Intervista sul canale finanziario al segretario generale della Fabi. «Speriamo di chiudere l’accordo entro il 30 giugno, vanno tutelati anche i clienti»
«Stamattina, assieme ai segretari generali delle altre organizzazioni sindacali, ho incontrato in video conferenza i commissari straordinari della banca Popolare di Bari. Abbiamo definito che la trattativa sul piano di rilancio del gruppo partirà da lunedì prossimo e l’Abi supporterà sindacalmente i commissari straordinari». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. «Speriamo di chiudere l’accordo prima del 30 giugno, data fissata per l’assemblea della banca» ha spiegato Sileoni aggiungendo che «tra le tante cose ho chiesto di dare riposte concrete anche ai clienti che hanno subito danni e vanno tutelati, perché il risparmio tradito è ancora un tema attualissimo e non si è esaurito con i casi delle banche venete, Etruria, Marche, Chieti e Ferrara».
Quanto al cosiddetto decreto liquidità, Sileoni ha detto che «non ha tutto funzionato alla perfezione in banca per quanto riguarda l’erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato. Ma dall’annuncio del governo all’avvio definitivo della macchina sono passati oltre 20 giorni e questo ha comportato ritardi. «Le aziende si aspettavano erogazioni a fondo perduto che sarebbero stati importanti». Da lunedì 18 maggio si potrà tornare in banca liberamente. «Ma alcuni grandi gruppi bancari, nonostante l’accordo con l’Abi, continueranno a ricevere in filiale solo su appuntamento. La categoria ha comunque retto molto bene la pressione che si è creata in questo momento: dal direttore delle agenzie agli addetti allo sportello, le responsabilità per i ritardi sono di altri. L’organizzazione della banca viene decisa dall’alto, prendersela con chi lavora allo sportello è sbagliato, abbiamo fatto esposti alle procure della repubblica per denunciare gli atti di violenza che vanno stigmatizzati».
Roma, 15 maggio 2020