Le riflessioni del segretario generale Fabi chiudono l’11ª Conferenza di organizzazione. Commentate le relazioni presentate dalle quattro Commissioni.
«La nostra leadership ad ogni livello ci è stata riconosciuta, ormai da anni, da tutti. Ma noi abbiamo raggiunto, oggi, anche un ruolo ufficiale di opinion leader. Tutto ciò che abbiamo realizzato e gli obiettivi raggiunti fino ad oggi, perfettamente rappresentati dalle relazioni delle commissioni e dagli interventi dei nostri dirigenti, lo dobbiamo esclusivamente a tutti voi».
È con queste parole che il segretario generale Fabi si rivolge alla platea in ascolto, aprendo la relazione conclusiva che sancisce la fine dell’evento nazionale del sindacato.
I lavori del 126° Consiglio nazionale e dell’11ª Conferenza di Organizzazione Fabi sono infatti giunti a conclusione: dopo un’intensa serie di appuntamenti che hanno catalizzato l’attenzione del panorama economico italiano, seguiti e rilanciati dai principali mass media nazionali, l’ultima giornata dal Palaghiaccio di Milano è dedicata alla presentazione delle relazioni delle Commissioni interne a cui risponde il leader Sileoni.
Il numero uno Fabi espone innanzitutto la necessità di gestire il cambiamento delle banche e del modo di fare sindacato: «Vedremo nel prossimo futuro settori smantellati, agenzie chiuse, organizzazione che passerà per il digitale: prima che lo facciano le banche, dobbiamo essere noi ad attrezzarci anche per far capire a tutti che questi cambiamenti sono inevitabili e non riguardano soltanto il mondo delle banche, bensì l’intero mondo del lavoro, nazionale e internazionale».
«Il nostro obiettivo – prosegue – sarà quello non di aspettare gli eventi, ma di anticiparli. Questo va detto chiaramente: nessuno rimarrà solo ma ci saranno trasformazioni. Non ci saranno licenziamenti ma ci saranno inevitabili trasformazioni. Le banche faranno il loro gioco, noi faremo il nostro: abbiamo coordinamenti validi in tutti i gruppi bancari».
E, sul modo di fare sindacato, Sileoni sottolinea la necessità di tornare a fare attività sindacale come un tempo: «Non può esistere solo la piattaforma preparata dalle banche: parallelamente ai piani industriali dei gruppi dovranno esserci, anche e soprattutto, nostre proposte alternative». È questa la vera contrattazione, specifica il leader Fabi.
Riguardo l’obiettivo Europa: «Noi vogliamo essere presenti in Europa perché sappiamo che le decisioni vengono prese lì. Sarà perciò fondamentale avere una presenza Fabi nel contesto europeo: ci vorrà tempo ma dobbiamo crederci fortemente tutti».
Esponiamo di seguito le sintesi delle relazioni finali delle commissioni.
Guido Fasano, presidente della prima commissione, dedicata a Società – Economia – Finanza, espone la relazione finale del gruppo di lavoro che rappresenta.
Questi i punti nevralgici individuati e analizzati, e su cui sarà necessario agire nel prossimo futuro: ad iniziare dal ruolo invadente della Bce nel business delle banche. Poi, fusioni e acquisizioni effettuate non per ridurre i costi, ma per rispondere alle regole europee; il tema degli utili e ricavi delle banche con prodotti finanziari e risparmio gestito; a seguire, i temi chiave per la nuova consulenza: formazione e consulenza qualificata. Altro tema da valorizzare e obiettivo da perseguire: etica, sostenibilità e finanza verde.
Per la commissione Sindacato – Lavoro, è il presidente Stefano Cefaloni a presentare i risultati ottenuti dal proprio gruppo di lavoro.
Si parte da un’evidenza: la Fabi, un sindacato pronto ad agire sia a livello nazionale che internazionale; poi, necessità di dialogo con la Bce e di convergenza contrattuale a livello europeo; mantenere costante attenzione agli accordi di gruppo, assicurandosi che vengano sempre rispettate le regole del Contratto nazionale; garantire l’efficacia degli accordi sulle pressioni commerciali grazie all’anonimato; trasformare la digitalizzazione in occasione per investire sulle persone e creare nuova occupazione.
Paola Cogli, presidente della terza commissione, dedicata a Struttura – Organizzazione, espone la sintesi finale del suo gruppo di lavoro. Ecco i punti salienti.
Uno Statuto aderente ai grandi cambiamenti; la necessità di una maggiore interazione tra Rls e sindacalisti; esigenza di uno studio sui rischi dello smart working; dare priorità alla valorizzazione delle risorse e competenze interne, prima di quelle esterne; l’importanza di avere un coordinamento donne attento ai problemi sociali, specie alle vittime di violenza e una valorizzazione di genere a tutti i livelli. Focus sulla formazione dei giovani sindacalisti.
Per la quarta commissione, focalizzata su Comunicazione – Sviluppo, è il presidente Carlo Milazzo ad esporre la relazione finale, tracciandone una sintesi.
Partendo dall’importanza della comunicazione e il suo ruolo centrale e determinante per lo sviluppo dell’organizzazione, Milazzo sottolinea il livello di eccellenza della comunicazione Fabi, anche grazie alla professionalità dello staff; poi, la necessità di sviluppare maggiormente la comunicazione esterna, anche a livello territoriale, con l’obiettivo di uniformare su tutto il territorio nazionale la strategia di comunicazione per creare un reale e concreto senso di comunità.
Milano, 17 dicembre 2021