Banche e servizi: boom dello smartwork

Il settore più virtuoso nella gestione di un’efficace risposta all’emergenza Coronavirus in materia di organizzazione del lavoro è quello delle banche. Alcuni gruppi hanno anticipato la chiusura alle 13. Altri come Intesa Sanpaolo fanno entrare le persone in modo scaglionato all’interno della filiale, in modo Da ridurre l’assembramento e di conseguenza la potenzialità del contagio. Gli istituti di credito già da anni hanno introdotto un’organizzazione del lavoro che permette il lavoro da casa per alcuni giorni alla settimana o al mese. Ora semplicemente, per chi non sta allo sportello, si sta ampliando la possibilità di lavorare a casa.
In Illimity, la banca guidata da Corrado Passera, è stato attività smartwork continuativo fino al 6 marzo per 400 dipendenti. La banca è pienamente operativa da remoto grazie a una infrastruttura digitale nativa su cloud. «Di fronte alle nostre richieste di potenziare lo smartwork la risposta è stata ottima – spiega Lando Maria Sileoni, segretario della Fabi, il primo sindacato del settore bancario -. D’accordo con Abi (l’associazione bancaria italiana, ndr.) abbiamo anche sospeso le trattative sindacali nei gruppi. Ora la priorità è fare fronte all’emergenza».
Lo smartwork viene adottato sempre di più in modo trasversale per le funzioni aziendali di staff, dalla contabilità al personale. Sono avvantaggiate però le aziende che avevano già avviato un modello organizzativo adeguato.