L’intervento del segretario generale della Fabi sul Sole 24 Ore di domenica, sullo smart working per i dipendenti bancari, visto l’andamento negativo del Covid-19, e sui rapporti tra alcune società IT e alcuni dirigenti di banca che condizionano le integrazioni informatiche tra istituti, ripreso dal Corriere.it, Investiremag.it e dalle principali agenzie di stampa.
CORONAVIRUS. SILEONI (FABI): SÌ A SMART WORKING BANCHE SE EPIDEMIA CRESCE (DIRE) Roma, 18 ott. – “Visto l’andamento, piuttosto negativo, della pandemia Covid, lo smart working e’ fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Seguiamo la situazione e siamo pronti, con Abi e tutte le organizzazioni sindacai, a rivedere gli accordi e a varare nuove misure, se il quadro dell’epidemia mutera’”. È quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore in cui ricorda che “non abbiamo esitato – appena iniziato il lockdown – a concordare con Abi misure volte a proteggere dipendenti e clientela. Il settore bancario, grazie alla prontezza del sindacato, ha risposto con tempestivita’ ed efficacia all’emergenza. Nel protocollo del 16 marzo 2020, firmato da sindacati e Associazione bancaria, e’ stato richiamato il lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, alcuni bancari hanno perso la vita a causa del Coronavirus, nei primi giorni della pandemia non erano disponibili i dispositivi di sicurezza individuali, chi era in servizio nelle agenzie ha subito aggressioni e violenze a causa dei ritardi delle banche sui prestiti garantiti dallo Stato. Il sindacato ha denunciato, agito e tutelato i lavoratori. I protocolli, in ogni caso, durante il lockdown hanno consentito il funzionamento del settore e garantito l’apertura – peraltro imposta dalla legge 146 del 1990 sui servizi pubblici essenziali – delle 25.000 agenzie”. (Rai/ Dire) 09:22 18-10-20 NNNN
CORONAVIRUS: SILEONI “SÌ A SMART WORKING BANCHE SE EPIDEMIA CRESCE” ROMA (ITALPRESS) – “Visto l’andamento, piuttosto negativo, della pandemia Covid, lo smart working e’ fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Seguiamo la situazione e siamo pronti, con Abi e tutte le organizzazioni sindacai, a rivedere gli accordi e a varare nuove misure, se il quadro dell’epidemia mutera’”. E’ quanto scrive il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, in un intervento pubblicato oggi sul Sole 24 Ore in cui ricorda che “non abbiamo esitato – appena iniziato il lockdown – a concordare con Abi misure volte a proteggere dipendenti e clientela. Il settore bancario, grazie alla prontezza del sindacato, ha risposto con tempestivita’ ed efficacia all’emergenza. Nel protocollo del 16 marzo 2020, firmato da sindacati e Associazione bancaria, e’ stato richiamato il lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, alcuni bancari hanno perso la vita a causa del Coronavirus, nei primi giorni della pandemia non erano disponibili i dispositivi di sicurezza individuali, chi era in servizio nelle agenzie ha subito aggressioni e violenze a causa dei ritardi delle banche sui prestiti garantiti dallo Stato. Il sindacato ha denunciato, agito e tutelato i lavoratori. I protocolli, in ogni caso, durante il lockdown hanno consentito il funzionamento del settore e garantito l’apertura – peraltro imposta dalla legge 146 del 1990 sui servizi pubblici essenziali – delle 25.000 agenzie”. (ITALPRESS). sat/com 18-Ott-20 09:55 NNNN
BANCHE. SILEONI: PORTE GIREVOLI TRA CONSULENZA IT E ALCUNI TOP MANAGER (DIRE) Roma, 18 ott. – “Le porte girevoli funzionano perfettamente tra il mondo della consulenza e il settore bancario: e’ un sistema collaudato di reciproci interessi, che raramente coinvolge la banca nei propri vertici, ma interessa quei dirigenti di banca, specializzati nel digitale, che provengono o da aziende It o che hanno coniugi inseriti in ruoli importanti di societa’ di consulenza informatica: un palese conflitto di interessi, un continuo scambio di favori, con contratti di appalti milionari e assunzioni generose che fanno da sfondo a ogni scelta. Inoltre, questi soggetti spesso condizionano le integrazioni informatiche fra le banche che si aggregano, non di rado determinando ritardi e problemi, creati ad arte per imporre all’interno degli istituti la presenza loro e dei propri adepti pagati a peso d’oro”. È quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore. “È un aspetto rilevante, verso il quale ho puntato una lente d’ingrandimento: i rapporti, talvolta perversi, fra alcune societa’ di consulenza che si autodefiniscono esperte nel digitale e quelle banche che preferirebbero sfruttare la pandemia per creare le condizioni di ulteriori tagli e di ulteriori esuberi di personale” aggiunge il segretario generale della Fabi. (Rai/ Dire) 10:19 18-10-20 NNN
Coronavirus: SILEONI, sì a smart working banche Se epidemia cresce Roma, 18 ott. (askanews) – “Visto l’andamento, piuttosto negativo, della pandemia Covid, lo smart working è fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Seguiamo la situazione e siamo pronti, con Abi e tutte le organizzazioni sindacai, a rivedere gli accordi e a varare nuove misure, se il quadro dell’epidemia muterà”. È quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore in cui ricorda che “non abbiamo esitato – appena iniziato il lockdown – a concordare con Abi misure volte a proteggere dipendenti e clientela. Il settore bancario, grazie alla prontezza del sindacato, ha risposto con tempestività ed efficacia all’emergenza. Nel protocollo del 16 marzo 2020, firmato da sindacati e Associazione bancaria, è stato richiamato il lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, alcuni bancari hanno perso la vita a causa del Coronavirus, nei primi giorni della pandemia non erano disponibili i dispositivi di sicurezza individuali, chi era in servizio nelle agenzie ha subito aggressioni e violenze a causa dei ritardi delle banche sui prestiti garantiti dallo Stato. Il sindacato ha denunciato, agito e tutelato i lavoratori. I protocolli, in ogni caso, durante il lockdown hanno consentito il funzionamento del settore e garantito l’apertura – peraltro imposta dalla legge 146 del 1990 sui servizi pubblici essenziali – delle 25.000 agenzie”. red/Gci 20201018T105906Z
Coronavirus, SILEONI: Sì a smart working banche se epidemia cresce Milano, 18 ott. (LaPresse) – “Visto l’andamento, piuttosto negativo, della pandemia Covid, lo smart working è fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Seguiamo la situazione e siamo pronti, con Abi e tutte le organizzazioni sindacali, a rivedere gli accordi e a varare nuove misure, se il quadro dell’epidemia muterà”. È quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore, in cui ricorda che “non abbiamo esitato – appena iniziato il lockdown – a concordare con Abi misure volte a proteggere dipendenti e clientela”. (Segue) ECO NG01 cba 181119 OTT 20
Coronavirus, SILEONI: Sì a smart working banche se epidemia cresce-2- Milano, 18 ott. (LaPresse) – “Il settore bancario, grazie alla prontezza del sindacato, ha risposto con tempestività ed efficacia all’emergenza”, dice SILEONI. “Nel protocollo del 16 marzo 2020, firmato da sindacati e Associazione bancaria, è stato richiamato il lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro”. “Tuttavia – prosegue – alcuni bancari hanno perso la vita a causa del Coronavirus, nei primi giorni della pandemia non erano disponibili i dispositivi di sicurezza individuali, chi era in servizio nelle agenzie ha subito aggressioni e violenze a causa dei ritardi delle banche sui prestiti garantiti dallo Stato. Il sindacato ha denunciato, agito e tutelato i lavoratori. I protocolli, in ogni caso, durante il lockdown hanno consentito il funzionamento del settore e garantito l’apertura – peraltro imposta dalla legge 146 del 1990 sui servizi pubblici essenziali – delle 25.000 agenzie”. ECO NG01 cba 181119 OTT 20
Banche, SILEONI: Porte girevoli tra consulenza IT e alcuni top manager Milano, 18 ott. (LaPresse) – “Le porte girevoli funzionano perfettamente tra il mondo della consulenza e il settore bancario: è un sistema collaudato di reciproci interessi, che raramente coinvolge la banca nei propri vertici, ma interessa quei dirigenti di banca, specializzati nel digitale, che provengono o da aziende It o che hanno coniugi inseriti in ruoli importanti di società di consulenza informatica: un palese conflitto di interessi, un continuo scambio di favori, con contratti di appalti milionari e assunzioni generose che fanno da sfondo a ogni scelta. Inoltre, questi soggetti spesso condizionano le integrazioni informatiche fra le banche che si aggregano, non di rado determinando ritardi e problemi, creati ad arte per imporre all’interno degli istituti la presenza loro e dei propri adepti pagati a peso d’oro”. È quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore. “È un aspetto rilevante, verso il quale ho puntato una lente d’ingrandimento: i rapporti, talvolta perversi, fra alcune società di consulenza che si autodefiniscono esperte nel digitale e quelle banche che preferirebbero sfruttare la pandemia per creare le condizioni di ulteriori tagli e di ulteriori esuberi di personale”, aggiunge il segretario generale della Fabi. ECO NG01 cba 181122 OTT 20
CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘SMART WORKING PER BANCHE SE CRESCE EPIDEMIA’ = Roma, 18 ott. (Cim/Adnkronos) – “Visto l’andamento, piuttosto negativo, della pandemia Covid, lo smart working è fondamentale per la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari. Seguiamo la situazione e siamo pronti, con Abi e tutte le organizzazioni sindacai, a rivedere gli accordi e a varare nuove misure, se il quadro dell’epidemia muterà”. E’ quanto scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, in un intervento pubblicato oggi sul Sole24Ore. “Non abbiamo esitato, appena iniziato il lockdown, a concordare con Abi misure volte a proteggere dipendenti e clientela. Il settore bancario, grazie alla prontezza del sindacato, ha risposto con tempestività ed efficacia all’emergenza. Nel protocollo del 16 marzo 2020, firmato da sindacati e Associazione bancaria, è stato richiamato il lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro”, afferma. (segue) ISSN 2465 – 1222 18-OTT-20 13:29
CORONAVIRUS: SILEONI (FABI), ‘SMART WORKING PER BANCHE SE CRESCE EPIDEMIA’ (2) = (Cim/Adnkronos) – Tuttavia, osserva, “alcuni bancari hanno perso la vita a causa del coronavirus, nei primi giorni della pandemia non erano disponibili i dispositivi di sicurezza individuali, chi era in servizio nelle agenzie ha subito aggressioni e violenze a causa dei ritardi delle banche sui prestiti garantiti dallo Stato. Il sindacato ha denunciato, agito e tutelato i lavoratori. I protocolli, in ogni caso, durante il lockdown hanno consentito il funzionamento del settore e garantito l’apertura – peraltro imposta dalla legge 146 del 1990 sui servizi pubblici essenziali – delle 25.000 agenzie”. ISSN 2465 – 1222 18-OTT-20 13:29