12 ottobre 2016
————COMUNICATO STAMPA————
FUSIONE BANCO-BPM, I SINDACATI DICONO SI’. SILEONI (FABI):
“FUSIONE GARANTIRÀ STABILITÀ
A LAVORATORI, CLIENTI E ALL’INTERO SISTEMA.
SE VINCE IL NO PORTE APERTE AI FONDI SPECULATIVI E AI LICENZIAMENTI.
BANKITALIA E CONSOB VIGILINO SU ASSEMBLEA DI SABATO”
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“Siamo favorevoli alla fusione Bpm Banco Popolare, perché la nascita del terzo gruppo bancario garantirà stabilità ai lavoratori, alla clientela e indirettamente a tutto il settore. Se dovesse vincere la posizione del no, sostenuta irresponsabilmente dall’associazione pensionati, la Bpm diventerebbe facilmente scalabile con il rischio di trasformarsi in una preda ambita per i fondi speculativi esteri e di aprire le porte ai licenziamenti”.
Lo ha dichiarato oggi Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei bancari, in vista delle assemblee di sabato in cui i soci di Bpm saranno chiamati a esprimersi sul progetto di aggregazione.
“Auspichiamo, infine, la presenza di rappresentanti di Bankitalia e Consob all’assemblea di sabato per vigilare sul corretto svolgimento dei lavori. Se ci saranno forzature e irregolarità, lo segnaleremo alla magistratura. Le associazioni dei pensionati passano, i sindacati restano”, ha concluso provocatoriamente Sileoni.