Mentre il piano di salvataggio targato Intesa è al vaglio di Bruxelles, Sileoni lancia l’allarme: “In Europa c’è chi vuole i licenziamenti e il fallimento di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Governo eviti gioco al massacro”
“Ci appelliamo al Presidente del Consiglio Gentiloni, al Ministro dell’Economia Padoan, a tutte le forze politiche affinché difendano col coltello tra i denti il settore bancario italiano, i lavoratori bancari delle due banche venete, i risparmiatori e le imprese”.
Questo l’appello rivolto oggi al Governo da Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, ora che il piano di salvataggio proposto da Intesa Sanpaolo è passato al vaglio di Bruxelles. La prima preoccupazione per la FABI sono, infatti, i lavoratori e i risparmiatori.
“In Europa c’è chi vuole i licenziamenti e il fallimento di Popolare di Vicenza e Veneto Banca”, ha avvertito Sileoni, “Il gruppo Intesa, che si è reso disponibile a salvarle e a scongiurare un effetto domino a danno del settore bancario, deve essere tutelato. Ci rivolgiamo alle istituzioni e alle forze politiche affinchè almeno una volta il sistema Italia faccia quadrato e difenda gli interessi di tutte le parti in causa. Chiediamo al Presidente Gentiloni, sempre estremamente sensibile sugli argomenti di carattere sociale, di intervenire per fermare questo gioco al massacro che farebbe perdere credibilità al Paese e inciderebbe pesantemente sull’occupazione”, ha concluso.
Roma 23/6/17