Intervista al Segretario generale della Fabi al TgEconomy condotto da Alan Patarga sull’allarme per la scadenza, a giugno, delle moratorie sui prestiti delle banche a imprese e famiglie: «Ci sarà il colpo di grazia definitivo per 2 milioni e 700mila clienti»
«A complicare la già difficile situazione italiana, neanche a farlo a posta, oggi è l’Eba, una delle autorità del settore bancario europeo: un manipolo di esperti internazionali, di economia, che come tutti i tecnocrati della finanza vivono fuori contesto e che mal sopportano, da sempre, le vicende bancarie del settore italiano. L’Eba vorrebbe costringere anche le banche italiane ad applicare nuove e più stringenti regole sulla gestione dei prestiti, quelli non rimborsati da famiglie e da imprese. Questa sarebbe la ciliegina sulla torta, anzi, il colpo di grazia definitivo verso 2 milioni e 700mila clienti delle banche, famiglie e imprese». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato a TgCom24, durante la trasmissione TgEconomy condotta da Alan Patarga. «Questo provvedimento, se non cambierà, avrà effetti dirompenti sull’economia e anche sulle stesse banche italiane che potrebbero non avere più spazio per sostenere tutte le economie del nostro Paese, soprattutto in un momento così difficile per gli effetti del Covid. Governo e Banca d’Italia devono fare la loro parte con determinazione politica» ha aggiunto Sileoni.