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SILEONI IN DIRETTA A RADIO RAI UNO: «MINACCE AI DIPENDENTI BANCARI»

di Redazione

Intervista al segretario generale della Fabi nella trasmissione Sportello Italia: «Pressioni di ogni genere, subite dalle lavoratrici e dai lavoratori delle banche, per raggiungere a fine giornata gli obiettivi commerciali»

Banche: FABI, Commissione decidera’ su pressioni su lavoratori Consegnato dossier di 400 pagine, serve legge che sanzioni (ANSA) – ROMA, 19 MAG – “Sulle indebite pressioni commerciali subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, abbiamo presentato in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche un dossier di oltre 400 pagine”, “adesso la Commissione svolgera’ la sua indagine, probabilmente ascoltera’ i vertici dei gruppi bancari, ma gia’ al termine della nostra audizione ha fatto capire che prendera’ provvedimenti”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia su Radio Rai Uno. “Abbiamo chiesto per primi l’intervento della Commissione parlamentare, perche’ vogliamo che la classe politica nella sua interezza sappia che questo non e’ un problema di carattere sindacale, anche se tocca pesantemente le lavoratrici e i lavoratori delle banche, ma e’ diventato un problema di carattere sociale”, aggiunge Sileoni rilevando che “serve una legge che sanzioni le banche che non rispettano gli accordi sindacali su questo argomento e questo e’ compito della politica”. Sileoni spiega che a causa delle pressioni alcuni “sono in cura di psichiatri e psicologi perche’ non riescono ad andare avanti” e aggiunge che questa situazione va avanti perche’ “da alcuni anni, la Banca centrale europea e’ ossessionata dal fatto che le banche italiane possono appesantire i loro bilanci con nuove sofferenze, cioe’ prestiti non rimborsati”. (ANSA). DR-COM 19-MAG-22 14:34 NNNN
Banche: Sileoni, Commissione prendera’ provvedimenti su pressioni commerciali (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 19 mag – “Sulle indebite pressioni commerciali subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, abbiamo presentato in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche un dossier di oltre 400 pagine con i documenti delle rappresentanze sindacali di base, che non sono sindacalisti a tempo pieno, ma vivono queste situazioni quotidianamente. Dopo la nostra denuncia circostanziata, adesso la Commissione parlamentare svolgera’ la sua indagine e probabilmente ascoltera’ i vertici dei gruppi bancari, ma gia’ al termine della nostra audizione ha fatto capire che prendera’ provvedimenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia su Radio Rai Uno. “Abbiamo chiesto per primi l’intervento della Commissione parlamentare, perche’ vogliamo che la classe politica nella sua interezza sappia che questo non e’ un problema di carattere sindacale, anche se tocca pesantemente le lavoratrici e i lavoratori delle banche, ma e’ diventato un problema di carattere sociale”. Com-Cel (RADIOCOR) 19-05-22 13:57:27 (0368) 5 NNNN 
Banche: Fabi, interventi Commissione su pressioni commerciali = (AGI) – Roma, 19 mag. – “Sulle indebite pressioni commerciali subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, abbiamo presentato in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche un dossier di oltre 400 pagine con i documenti delle rappresentanze sindacali di base, che non sono sindacalisti a tempo pieno, ma vivono queste situazioni quotidianamente. Dopo la nostra denuncia circostanziata, adesso la Commissione parlamentare svolgera’ la sua indagine e probabilmente ascoltera’ i vertici dei gruppi bancari, ma gia’ al termine della nostra audizione ha fatto capire che prendera’ provvedimenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia su Radio Rai Uno. (AGI)Ila (Segue) 191403 MAG 22 NNNN
Banche: Fabi, interventi Commissione su pressioni commerciali (2)= (AGI) – Roma, 19 mag. – “Abbiamo chiesto per primi l’intervento della Commissione parlamentare, perche’ vogliamo che la classe politica nella sua interezza sappia che questo non e’ un problema di carattere sindacale, anche se tocca pesantemente le lavoratrici e i lavoratori delle banche, ma e’ diventato un problema di carattere sociale. Siamo stati ascoltati in Commissione e da quel momento in poi, la politica non potra’ non sapere quello che avviene nelle banche e cioe’ che i dipendenti bancari, ogni mattina, sono costretti a subire pressioni di ogni genere. Pressioni non solo psicologiche, ma minacce di trasferimenti, di non fare carriera, minacce di trasferimenti pur di arrivare, alla fine della giornata, al raggiungimento degli obiettivi commerciali imposti dai vertici delle banche. Ogni dipendente deve vendere alla clientela un determinato quantitativo di prodotti assicurativi, di prodotti finanziari, poi anche di mutui e di prestiti. Le banche spingono in particolare sulla vendita di prodotti assicurativi e finanziari perche’ con questi riescono a guadagnare molto di piu’ rispetto ai prestiti. Questo accade soprattutto perche’, da alcuni anni, la Banca centrale europea e’ ossessionata dal fatto che le banche italiane possono appesantire i loro bilanci con nuove sofferenze, cioe’ prestiti non rimborsati. Tra pandemia e guerra c’e’ in effetti il rischio che i clienti non restituiscano i finanziamenti: sta di fatto che anche la Banca centrale spinge perche’ le banche facciano meno credito e si vendano piu’ prodotti finanziari e assicurativi” ha aggiunto Sileoni. “E’ un problema che stiamo portando avanti da almeno 10 anni, noi abbiamo soltanto la magistratura del lavoro per tutelarci e lo abbiamo fatto piu’ volte. Ma serve una legge che sanzioni le banche che non rispettano gli accordi sindacali su questo argomento e questo e’ compito della politica, che dopo la nostra audizione e’ stata messa davanti al fatto compiuto, con tutta una serie di documenti, e non potra’ piu’ dire di non sapere. Le indebite pressioni commerciali non ricadono solo sulla clientela, ma anche sui dipendenti: noi abbiamo una diffusissima e altissima percentuale di lavoratrici e lavoratori che sono in cura di psichiatri e psicologi perche’ non riescono ad andare avanti” ha osservato il segretario generale della Fabi. (AGI)Ila 191403 MAG 22 NNNN
Banche, Fabi: Commissione prenderà provvedimenti su pressioni commerciali *Banche, Fabi: Commissione prenderà provvedimenti su pressioni commerciali Farà indagine e probabilmente ascolterà i vertici dei gruppi bancari Milano, 19 mag. (askanews) – “Sulle indebite pressioni commerciali subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, abbiamo presentato in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche un dossier di oltre 400 pagine con i documenti delle rappresentanze sindacali di base, che non sono sindacalisti a tempo pieno, ma vivono queste situazioni quotidianamente. Dopo la nostra denuncia circostanziata, adesso la Commissione parlamentare svolgerà la sua indagine e probabilmente ascolterà i vertici dei gruppi bancari, ma già al termine della nostra audizione ha fatto capire che prenderà provvedimenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia su Radio Rai Uno. (segue) Bos 20220519T142517Z
Banche, Fabi: Commissione prenderà prvvedimenti su pressioni… -2- Sileoni: problema che non ha solo carattere sindacale, ma anche sociale Milano, 19 mag. (askanews) – “Abbiamo chiesto per primi l’intervento della Commissione parlamentare, perché vogliamo che la classe politica nella sua interezza sappia che questo non è un problema di carattere sindacale, anche se tocca pesantemente le lavoratrici e i lavoratori delle banche, ma è diventato un problema di carattere sociale”, ha sottolineato Sileoni. “Siamo stati ascoltati in Commissione e, da quel momento in poi, la politica non potrà non sapere quello che avviene nelle banche e cioè che i dipendenti bancari, ogni mattina, sono costretti a subire pressioni di ogni genere. Pressioni non solo psicologiche, ma minacce di trasferimenti, di non fare carriera, minacce di trasferimenti pur di arrivare, alla fine della giornata, al raggiungimento degli obiettivi commerciali imposti dai vertici delle banche. Ogni dipendente deve vendere alla clientela un determinato quantitativo di prodotti assicurativi, di prodotti finanziari, poi anche di mutui e di prestiti. Le banche spingono in particolare sulla vendita di prodotti assicurativi e finanziari perché con questi riescono a guadagnare molto di più rispetto ai prestiti”, ha proseguito. “Questo accade – ha spiegato Sileoni – soprattutto perché, da alcuni anni, la Banca centrale europea è ossessionata dal fatto che le banche italiane possano appesantire i loro bilanci con nuove sofferenze, cioè prestiti non rimborsati. Tra pandemia e guerra c’è in effetti il rischio che i clienti non restituiscano i finanziamenti: sta di fatto che anche la Banca centrale spinge perché le banche facciano meno credito e si vendano più prodotti finanziari e assicurativi”. “È un problema che stiamo portando avanti da almeno 10 anni, noi abbiamo soltanto la magistratura del lavoro per tutelarci e lo abbiamo fatto più volte. Ma serve una legge che sanzioni le banche che non rispettano gli accordi sindacali su questo argomento e questo è compito della politica, che dopo la nostra audizione è stata messa davanti al fatto compiuto, con tutta una serie di documenti, e non potrà più dire di non sapere. Le indebite pressioni commerciali non ricadono solo sulla clientela, ma anche sui dipendenti: noi abbiamo una diffusissima e altissima percentuale di lavoratrici e lavoratori che sono in cura di psichiatri e psicologi perché non riescono ad andare avanti”, ha concluso il segretario generale della Fabi. Bos 20220519T142847Z​
Banche: Sileoni (Fabi), in vista provvedimenti Parlamento su pressioni commerciali Roma, 19 mag. (LaPresse) – “Sulle indebite pressioni commerciali subite dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari per la vendita di prodotti finanziari e assicurativi, abbiamo presentato in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche un dossier di oltre 400 pagine con i documenti delle rappresentanze sindacali di base, che non sono sindacalisti a tempo pieno, ma vivono queste situazioni quotidianamente. Dopo la nostra denuncia circostanziata, adesso la Commissione parlamentare svolgerà la sua indagine e probabilmente ascolterà i vertici dei gruppi bancari, ma già al termine della nostra audizione ha fatto capire che prenderà provvedimenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Sportello Italia su Radio Rai Uno. “Abbiamo chiesto per primi l’intervento della Commissione parlamentare, perché vogliamo che la classe politica nella sua interezza sappia che questo non è un problema di carattere sindacale, anche se tocca pesantemente le lavoratrici e i lavoratori delle banche, ma è diventato un problema di carattere sociale. Siamo stati ascoltati in Commissione e da quel momento in poi, la politica non potrà non sapere quello che avviene nelle banche e cioè che i dipendenti bancari, ogni mattina, sono costretti a subire pressioni di ogni genere. Pressioni non solo psicologiche, ma minacce di trasferimenti, di non fare carriera, minacce di trasferimenti pur di arrivare, alla fine della giornata, al raggiungimento degli obiettivi commerciali imposti dai vertici delle banche. Ogni dipendente deve vendere alla clientela un determinato quantitativo di prodotti assicurativi, di prodotti finanziari, poi anche di mutui e di prestiti. Le banche spingono in particolare sulla vendita di prodotti assicurativi e finanziari perché con questi riescono a guadagnare molto di più rispetto ai prestiti. Questo accade soprattutto perché, da alcuni anni, la Banca centrale europea è ossessionata dal fatto che le banche italiane possono appesantire i loro bilanci con nuove sofferenze, cioè prestiti non rimborsati. Tra pandemia e guerra c’è in effetti il rischio che i clienti non restituiscano i finanziamenti: sta di fatto che anche la Banca centrale spinge perché le banche facciano meno credito e si vendano più prodotti finanziari e assicurativi”, ha aggiunto Sileoni. (segue) ECO NG01 taw 191338 MAG 22
Banche: Sileoni (Fabi), in vista provvedimenti Parlamento su pressioni commerciali-2- Roma, 19 mag. (LaPresse) – “È un problema che stiamo portando avanti da almeno 10 anni, noi abbiamo soltanto la magistratura del lavoro per tutelarci e lo abbiamo fatto più volte. Ma serve una legge che sanzioni le banche che non rispettano gli accordi sindacali su questo argomento e questo è compito della politica, che dopo la nostra audizione è stata messa davanti al fatto compiuto, con tutta una serie di documenti, e non potrà più dire di non sapere. Le indebite pressioni commerciali non ricadono solo sulla clientela, ma anche sui dipendenti: noi abbiamo una diffusissima e altissima percentuale di lavoratrici e lavoratori che sono in cura di psichiatri e psicologi perché non riescono ad andare avanti”, ha concluso il segretario generale della Fabi. ECO NG01 taw 191338 MAG 22

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