Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, intervistato dal Giornale Radio Rai e dalle agenzie di stampa, in occasione del convegno all’Università Cattolica di Milano durante il quale si è confrontato con il presidente del Casl Abi, Salvatore Poloni, sul futuro del lavoro in banca.
Abi, fiduciosi su contratto ma Sileoni rilancia
Leader Fabi chiede aumento vicino 200 euro proposto da sindacati
(ANSA) – MILANO, 12 NOV – L’Abi si mostra ottimista sulle trattative in corso per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Ma la proposta di un aumento mensile di 135 euro formulata dall’associazione nei giorni scorsi continua a non piacere al segretario generale della Fabi. “Sono inaccettabili, dobbiamo avvicinarci il più possibile a 200 euro (cifra chiesta dalla piattaforma sindacale ndr), significa stare da una certa cifra in poi”, afferma Lando Maria Sileoni a margine di un convegno in Cattolica indicando che “anche 180 sono pochi”.
Per il leader della Fabi le banche possono fare uno sforzo in più perché “sono tornate tutte agli utili e stanno distribuendo e distribuiranno dividendi importanti per gli azionisti”. Si vedrà ora nei prossimi incontri come evolveranno i negoziati: mercoledì 13 è previsto un incontro in forma ristretta cui seguiranno il 20 e il 28 in plenaria. La parte economica è ovviamente centrale ma ci sono sul tavolo diversi altri aspetti come l’area contrattuale, il capitolo delle Tutele (art. 18 e norme a difesa del lavoro delle Lavoratrici e dei Lavoratori), oltre a inquadramenti e salario d’ingresso per i giovani.
Salvatore Poloni a capo del Casl (Comitato per gli affari sindacali e del lavoro dell’Abi) è, però, fiducioso sul “dialogo” intrapreso. Ovviamente “il rinnovo del contratto di lavoro – dice commentando la minaccia della Fabi di una manifestazione – è sempre un momento delicato e complesso e quindi la possibilità che si arrivi a un momento di stallo conflittuale, c’è sempre. Oggi – sottolinea Poloni – non mi sembra che ci siano queste condizioni perché si è al tavolo e si sta lavorando”. Per Sileoni tuttavia ci sono ancora delle distanze. “Noi
speriamo di raggiungere l’accordo entro l’anno e questo significherebbe che abbiamo raggiunto i requisiti e gli obiettivi che ci eravamo preposti”, afferma. Senza dimenticare anche i giovani per i quali, il numero uno della Fabi si dice pronta ad una “battaglia furibonda”, soprattutto sul “gap del 10% per i neoassunti” che va “limitato”. La parola fine non è dunque scritta per il contratto di un settore che in Italia, secondo l’ultimo numero dell’Osservatorio monetario dell’Università Cattolica, ha tagliato in un decennio il 20% degli sportelli con ovvie conseguenze sull’occupazione.
Banche: Sileoni, su contratto ancora lontani, no gap giovani (ANSA)
-MILANO, 12 NOV – Sul rinnovo del contratto dei bancari “ancora siamo lontani. Noi speriamo di raggiungere l’accordo entro l’anno e questo significherebbe che abbiamo raggiunto i requisiti e gli obiettivi che ci eravamo preposti”. A sottolinearlo è il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni che annuncia una “battaglia furibonda” sul “gap del 10% per i neoassunti deve essere assolutamente limitato”.
Sileoni sottolinea che in generale bisogna “ragionare anche sulla scadenza del contratto, su quanto durerà”. Poi “sulla parte economica c’è una quota di Tfr che è stata congelata e deve ripartire”. Per il segretario Fabi “ci sono molti aspetti che devono restare in piedi complessivamente: la parte economica è importante ma c’è anche la parte normativa”. Inoltre “la spina dorsale politica nostra dell’area contrattuale deve essere rafforzata per evitare esternalizzazioni selvagge” aggiunge ricordando che “i piani industriali devono limitarsi a trattare argomenti di carattere contrattuale e non deroghe al contratto nazionale”.
Banche: Sileoni, su contratto avvicinarsi a 200 euro – Offerta Abi di 135 inaccettabile, pochi anche 180 euro(ANSA)
– MILANO, 12 NOV – La proposta di 135 euro di aumento mensile da parte dell’Abi nell’ambito del rinnovo del contratto dei bancari non piace alla Fabi. “135 euro sono inaccettabili, dobbiamo avvicinarci il più possibile a 200 euro, significa stare da una certa cifra in poi”, afferma il segretario, Lando Maria Sileoni a margine di un convegno in Cattolica indicando che “anche 180 sono pochi”. Sileoni ricorda che “le aziende sono tornate tutte agli utili e stanno distribuendo e distribuiranno dividendi importanti per gli azionisti”.
Banche: Poloni, fiduciosi su contratto, c’è dialogo (ANSA)
– MILANO, 12 NOV – “La distanza” tra Abi e Fabi sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari “è la differenza tra la richiesta e i 135 euro e in mezzo ci sarà la trattativa. Non è un problema di essere ottimisti o pessimisti, più che ottimisti siamo fiduciosi nel lavoro e nel dialogo”. Lo sottolinea Salvatore Poloni a capo del Casl (Comitato per gli affari sindacali e del lavoro dell’Abi), a margine di un convegno in Cattolica. “Quando c’è dialogo e si lavora nella stessa direzione c’è da essere fiduciosi sul lavoro che si fa”, aggiunge. Quanto alla minaccia di una manifestazione da parte della Fabi Poloni rileva che “il rinnovo del contratto di lavoro è sempre un momento delicato e complesso e quindi la possibilità che si arrivi a un momento di stallo conflittuale, c’è sempre. Oggi – conclude – non mi sembra che ci siano queste condizioni perché si è al tavolo e si sta lavorando”.