Si riunisce il Comitato direttivo centrale della Federazione autonoma bancari italiani. In apertura la relazione del segretario generale Lando Maria Sileoni
“È fondamentale lavorare bene nei gruppi bancari, perché gli accordi che si chiudono nei gruppi per i piani industriali hanno un peso nella discussione sul contratto nazionale. Non possiamo permettere fughe in avanti” ha sottolineato il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni, nella sua lunga relazione introduttiva.
Passata in rassegna, da parte di Sileoni, tutta la situazione del settore bancario, tutti movimenti e le scelte che si stanno delineando tra i diversi gruppi bancari. Seppur più lentamente di quanto previsto per via della guerra e delle inevitabili conseguenze anche economiche. Focus su Monte dei Paschi rimasta indietro dopo il naufragato accordo con Unicredit, ma che comunque dovrà essere privatizzata, il cambio al vertice con l’arrivo di Lovaglio, la gestione dei piani industriali con l’ultima parola alla Bce.
E poi le iniziative in campo, i progetti di comunicazione, esterna ma anche interna e messa a disposizione dei dirigenti Fabi, di educazione finanziaria, che ha visto l’organizzazione per la seconda volta consecutiva ammessa dall’Ocse a partecipare alla Global Money Week, gli studi e i rapporti su gli argomenti economici e politici del momento.
Dopo il dibattito, il Comitato direttivo centrale Fabi ha provveduto a votare la convocazione del 127° Consiglio nazionale, che si terrà al Palazzo del ghiaccio di Milano, dal 13 al 15 giugno.