Sileoni chiede all’ABI d’istituire una commissione paritetica per monitorare le vendite ed evitare che i lavoratori siano oggetto di pressioni commerciali. “Da anni invochiamo regole certe a tutela di dipendenti e risparmiatori”
“Chiediamo all’ABI e al Presidente del Comitato Affari Sindacali e Lavoro di ABI, Eliano Omar Lodesani, d’istituire subito una commissione contrattuale per monitorare costantemente la vendita dei prodotti finanziari negli istituti di credito italiani”.
Questa la proposta lanciata oggi da Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI.
“Non deve essere la solita commissione che non combina niente, ma una commissione paritetica, composta da rappresentanti delle banche e dei lavoratori, che si riunisce costantemente ogni 15 giorni a livello aziendale, di gruppo bancario e di settore per monitorare e controllare che non siano venduti prodotti a rischio e che i lavoratori non siano oggetto di pressioni commerciali da parte dei vertici.
Da anni invochiamo regole certe a tutela dei risparmiatori e degli stessi lavoratori delle banche. Dopo il fallimento dell’iniziativa di ABI “Patti Chiari” che avrebbe dovuto garantire al meglio la clientela, questa nostra proposta va nella direzione della più assoluta trasparenza e non può non essere considerata.
A chi continua a parlare demagogicamente di complicità dei dipendenti bancari nella vendita dei prodotti finanziari a rischio, ricordiamo che i lavoratori di Banca Marche, Banca Etruria, CARIFerrara e CARIChieti sono le vittime e non i complici di questa situazione. Il 70% di loro ha, infatti, investito in azioni e obbligazioni subordinate degli istituti in questione”, ha concluso Sileoni.
Roma 11/12/2015