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«SUL CONTRATTO AVANTI CON LE TRATTATIVE, MA LA STRADA È ANCORA LUNGA E DIFFICILE»

di Redazione

Le dichiarazioni del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, dopo la riunione di oggi in Abi per il rinnovo del Ccnl: «Insufficiente l’offerta economica di Abi di 135 euro di aumento». Previsti altri due incontri il 20 e il 28 novembre

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

COMUNICATO STAMPA

BANCHE: FABI, SU CONTRATTO AVANTI CON TRATTATIVE, MA STRADA ANCORA LUNGA E DIFFICILE

Le dichiarazioni del segretario generale Lando Maria Sileoni dopo la riunione di oggi in Abi per il rinnovo del Ccnl: «Insufficiente l’offerta economica di Abi di 135 euro di aumento». Previsti altri due incontri il 20 e il 28 novembre

Roma, 6 novembre 2019. «Siamo al primo giro di boa: registriamo, per la prima volta, alcuni passi in avanti, anche se insufficienti, rispetto all’immobilismo fin qui dimostrato da Abi che ci permettono di proseguire nel confronto. Valuteremo complessivamente il rinnovo del contratto nazionale soltanto quando potremo verificare in concreto ulteriori disponibilità di Abi, a partire dall’offerta economica di 135 euro di aumento che è insufficiente. La decisione unitaria di proseguire nella trattativa rappresenta comunque un passo in avanti che ci permette, per ora, di evitare azioni di lotta e una conseguente mobilitazione della categoria. La strada rimane ancora lunga e difficile. Ma abbiamo la consapevolezza che esistono gli spazi per avvicinarci il più possibile alle richieste presenti nella piattaforma rivendicativa».

Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, dopo l’incontro di oggi in Abi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari. I prossimi due incontri, in Abi, previsti per il 20 e il 28 novembre a Roma.

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Di seguito, il comunicato unitario diramato dalla Fabi insieme alle altre organizzazioni sindacali:

 

COMUNICATO A LAVORATRICI E LAVORATORI

Nella giornata odierna l’incontro in ABI è stato aperto dalle Organizzazioni Sindacali che, a seguito degli approfondimenti unitariamente elaborati, hanno respinto il documento presentato da ABI dopo i lavori del 25 u.s.

Si tratta di una vera e propria contropiattaforma datoriale suddivisa per aree tematiche non corrispondenti alla Piattaforma sindacale; capitoli a sé quelli delle “declaratorie professionali”, nonché quello dell’”ambito di applicazione” e del “rapporto tra livelli di contrattazione” e quello su “flessibilità e semplificazione”. Il documento di ABI, complessivamente, non ha alcun punto di contatto né tantomeno di accoglimento delle richieste della nostra Piattaforma, prevedendo:

● la subordinazione del CCNL al 2^ livello di contrattazione;

● la informativa solo ex post alle Segreterie Nazionali degli accordi di 2^ livello;

● l’organizzazione del lavoro, l’area contrattuale, gli inquadramenti e, per finire, il capitolo su flessibilità e semplificazione come subordinate al modello di business e non alla centralità di lavoratrici/tori.

 

Oggi le Organizzazioni Sindacali, unitariamente, hanno richiesto un doveroso cambio di rotta di ABI, rivendicando, ancora una volta, la centralità della nostra Piattaforma come base del negoziato e la trasparenza dei dati su cui eventualmente continuare il confronto relativamente a:

● retribuzioni, livelli e scatti;

● definizione del metodo di calcolo del “valore punto” del settore su cui misurare gli incrementi salariali; oltre al dovuto ripristino della base imponibile del TFR, come per legge;

● dati precisi su entrate/uscite di personale disarticolati per Gruppi/Aziende;

● individuazione della produttività media di settore rivendicata in Piattaforma come componente della richiesta economica;

● inserimento nel CCNL dell’accordo sulle Politiche Commerciali come elemento di garanzia per lavoratrici/tori, ma anche per la clientela;

● tutti i punti relativi al capitolo “Diritti e Tutele” della Piattaforma, incluso il diritto alla “reintegra”.

 

Dopo una pausa ABI è ritornata al tavolo dichiarando di voler proseguire il confronto sulla base delle richieste della Piattaforma sindacale, abbandonando, di fatto, quanto contenuto nella loro proposta ed esplicitando la propria disponibilità sui seguenti temi:

● Diritti e Tutele: rimando preciso e puntuale a quanto richiesto in Piattaforma Sindacale;

● Giovani: disponibilità a “risolvere” il tema del livello di inserimento definendo le modalità per il suo superamento;

● Parte economica: incremento salariale medio di € 135,00;

● Area Contrattuale: l’attuale assetto del CCNL è stato ed è strumento di garanzia della tenuta del settore nei suoi processi di trasformazione, fermo restando la disponibilità ad eventuali rafforzamenti delle procedure di confronto sindacale;

● Rapporti tra i livelli contrattuali: si riafferma la centralità del CCNL e la disponibilità a interventi che garantiscano un maggiore livello di chiarezza;

● Inquadramenti: per Abi è un tema centrale che va affrontato nell’ambito del negoziato.

 

Le Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato che nelle posizioni di ABI si sono riscontrati passi in avanti, anche se ancora insufficienti, e che sono tutte da verificare le “disponibilità” dichiarate.

Il dato, ad oggi, più significativo è la volontà di Abi di avere a riferimento esclusivamente la Piattaforma sindacale; è sulla base di questi segnali che le OOSS ritengono percorribile il prosieguo del negoziato, per il quale sono già stati programmati i prossimi incontri per i giorni 20 e 28 del corrente mese.

La strada è ancora lunga, ma c’è un cambiamento di clima di cui tener conto: lavoreremo per verificare se sussistono le condizioni per un confronto che porti alla chiusura del contratto nazionale di settore.

 

Roma, 6 novembre 2019

Le Segreterie Nazionali

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