Iniziativa della Federazione dopo il dpcm. Da oggi fino al 24 novembre, segnalazioni dei dirigenti sindacali sulla presenza di dispositivi individuali di protezione e di barriere in plexiglas in tutti i locali di lavoro. Obiettivo è tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che dei clienti. Il segretario generale Sileoni: «La situazione della pandemia è critica, siamo pronti a rivedere gli accordi con Abi»
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FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
COVID: FABI, AL VIA MONITORAGGIO SU SICUREZZA FILIALI E UFFICI BANCHE
Iniziativa della Federazione dopo il dpcm. Da oggi fino al 24 novembre, segnalazioni dei dirigenti sindacali sulla presenza di dispositivi individuali di protezione e di barriere in plexiglas in tutti i locali di lavoro. Obiettivo è tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che dei clienti. Il segretario generale Sileoni: «La situazione della pandemia è critica, siamo pronti a rivedere gli accordi con Abi»
Roma, 26 ottobre 2020. La Fabi avvia un monitoraggio a tappeto, su tutto il territorio nazionale, per verificare che negli uffici e nelle oltre 25.000 agenzie bancarie, siano adeguatamente distribuiti i dispositivi di sicurezza individuale (gel, guanti e mascherine) e siano presenti le barriere in plexiglas. Obiettivo è assicurare la salute e la sicurezza sia delle lavoratrici e dei lavoratori sia della clientela delle banche. L’iniziativa della Federazione autonoma bancari italiani, pronta a segnalare immediatamente tutti i casi critici, è in linea con le disposizioni degli ultimi dpcm emanati dal governo ed è volta a contenere la diffusione del Covid-19. Il monitoraggio sarà particolarmente intenso a partire da oggi fino al 24 novembre, quando scadranno, salvo proroghe o ulteriori modifiche, le nuove misure restrittive adottate ieri dalla Presidenza del consiglio dei ministri per arginare la pandemia. La distribuzione di dispositivi individuali di protezione e di barriere in plexiglas rientra fra le misure concordate dalla Fabi con gli altri sindacati e l’Abi con il protocollo sottoscritto il 16 marzo 2020 e successivamente aggiornato. Il monitoraggio riguarderà anche i livelli di pulizia e igienizzazione dei locali di lavoro nonché l’eventuale, necessaria sanificazione successiva a casi di positività al Coronavirus. «Raccoglieremo le segnalazioni in un database, invieremo le informazioni sia all’Abi sia ai gruppi bancari, con la massima priorità ai casi più gravi. Vista la situazione critica della pandemia, con i dati in continuo peggioramento, siamo pronti, assieme a tutte le organizzazioni sindacali, a sederci di nuovo al tavolo con Abi per stabilire nuove importanti misure a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che dei clienti» commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ricordando che lo smart working è fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari, ma è uno strumento usato per gestire l’emergenza e andrà regolato dettagliatamente, fermo restando la volontarietà da parte delle colleghe e dei colleghi, nel contratto collettivo nazionale di lavoro».