Mauro Scarin passa il testimone a Giuseppe Milazzo, eletto col 90% dei voti. Sileoni al Coordinatore uscente: “vostro SAB è una delle colonne portanti della FABI. Avanti così. Per continuare a mantenere leadership necessario allargare la rappresentanza”
Una relazione di ampio respiro, piena di orgoglio e al tempo stesso umiltà. La legge davanti a una folta platea di delegati sindacali visibilmente emozionato Mauro Scarin, Coordinatore uscente, in occasione del XXI Congresso Provinciale della FABI di Milano che si svolge oggi nel capoluogo lombardo.
Una relazione ricca di analisi sugli scenari attuali e futuri del settore e di parole di apprezzamento per la Segreteria Nazionale e per i tanti dirigenti sindacali del territorio che con il loro lavoro sul campo hanno saputo fare grande il SAB, a cui oggi risultano iscritti oltre 9mila lavoratori bancari.
“Un laboratorio politico e un’autentica macchina da guerra che sta rivoltando come un calzino tutto il settore, che ha sconfitto vecchi riti e logiche superate, che riesce a parlare ai colleghi non con vecchi slogan, ma con il cuore e la ragione tenendo distinti il sogno e la realtà, che riesce a non arretrare di un millimetro davanti alla stupidità e all’arroganza di alcuni banchieri o responsabili delle relazioni industriali”.
Così Scarin definisce la “sua” FABI, un’organizzazione unita e coesa capace sempre di trovare una sintesi per il bene dei lavoratori che rappresenta, come testimoniano i tanti accordi sottoscritti nelle banche grazie ai quali sono stati scongiurati i licenziamenti e si sono messe a punto soluzioni lungimiranti per garantire la tenuta occupazionale del settore.
Sentiti sono gli applausi che la platea dei delegati sindacali tributa a Scarin, giunto al suo ultimo mandato come Segretario Coordinatore del SAB più grande d’Italia e pronto a passare il testimone a Giuseppe Milazzo. “se il Congresso gli darà la fiducia, siamo convinti farà bene e sarà capace di rilanciare ancora di più il nostro SAB”, dice Scarin.
Presenti in prima fila anche tutti i Segretari Nazionali: Giuliano De Filippis, Franco Casini, Attilio Granelli, Mauro Morelli, Giuliano Xausa e lo stesso Giuseppe Milazzo.
Poi l’intervento del Segretario Generale Lando Maria Sileoni, accolto in sala da un’autentica ovazione.
Sileoni spende parole di elogio per il Coordinatore uscente Mauro Scarin, “Il SAB di Milano”, riconosce, “è una delle colonne portanti della FABI”.
Il leader della FABI traccia quindi una previsione per gli anni a venire.
“Il peggio non è ancora passato. Una nuova fase di trasformazione attende il nostro settore e la BCE è pronta ad acquisire un ruolo sempre più rilevante in questa partita, con l’imposizione di nuove regole. Inoltre è molto probabile che si riduca il margine d’intervento del Governo in caso di nuovi scandali. A maggior ragione serve un sindacato autonomo e forte che rappresenti la categoria su ogni argomento e che vigili sulla gestione delle banche per evitare che si ripetano i dissesti del recente passato”.
Dissesti le cui responsabilità sono spesso tutte da attribuire a “uomini soli al comando”, a manager spregiudicati che con la colpevole connivenza del sistema hanno portato sull’orlo del crack interi istituti.
Il leader della FABI ha va giù duro. “Non credete a quanti dicono che le sofferenze delle banche sono figlie della crisi economica. In realtà hanno un nome e cognome e sono il frutto di una gestione clientelare e inadeguata del credito”.
Da qui la necessità di un sindacato autorevole e competente che entri nel merito delle politiche dei vertici.
In ultimo Sileoni tocca due temi chiave per il futuro della categoria: la digitalizzazione e la rappresentanza.
“Molte banche utilizzano la questione dell’innovazione tecnologica come alibi per tagliare posti di lavoro. La verità è che la filiale non morirà mai perché i vertici non vogliono perdere il loro potere contrattuale. Come FABI abbiamo chiesto di trattare questo argomento con ABI ma la controparte fino ad oggi ha fatto orecchie da mercante”.
Sileoni ribadisce la necessità di allargare la rappresentanza a nuove categorie di lavoratori contigue al settore del credito, come i consulenti finanziari e gli assicurativi poiché solo così il sindacato potrà mantenere la leadership politica e negoziale, visto che i lavoratori allo sportello continueranno a diminuire.
“Dovremmo rinnovare il Contratto Nazionale che scade nel 2018 e cercare di capire dove portare il settore, integrando le nuove eventuali professionalità che emergeranno”, conclude il leader della FABI. “Dalla nostra abbiamo una grande organizzazione dove il senso di appartenenza è fortissimo”.
Al termine dell’intervento si aprono i seggi e i delegati votano la nuova squadra che guiderà il SAB di Milano per i prossimi quattro anni. Al vertice della nuova Segreteria Provinciale della FABI di Milano viene eletto col 90% dei voti Giuseppe Milazzo. Nella Segreteria Provinciale entrano: Vanessa di Cola, Tiberio Carello, Carlo Milazzo, Daniele Manfredonia, Daniele Ginese, Osvaldo Benzoni, Gisella Perotti, Alessandra Frigeri. A marzo è previsto Roma il Congresso Nazionale della FABI.
Milano 11/10/17
Segreteria Provinciale FABI Milano
Giuseppe Milazzo | Segretario Coordinatore |
Vanessa di Cola | Segretario Provinciale Amministrativo |
Tiberio Carello | Segretario Provinciale |
Carlo Milazzo | Segretario Provinciale |
Daniele Manfredonia | Segretario Provinciale |
Daniele Ginese | Segretario Provinciale |
Osvaldo Benzoni | Segretario Provinciale |
Gisella Perotti | Segretario Provinciale |
Alessandra Frigeri | Segretario Provinciale |
Il Segretario Coordinatore del SAB FABI di Milano Giuseppe Milazzo