FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
—BANCHE: SILEONI, PIANO INDUSTRIALE BIM
È MACELLERIA SOCIALE INACCETTABILE—
Roma, 1 ottobre 2019.«Se al vertice di Banca Intermobiliare pensano di fare i furbi, troveranno pane per il loro denti: daremo battaglia fino in fondo, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Il piano industriale è una macelleria sociale inaccettabile. L’atteggiamento mostrato fin d’ora da parte dell’azienda, che ha calpestato le prassi delle relazioni industriali, è stato irrispettoso dei sindacati e degli stessi lavoratori e lavoratrici. Lo diciamo da subito: non accetteremo scelte da parte del management che penalizzino ancora i dipendenti. I numeri messi sul tavolo sono inammissibili sia sul fronte degli esuberi sia per quanto riguarda le filiali da chiudere. In ogni caso gli esuberi andranno gestiti, come sempre è stato fatto finora per tutte le crisi del settore bancario, solo con pensionamenti e prepensionamenti volontari attraverso il fondo di solidarietà. Ed è altrettanto irricevibile l’ipotesi di trasformare i dipendenti addetti a funzioni commerciali in consulenti finanziari a partita Iva». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando l’avvio della procedura sul piano industriale della Banca Intermobiliare che prevede 140 esuberi su 423 dipendenti, la chiusura di 9 filiali su 23, mancati rinnovi di contratti a tempo determinato, l’accentramento a Milano di alcune funzioni con conseguente trasferimento di lavoratori dalla sede di Torino, la trasformazione volontaria del personale commerciale in consulenti finanziari senza contratto di lavoro subordinato. L’avvio della procedura è stato comunicato lo scorso 27 settembre e il primo incontro è fissato per il 10 ottobre.