Primo incontro per discutere di un codice etico di settore per la vendita responsabile dei prodotti finanziari. Sileoni: “Serve accordo di sistema esigibile per tutto il settore a tutela dei lavoratori e dei clienti. No a licenziamenti e deroghe contrattuali”
Si è aperto oggi a Roma il confronto tra ABI e Organizzazioni Sindacali di categoria sul codice etico di settore per la vendita responsabile dei prodotti finanziari.
Il confronto, che proseguirà nei prossimi mesi, era stato richiesto dai sindacati a seguito dei recenti scandali che hanno colpito il sistema bancario.
“Vogliamo arrivare quanto prima a un accordo di sistema effettivamente utile ed esigibile per tutto il settore, che tuteli concretamente lavoratori bancari e clienti, ricostruendo la fiducia dei risparmiatori. Il codice etico per la vendita responsabile dei prodotti finanziari dovrà prevedere sanzioni per le banche inadempienti a affrontare il nodo delle pressioni commerciali. La vertenza che si apre oggi è di decisiva importanza per tutto il settore. Occorre voltare pagina per superare la crisi di sfiducia e andare verso un nuovo modello di banca che non punti sulla speculazione ma che sia realmente attenta al territorio e che investa sul lavoro e sulle competenze dei lavoratori bancari.
Se qualcuno in ABI pensa, però, di utilizzare l’attuale situazione di difficoltà per licenziare e introdurre deroghe al Contratto Nazionale, sappia che non faremo sconti a nessuno e che torneremo in piazza, bloccando il settore con scioperi e mobilitazioni”, dichiara Lando Maria Sileoni, Segretario Generale FABI, sindacato di maggioranza dei bancari.
Durante l’incontro l’ABI, pur non avendo assegnato ancora alcun mandato negoziale, ha presentato un documento con gli argomenti che saranno oggetto della trattativa: formazione e professionalità, responsabilità e tutele, politiche commerciali, vendita dei prodotti finanziari, whisteblowing (segnalazioni interne di operazioni improprie), sistemi d’incentivazione e organizzazione del lavoro.
A margine dell’incontro è stato anche firmato il testo definitivo del Contratto Nazionale dei circa 6mila dirigenti bancari italiani, valido fino al 31 dicembre del 2018.
Roma 20/06/2016