Ospite della trasmissione Coffee Break condotta da Andrea Pancani, il segretario generale della Fabi ha parlato della vicenda Montepaschi e della manovra sui conti pubblici in relazione alle misure sulle pensioni per superare la riforma Fornero
Mps: Sileoni, ci preoccupa chiusura di Orcel ++ (ANSA) – MILANO, 28 OTT – La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perche’, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che e’ un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti”. Lo sottolinea il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La 7. “L’Unione europea concedera’ la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sara’ il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprieta’ del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”, aggiunge Sileoni . (ANSA). PEG 28-OTT-21 11:33 NNNN
MPS: SILEONI (FABI), ‘PREOCCUPA CHIUSURA ORCEL-UNICREDIT’ = ‘Italia paese che ha speso di meno per salvataggi banche’ Roma, 28 ott. (Adnkronos) – La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti. L’Unione europea concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7. “In tema di aiuti di Stato alle banche – ricorda – l’Italia è l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%”. “Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: più di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo” ha aggiunto Sileoni. (Mge/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 28-OTT-21 11:19 NNNN
Mps: Sileoni (Fabi), chiusura Orcel-Unicredit ci preoccupa = (AGI) – Roma, 28 ott. – La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perche’, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che e’ un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7, sottolineando che “l’Unione europea concedera’ la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sara’ il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprieta’ del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”. “In tema di aiuti di Stato alle banche – ha proseguito Sileoni – l’Italia e’ l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%. Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: piu’ di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo”, ha aggiunto Sileoni. (AGI)Gav 281134 OCT 21 NNNN
Mps: SILEONI (Fabi), preoccupati da chiusura dossier annunciata da ad UniCredit ‘Ora no alternative su Siena, Italia ultima per aiuti Stato’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 28 ott – La chiusura da parte dell’ad di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perche’, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che e’ un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti. L’Unione europea concedera’ la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sara’ il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprieta’ del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno’. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione ‘Coffee Break’ su La7. “In tema di aiuti di Stato alle banche – ha aggiunto – l’Italia e’ l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%. Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: piu’ di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo”. Bof (RADIOCOR) 28-10-21 11:46:54 (0392)EURO 5
Pensioni: SILEONI (Fabi), fondo esuberi come banche migliorerebbe legge Fornero Anticipo uscite a carico aziende senza pesare su casse Inps (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 28 ott – “L’impatto della riforma Fornero migliorerebbe se in tutti i settori economici fossero creati degli ammortizzatori sociali interni che consentono i prepensionamenti. Questa soluzione supererebbe tutto il dibattito su Quota 102, 103 o 104. Il settore bancario ha il suo fondo, il fondo di solidarieta’, nato nel 2000 con accordo sindacale, che, senza costare un euro ai contribuenti, ha consentito di gestire le fusioni e le ristrutturazioni dei gruppi bancari degli ultimi 11 anni evitando i licenziamenti. Lo hanno Poste, Ferrovie, bcc e riscossione. Chimici e farmaceutici stanno costruendo qualcosa di simile”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione ‘Coffee Break’ su La7. “Dalle banche – ha aggiunto – a partire dal 2010 sono usciti oltre 70.000 lavoratrici e lavoratori, con prepensionamenti tutti su base volontaria, e contemporaneamente abbiamo assunto circa 33.000 ragazzi under 35 garantendo un importante ricambio generazionale. Di fatto, con il fondo esuberi, l’anticipo della pensione lo pagano le aziende che cosi’ evitano di appesantire le casse dell’Inps e, dal loro punto di vista, risparmiano qualcosa sul costo del lavoro”. com-Bof (RADIOCOR) 28-10-21 11:53:09 (0404)PA,ASS 5
Mps, Fabi: chiusura Orcel ci preoccupa, a oggi non ci sono alternative Sileoni: l’unica sarebbe il fondo speculativo Apollo Milano, 28 ott. (askanews) – “La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Mps ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7. “L’Unione europea – ha proseguito – concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”. “In tema di aiuti di Stato alle banche – ha sottolineato Sileoni – l’Italia è l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%. Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: più di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo”. Rar 20211028T113117Z
Mps: Sileoni, chiusura Orcel ci preoccupa; al momento no alternative Milano, 28 ott. (LaPresse) – La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti. L’Unione europea concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7. (Segue) ECO NG01 fct 281118 OTT 21
Mps: Sileoni, chiusura Orcel ci preoccupa; al momento no alternative-2- Milano, 28 ott. (LaPresse) – “In tema di aiuti di Stato alle banche, l’Italia è l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%. Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: più di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo”, ha aggiunto Sileoni. ECO NG01 fct 281118 OTT 21
MPS, SILEONI (FABI): CHIUSURA ORCEL-UNICREDIT CI PREOCCUPA (9Colonne) Roma, 28 ott – La chiusura, arrivata stamattina, da parte dell’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti. L’Unione europea concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7. “In tema di aiuti di Stato alle banche, l’Italia è l’ultima in Europa con soli 14 miliardi di euro spesi per i salvataggi: il nostro Paese ha speso l’1,5% del pil contro il 5,9% della Germania, il 4,4% della Spagna e una media europea del 4,6%. Se fallisce una banca le ripercussioni pesantissime colpiscono i dipendenti e la stessa clientela oltre alle economie dei territori: più di 4 milioni di clienti, oltre 80 miliardi di prestiti a famiglie e imprese, oltre 21.000 dipendenti. Se dovesse fallire un gruppo come Mps ne risentirebbe l’intero settore bancario italiano ed europeo” ha aggiunto Sileoni. (red) 281119 OTT 21
PENSIONI, SILEONI (FABI): FONDI ESUBERI PER MIGLIORARE LEGGE FORNERO (9Colonne) Roma, 28 ott – “L’impatto della riforma Fornero migliorerebbe se in tutti i settori economici fossero creati degli ammortizzatori sociali interni che consentono i prepensionamenti. Questa soluzione supererebbe tutto il dibattito su Quota 102, 103 o 104. Il settore bancario ha il suo fondo, il fondo di solidarietà, nato nel 2000 con accordo sindacale, che, senza costare un euro ai contribuenti, ha consentito di gestire le fusioni e le ristrutturazioni dei gruppi bancari degli ultimi 11 anni evitando i licenziamenti. Lo hanno Poste, Ferrovie, bcc e riscossione. Chimici e farmaceutici stanno costruendo qualcosa di simile”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break su La7. “Dalle banche a partire dal 2010 sono usciti oltre 70.000 lavoratrici e lavoratori, con prepensionamenti tutti su base volontaria, e contemporaneamente abbiamo assunto circa 33.000 ragazzi under 35 garantendo un importante ricambio generazionale. Di fatto, con il fondo esuberi, l’anticipo della pensione lo pagano le aziende che così evitano di appesantire le casse dell’Inps e, dal loro punto di vista, risparmiano qualcosa sul costo del lavoro” ha aggiunto Sileoni. (red) 281121 OTT 21