelli vengono chiusi a centinaia, se l’intelligenza artificiale subentra prepotentemente, quali sono le aspettative dei giovani e cosa dite loro?»

Unanime la risposta dei dirigenti sindacali presenti: i giovani si aspettano garanzie e stabilità da parte di un posto di lavoro, ma anche possibilità di fare esperienza, formazione, crescita. Passione e attaccamento sono trasmessi ai giovani solo da una reale formazione.

Il discorso passa poi allo spinoso tema delle pressioni commerciali ed è Alfio Filosomi a sottolineare l’importanza, per contrastare questo problema, delle relazioni industriali, ma ricorda anche che è necessaria un’impostazione trasparente, chiara, perché solo così si trovano le soluzioni ad ogni problema: «Per fortuna il settore bancario è molto sindacalizzato e grazie a questo si riescono ad ottenere risultati importanti e positivi».

È Sileoni a chiudere il dibattito: «Se si intervenisse direttamente sul territorio, il problema pressioni commerciali sarebbe già risolto. Bisognerebbe avere il buonsenso, agire sui territori, mettere insieme persone e fatti affrontando concretamente l’ostacolo. C’è sempre però chi per raggiungere risultati commerciali di un certo tipo accetta e anzi agevola questa situazione».

Milano, 13 giugno 2022

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