Al coordinamento FABI UBI presente anche il Segretario Generale che, di fronte ad una platea di 150 colleghi, ha tracciato una panoramica del settore e incitato i suoi ad essere pronti a gestire gli scenari futuri.
Bergamo, coordinamento FABI Gruppo UBI. Il sindacato si riunisce all’indomani della trasformazione in Spa. Lavori aperti con il saluto del coordinatore FABI Bergamo, Fabio Scola. Quindi, interventi di approfondimento su alcune importanti tematiche quali effetti del jobs act nelle banche, l’istituto dell’azionariato diffuso e la situazione dei contact center con l’iniziativa di monitoraggio messa in campo dalla FABI Giovani. Presenti, il Segretario Nazionale Attilio Granelli e il coordinatore FABI UBI Paolo Citterio. Accolto da un applauso di oltre 150 sindacalisti il Segretario Generale, Lando Maria Sileoni.
Al numero uno della FABI il compito di tracciare i percorsi da intraprendere nel prossimo futuro.
Ancora una volta Sileoni non ha mancato di delineare lo scenario bancario generale, italiano ed europeo, nel quale dovrà muoversi anche l’attività sindacale.
“UBI Spa è pienamente radicata nello scenario europeo ha detto Sileoni – per due motivi: primo, ha i requisiti patrimoniali per incorporazioni nel rispetto dei parametri della BCE, e secondo, perché chi gestisce oggi la banca porterà la banca stessa a non essere vittima di Gruppi stranieri né diventerà preda in incorporazioni o fusioni”.
Proprio in vista di fusioni, il tema del giorno in UBI è: MPS o Banco Popolare? Sileoni ha, in modo chiaro, spiegato quali conseguenze ci sarebbero in entrambi i casi.
E in questo backround, qual è il ruolo del sindacato: “Non accetteremo mai, lo ripeto ancora, esuberi che non siano su base volontaria e incentivata”, ha detto Sileoni.
Quindi, il Segretario Generale ha toccato una serie di tematiche ed eventi attuali: dai movimenti e le vicende di alcune banche, ai cambiamenti in atto nel mondo del credito cooperativo, fino al cambio in casa ABI, dove la guida del CASL è passata a Omar Lodesani.
“Dobbiamo abituarci a guardare oltre, a capire le cose che cambiano e come cambiano, per essere pronti a gestire gli scenari che si apriranno – ha sottolineato Sileoni -. A difendere la categoria e i lavoratori siamo rimasti noi. Dobbiamo continuare il lavoro fatto finora come sindacato, ma allo stesso tempo dobbiamo lottare perché un rappresentante dei lavoratori entri nei Consigli”.
Oltre un’ora di intervento, salutato da un lungo applauso.
A nome del Coordinamento, Citterio ha regalato a Sileoni una raccolta di tutti gli accordi firmati in UBI dal 2007 ad oggi.
Bergamo, 29/10/2015