Il segretario generale della Fabi intervistato dal canale finanziario all news sul decreto liquidità: «Via libera Ue arrivato, da lunedì le prime domande di finanziamenti garantiti dallo Stato». Poi l’appello agli imprenditori: «Chi ha portato denaro all’estero, lo faccia rientrare e lo investa nella sua azienda»
«Chi lavora in banca, dai vari gestori ai responsabili delle agenzie, sta contattando commercialisti, imprese e professionisti per attivare in anticipo le misure del decreto liquidità. C’è fermento: stamattina è arrivato il via libera dell’Antitrust europeo per tutti i tre tipi di prestiti: fino a 25.000 euro, fino a 800.000 euro e oltre questa ultima soglia. Le banche sono pronte, mancano solo due aspetti: il regolamento della Sace e le procedure del Fondo di garanzia per le pmi, che dovrebbe essere pronto entro venerdì. Lunedì e martedì della prossima settimana si avranno le prime risposte per i prestiti fino a 25.000 euro. Per quelli di importo maggiore servirà qualche settimana, almeno una quindicina di giorni, per l’approvazione. Abbiamo tempi certi, adesso: la Commissione europea, dopo 5 giorni di ferie, ha dato il via libera, a parte alcuni aspetti di carattere organizzativo per le garanzie». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato questa mattina da Class Cnbc.
Il segretario generale Fabi ha spiegato che «i prestiti fino a 25.000 euro hanno un tetto pari al 25% dei ricavi, stesso discorso per i prestiti di importo maggiore. Molte associazioni di categoria si lamentano per la durata del prestito di sei anni, ma si tratta di una norma europea che va cambiata con una richiesta del governo a Bruxelles». Quanto alle 600.000 domande già arrivate per le moratorie su prestiti alle imprese e mutui alle famiglie, Sileoni ha osservato che le banche «certamente riusciranno a gestire questi flussi perché sono attrezzate. È la risposta a chi critica sempre, demagogicamente e pretestuosamente, le banche e chi lavora in banca. In questo frangente, è stato fatto un importante lavoro di pressing e stimolo anche da parte della Banca d’Italia, che sta dando il meglio di sé». C’è poi un «tema di mercato, come sollevato spesso dal presidente dell’Abi Antonio Patuelli: si può sempre scegliere tra una banca e l’altra quella più veloce, ma sono sicuro che ci saranno risposte puntuali e complete da parte di tutto il settore e tutto andrà per il meglio, con le risposte che la clientela attende».
Sileoni ha detto poi che «ci sono imprenditori in Italia che hanno una situazione economico-finanziaria positiva» e il riferimento è a quelli che «hanno portato soldi all’estero: sarebbe il momento di farli rientrare in Italia e di investirli nelle aziende».
Roma, 14 aprile 2020