Nell’ultimo anno +14% di assunzioni con il Fondo per l’occupazione dedicato agli under 32. Sileoni: «Con il nuovo CCNL chiederemo aumenti per tutti e soprattutto per i nuovi entrati. L’obiettivo è colmare gli attuali divari»
C’è lavoro per i giovani in banca: nel corso dei primi mesi del 2018 sono stati assunti quasi 2.500 “ragazzi”. Grazie al Fondo per l’occupazione (Foc), interamente finanziato dai lavoratori e istituito nel 2012 dalla FABI con gli altri sindacati e l’Abi, nei primi mesi di quest’anno sono stati creati 2.486 nuovi “posti”: circa 300 al mese, 10 al giorno. Il totale delle assunzioni di under 32 sale quindi 20.141, alla fine del 2017 il saldo era di 17.655: in nove mesi, dunque, si registra un incremento del 14%. “Mentre in Europa, durante gli anni peggiori della crisi, sono stati persi 328.000 posti di lavoro e quasi tutti con licenziamenti, in Italia, grazie alla responsabilità dei sindacati, è stata creata nuova occupazione per i giovani, favorendo un importante ricambio generazionale. Oltre 20.000 nuovi posti, a fronte di 40.000 esuberi solo con prepensionamenti e pensionamenti volontari. I giovani saranno centrali nella trattativa per il nuovo Contratto nazionale di lavoro che partirà all’inizio del 2019: chiederemo aumenti di stipendio per tutti e soprattutto per i nuovi entrati, con l’obiettivo di colmare gli attuali divari” commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni.
Il Foc continua dunque a funzionare perfettamente. Dopo i 17.655 giovani assunti tra il 2012 e il 2017, la tendenza positiva è proseguita tra gennaio e settembre di quest’anno: 2.486 nuovi contratti (circa 300 al mese e 10 al giorno) che portano il saldo complessivo a quota 20.141 con un incremento del 14%. Circa il 57% delle assunzioni complessive ha riguardato personale femminile e il 43% il personale maschile. Il totale del personale bancario, tra contratto Abi e contratto Bcc, è di circa 330.000 lavoratori.
Il Fondo per l’occupazione nasce col contratto nazionale del 2012, poi è stato riconfermato e potenziato nel 2015. Nei primi 5 anni c’è stato un impegno di spesa di 135 milioni, poi sono rimasti a disposizione altri 140 milioni. Il Foc viene finanziato interamente dalle lavoratrici e dai lavoratori bancari, dai manager di banca, anche dai dirigenti più apicali.
A gennaio 2018 è stato firmato un accordo fra Abi e FABI con gli altri sindacati del credito che ha cinque obiettivi: assicurare un sostegno economico ai lavoratori bancari che perdono il posto di lavoro; istituire un sistema che incroci domanda e offerta di lavoro per i bancari che perdono il posto; pagare, attraverso il Foc, a chi accetta il part time in prossimità della pensione, il 25% della retribuzione persa e pagare la contribuzione previdenziale, attraverso il Fondo di solidarietà, in cambio di assunzioni di giovani (solidarietà espansiva); finanziare la formazione nelle situazioni di riqualificazione e riconversione a causa di eccedenze di personale.
Roma, 12 ottobre 2018.