Il segretario generale della Fabi ospite di Coffee Break commenta il dossier Prestiti e aiuti pubblici, la risposta in Europa e in Usa: “Servono più stanziamenti a fondo perduto, insufficiente la programmazione degli investimenti pubblici”
“I nuovi ristori a fondo perduto in arrivo andrebbero canalizzati rispetto alle singole specificità dei settori. Un esempio: i negozi del settore abbigliamento e calzature, compreso la grande, piccola e media distribuzione della moda, settore trainante nel Paese, all’inizio del primo lockdown già avevano ricevuto almeno l’80% della merce primavera-estate e avevano già sottoscritto contratti di acquisto per l’abbigliamento di autunno e inverno 2020-2021”. È quanto ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando, durante la trasmissione Coffee Break su La7 condotta da Andrea Pancani, il dossier della Fabi “Prestiti e aiuti pubblici, la risposta in Europa e in Usa”. Secondo il segretario generale della Fabi “per la grande distribuzione della moda, per i piccoli e medi commercianti, in questi giorni, è già in corso la campagna acquisti per l’inverno 2021-2022. Per tutto il comparto moda, la programmazione degli acquisti avviene un anno prima e, conseguentemente, la merce, con l’attuale situazione della pandemia, può essere venduta solo sottocosto. È un danno enorme.
Il commercio in generale va quindi sostenuto con finanziamenti a fondo perduto a prescindere dal colore rosso, arancione o giallo della regione d’appartenenza. Tutti hanno subito delle notevoli perdite e notevoli cali degli acquisti e la sospensione dell’Imu su beni strumentali, come già fatto giustamente per gli alberghi, dovrebbe essere estesa anche a questi negozianti”.
Sileoni ha poi parlato dei crediti e degli altri aiuti. “Con le misure e gli aiuti per l’economia, in Italia è andata abbastanza bene con i prestiti bancari garantiti dallo Stato, ma sono stati pochi sia gli incentivi fiscali sia ristori a fondo perduto fino a oggi. Ed è insufficiente, fino a oggi, la programmazione degli investimenti pubblici” ha detto. Secondo il segretario generale della Fabi “la risposta delle banche rispetto ai prestiti c’è stata, anche se inizialmente c’è stato un ritardo per: disorganizzazione sia dello Stato con le garanzie sia delle stesse banche nella fase iniziale”.
Roma, 23 gennaio 2021
Interventi del Segretario Generale, Lando Maria Sileoni
La puntata completa
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Dossier FABI
– PRESTITI E AIUTI PUBBLICI, LA RISPOSTA IN EUROPA E IN USA –