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CONTRATTO, IL COMITATO DIRETTIVO CENTRALE FABI LO APPROVA ALL’UNANIMITÀ

di Redazione

Riunione a Roma del Cdc della Federazione: disco verde al rinnovo del Ccnl, ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Dibattito sui piani industriali delle principali banche italiane

Il Comitato direttivo centrale della Fabi, riunito a Roma, ha approvato all’unanimità l’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro firmata il 19 dicembre dalle organizzazioni sindacali e dall’Abi. Il nuovo contratto, che interessa i 282.000 dipendenti delle banche aderenti ad Abi, verrà ora sottoposto al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori bancari in programma dal 6 febbraio al 13 marzo.

La riunione del Comitato direttivo Fabi è stata aperta dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, con una lunga introduzione proprio sulla vertenza relativa al contratto. Sileoni ha tracciato un quadro generale del settore creditizio: manovre in corso nei grandi gruppi, piani industriali, ipotesi di aggregazioni e fusioni, ruolo del sindacato e della Fabi in particolare, la situazione politica italiana e internazionale, la vigilanza bancaria sia interna sia europea.

Tra i vari aspetti sottolineati, il segretario generale ha messo in evidenza il mancato inserimento nel Ccnl del contratto ibrido, l’importante aumento economico, che è andato assai oltre il semplice recupero dell’inflazione per il periodo 2019-2022. Attenzione particolare, poi, al tema delle pressioni commerciali, alla cabina di regia sulle nuove figure professionali, alle nuove norme che migliorano la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutti i dettagli del nuovo Ccnl sono stati illustrati dalla responsabile del Dipartimento contrattualistica Fabi, Elisabetta Mercaldo, a cominciare dal rafforzamento ed estensione dell’area contrattuale. E poi: tutele legali, appalti, la proroga della scadenza del Fondo per l’occupazione, la cancellazione del salario d’ingresso per i neoassunti, le novità sui trasferimenti, la banca del tempo, il riconoscimento del lavoro agile (smart working) attivabile solo su base volontaria, il diritto alla disconnessione, la formazione a distanza, le nuove regole su salute e sicurezza.

Tutto questo in vista delle assemblee dei lavoratori che dovranno esprimersi sul nuovo contratto tra il 6 febbraio e il 13 marzo. In vista del voto, la Fabi ha organizzato un tour in 15 tappe: si tratta degli attivi regionali che sono partiti lunedì 27 gennaio e toccheranno tutto il territorio nazionale. Obiettivo, come sottolineato nel corso della riunione del Comitato direttivo centrale, è illustrare il contratto ai dirigenti sindacali chiamati a organizzare le assemblee.

Roma, 29 gennaio 2020

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