COMUNICATO STAMPA – SILEONI (FABI) AD ABETE (BNL):
“NO A DESTRUTTURAZIONE CONTRATTO NAZIONALE. PER NOI E’ LA BUSSOLA E NON SI DISCUTE.
CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO NON SIA UTILIZZATA PER CREARE LAVORATORI DI SERIE A E B”
“Per noi il contratto collettivo nazionale è la bussola e non si rimette in discussione”.
Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, ha risposto a Luigi Abete, Presidente di Bnl e componente del Comitato esecutivo di Abi, che invocava un rafforzamento della contrattazione di secondo livello.
Il botta e risposta è andato in scena durante la tavola rotonda “Il ruolo del sindacato nelle ristrutturazioni bancarie”, nell’ambito della X Conferenza d’organizzazione della FABI in corso oggi a Roma, alla quale hanno partecipato 1500 delegati sindacali e i principali banchieri del Paese: Luigi Abete – Presidente Banca Nazionale del Lavoro, Guido Bastianini – Amministratore Delegato Carige, Cristiano Carrus – Direttore Generale Veneto Banca, Francesco Iorio – Amministratore Delegato Popolare di Vicenza e Victor Massiah – Consigliere Delegato UBI.
“L’attuale Contratto nazionale dei bancari, rinnovato lo scorso anno e in vigore fino al 2018”, ha ricordato Sileoni, “prevede già dei demandi alla contrattazione aziendale su argomenti come, ad esempio, il premio di produttività. Un conto è modernizzare l’architettura contrattuale, un altro destrutturarla. La destrutturazione non può passare perché significherebbe introdurre l’anarchia nel settore e creare lavoratori di serie e A e serie B, con trattamenti differenziati”, ha concluso Sileoni.
Roma, 30 giugno 2016