“Ha ragione il presidente di ABI Patuelli quando denuncia l’esistenza di un’eccessiva sovrapposizione di norme, ma il problema principale del settore creditizio è riconducibile alla massiccia chiusura di sportelli bancari sui territori che penalizza famiglie e imprese. Vengono sistematicamente chiuse anche filiali che producono reddito. In questo modo le banche perdono il loro tradizionale e storico rapporto coi territori d’appartenenza”.
Così Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, è entrato nel dibattito sul rapporto tra credito e imprese, a margine dell’assemblea nazionale di Confindustria che si è svolta oggi a Roma.
“Alcune rigidità denunciate dal Presidente di Confindustria Boccia, che ha detto che “le banche non devono guardare solo i conti ma entrare nei capannoni”, effettivamente esistono, ma il fardello delle sofferenze bancarie certamente non stimola una migliore elasticità nella valutazione del merito creditizio”, ha concluso Sileoni.