Il Segretario Generale a Pavia parla del futuro della categoria. “Da questi incontri partono le idee e le proposte per rappresentare la categoria sempre meglio e saper gestire le sfide che ci attendono”.
Il tour del Segretario Generale Sileoni fa tappa a Pavia. Accolto con gratitudine ed entusiasmo da Vincenzo Saporito, coordinatore FABI Pavia, Sileoni si è seduto in mezzo a 150 dirigenti locali tra cui anche coordinatori e rappresentanti FABI delle città vicine: Alessandria, Bergamo, Cremona, Verona, Reggio Emilia, Vicenza, Lodi, Novara, Monza e Piacenza
“Questo momento di confronto – ha detto Saporito – rappresenta per noi un’occasione preziosa per fare insieme la sintesi del lavoro svolto fino ad oggi e pianificare i prossimi passi da compiere. La presenza del Segretario Generale è la testimonianza della vicinanza della Segreteria Nazionale al territorio e della forte volontà di essere in mezzo agli eventi e alle persone, di partecipare e condividere per poter meglio rappresentare una categoria in evoluzione come la nostra”.
Il microfono è poi passato a Sileoni. “Questa accoglienza calorosa è una delle dimostrazioni più belle e vere del duro lavoro che stiamo portando avanti”. Seguito con attenzione e applaudito, il Segretario Generale ha tracciato il quadro della situazione del credito a livello nazionale e si è confrontato con i dirigenti sulle problematiche del territorio e le sue peculiarità. Nelle parole dei sindacalisti presenti le preoccupazioni e le riflessioni dei colleghi ascoltati e rappresentati tutti i giorni.
Quindi i traguardi raggiunti e il riflesso che hanno in ogni banca e in ogni territorio gli accordi siglati. Accordi che hanno messo in campo, nel tempo, strumenti importantissimi per la tutela dei lavoratori bancari in ogni fase: esodati, pensionati, giovani che si affacciano al mondo del credito. Per ognuno di loro la FABI ha lottato portando a casa risultati. Sempre attenta, l’Organizzazione, alla realtà di un mondo che cambia rapidamente e ha nuove esigenze, nuove sfide. La tecnologia e la multicanalità, la perdita di fiducia della clientela, la confusione che l’opinione pubblica ancora fa tra bancario e banchiere con l’attribuzione di responsabilità che ne consegue. Le pressioni commerciali e il delicato tema della vendita responsabile. Tema per il quale la FABI ha siglato da poco un accordo in Abi.
“Questi incontri sul territorio – ha detto Sileoni – sono un momento importantissimo per il sindacato. Da qui partono le riflessioni sul futuro della categoria che poi arrivano ai tavoli nazionali e diventano parte integrante della visione che vogliamo imporre al settore. Perché la FABI, oggi, ha questo compito e questa responsabilità. Siamo realmente l’ultimo baluardo a difesa dei lavoratori e della buona banca. Le nostre proposte e le nostre idee sono seguite e apprezzate. Siamo diventati un punto di riferimento che ha voce in capitolo e non possiamo permetterci di sprecare questa occasione. Per non sprecarla dobbiamo continuare a puntare sugli argomenti come abbiamo sempre fatto. E poi tenere a mente la realtà che stiamo vivendo e spiegarla ai lavoratori per affrontare con loro ogni passo che sarà necessario compiere”.
Realismo, quindi, ma anche resistenza e lotta. Sulle numerose vertenze bancarie che pesano sui tavoli nazionali Sileoni non ha dubbi: “Al primo licenziamento scenderemo in piazza”.