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CONTRATTO NAZIONALE DIRIGENTI, L'ACCORDO SULLA STAMPA

di Redazione

IL SOLE 24 ORE, martedì 14 luglio 2015

Credito. Siglato ieri da Abi e tutti i sindacati il contratto dei dirigenti: livelli retributivi invariati, scatti abrogati – Niente aumenti ai manager – Esteso anche alla categoria il Fondo per la nuova occupazione

Negoziato a tempo di record per il rinnovo del contratto dei 6.500 dirigenti delle banche. Ieri Abi e, per la prima volta, tutti i sindacati del credito (First, Fabi, Fisac, Uilca, Ugl credito, Unisin, Sinfub) hanno trovato un’intesa che consente, da un lato, ai dirigenti, di conservare un contratto nazionale, di accrescere le loro tutele con il Foc e mantenere l’attuale sistema di calcolo del Tfr e, dall’altro lato, alle banche, di alleggerire alcuni costi strutturali. Al termine della discussione è stato inoltre deciso di rimandare al negoziato sulle agibilità sindacali il tema del tetto del 5% per la rappresentanza.

 In una nota Abi sottolinea che «tra i punti principali dell’accordo emergono, in particolare, il mantenimento degli attuali livelli retributivi – quindi nessun aumento economico – e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione». Inoltre è stata rivolta attenzione «anche ad elementi di carattere sociale con la conferma delle modalità di finanziamento del Fondo per l’occupazione». In altre parole si tratta di un contratto che non prevede alcuna dinamica salariale, ma il mantenimento del minimo tabellare del vecchio contratto, pari a circa 65.300 euro, e dell’attuale sistema di calcolo del Tfr. Gli scatti di anzianità vengono cancellati ma è stato salvaguardato quello in corso di maturazione, che l’Abi, secondo quanto spiega una nota sindacale, voleva sopprimere. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, tutti i sindacati adesso potranno assistere i dirigenti in sede di commissione di conciliazione e, proprio per questo, si stanno attrezzando per creare delle divisioni dedicate alla categoria. Per la prima volta le parti si sono impegnate a rendere valido anche per i dirigenti l’accordo sul Fondo per la nuova occupazione, il Foc, con possibilità di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. È stato infine ottenuto un allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi.

 È un contratto di appena quattro pagine e «il primo successo è che il contratto ci sia, non era scontato – spiega Maurizio Arena, segretario generale aggiunto di First Cisl che rappresenta quasi l’80% degli iscritti -. Se il salario di ingresso è rimasto immutato, quel che è cambiato è che a prescindere dagli scatti in corso di maturazione non esiste più il meccanismo automatico degli scatti in quanto la seniority è una componente del peso della singola posizione». È «un buon risultato – aggiunge Giulio Romani, segretario generale First Cisl – ottenuto superando alcune resistenze interne all’Abi che avrebbero messo in discussione lo stesso ccnl. Ne esce rafforzata la tutela dei dirigenti coinvolti in progetti di ristrutturazione aziendale con possibili tensioni occupazionali». Per Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, «nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione».

Il segretario generale, Lando Maria Sileoni, aggiunge che «la Fabi creerà una struttura sindacale dedicata ai dirigenti di banca con l’obiettivo di tutelarli, soprattutto in vista delle fusioni». Dopo la sigla Agostino Megale, (Fisac Cgil) sottolinea l’importanza che «tutte le organizzazioni sindacali, per la prima volta, essendo stipulanti del contratto, hanno permesso anche per i dirigenti la riconquista del contratto stesso assumendo con priorità l’occupazione e il valore professionale del lavoro. Adesso apriremo come Fisac una sezione sindacale sui dirigenti e le altissime professionalità». Massimo Masi (Uilca) ammette che con l’intesa «è stato sottoscritto un contenimento dei costi per questa categoria, ma è rimasto immutato il calcolo del Tfr e si sono mantenute le salvaguardie generali». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei

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MF-MILANO FINANZA, martedì 14 luglio 2015

Accordo sul contratto dirigenti bancari

di Andrea Pira  

Anche i dirigenti bancari potranno sentirsi maggiormente tutelati in caso di ristrutturazioni aziendali. L’intesa sul contratto collettivo nazionale di lavoro dei dirigenti del credito raggiunta ieri dall’Abi e da tutti i sindacati di settore (First-Cisl, Sinfub, Fabi, Fisac, Ugl Credito, Uilca e Unisin) prevede infatti che anche la categoria rientri in percorsi di riqualificazione e riconversione professionale attraverso il cosiddetto Fondo per l’occupazione.

Si tratta della principale novità dell’accordo, assieme forse al mantenimento stesso del contratto collettivo. L’intesa ha infatti scongiurato che il Ccnl venisse disapplicato, lasciando quindi tutto in mano alla contrattazione individuale. Una soluzione per la quale, hanno sottolineato i sindacati, spingeva parte dell’Associazione bancaria italiana. Per trovare un accordo non c’è stato bisogno di arrivare all’alba dell’ultimo giorno disponibile, come avvenne ad aprile per il contratto nazionale dei 309 mila bancari, ma si è comunque arrivati a ridosso della data prevista per la disapplicazione. «Sono particolarmente soddisfatto», ha commentato Maurizio Arena , segretario generale aggiunto di First Cisl, la sigla che rappresenta circa l’80% dei dirigenti del credito, nata dalla fusione tra Dircredito e Fiba, «finalmente anche i dirigenti potranno essere ricompresi in percorsi di riconversione professionale e riqualificazione con un canale preferenziale per la riassunzione». In pratica, nel caso di nuove assunzioni, esiste un impegno degli istituti a rivolgersi prima alle risorse interne al Fondo e poi all’esterno. Un punto, ha aggiunto, tanto più importante in vista di possibili aggregazioni nel sistema bancario e con conseguenti stravolgimenti occupazionali. Certo, ammette Arena , come già per l’accordo dei bancari anche in questo caso non si tratta di un’intesa «di conquista», ma di tutela. Se infatti l’Abi sottolinea tra i punti principali il mantenimento degli attuali livelli retributivi e l’abrogazione degli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione, i sindacati mettono l’accento sul mantenimento del livello retributivo di ingresso, sull’immutato calcolo del Tfr e sull’allungamento da 30 a 36 mesi del periodo di comporto per i malati oncologici. «Siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione», ha commentato Marco Boltri della Fabi. Soddisfatto anche Massimo Masi , segretario generale della Uilca, che nota come per la prima volta ci sia la firma di tutte le sigle del settore: «Aver sottoscritto questo contratto unitariamente ci consentirà di presentare, per il prossimo rinnovo, una piattaforma più approfondita e dettagliata». (riproduzione riservata)

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IL MESSAGGERO (Tutte le edizioni) martedì 14 luglio 2015

Dirigenti bancari, sì al contratto ma gli stipendi non aumentano

M I L A N O. Non ci saranno aumenti negli stipendi dei dirigenti bancari – si parte già dal livello base di 66 mila euro all’anno – eppure i sindacati di categoria plaudono al raggiungimento dell’accordo sul nuovo contratto. Per la prima volta nella storia di questa categoria lo firmano tutte le parti in causa. Nel dettaglio, l’accordo che riguarda oltre 6500 lavoratori e sarà valido fino alla fine del 2018, non tocca le vecchie retribuzioni e mantiene l’attuale sistema di calcolo del Tfr, in più sebbene vengano abrogati gli scatti di anzianità (tranne quelli in corso di maturazione), sono mantenute le salvaguardie generali. GLI SCATTI Come specifica la Fabi, gli scatti d’anzianità già maturati confluiranno all’interno di un assegno ad personam non riassorbibile che permetterà di non abbassare il potere d’acquisto della retribuzione. Il nuovo contratto introduce, inoltre, delle novità per quanto riguarda le procedure di conciliazione e, per la prima volta, le parti s’impegnano a rendere valido anche per i dirigenti l’accordo sul Fondo per la nuova occupazione, con possibilità di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. L’attenzione infatti è stata rivolta anche agli elementi di carattere sociale, come nel caso dell’allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi. Uno dei motivi di soddisfazione per i sindacati è che «ora nel settore Abi tutti i lavoratori sono tutelati da un contratto collettivo rinnovato nel 2015» dice Massimo Masi, segretario generale Uilca, aggiungendo «siamo riusciti a fare contratti innovativi pur contenendo il costo del lavoro». Il nuovo contratto dei dirigenti bancari «è frutto di un lavoro di squadra che ha consentito di ottenere importanti garanzie»: è questo il commento del segretario generale dell’Ugl Credito, Fabio Verelli, aggiungendo che l’accordo riguarda una categoria «che spesso viene confusa con quella dei manager mentre, nella realtà, si colloca retributivamente di poco al di sopra dei quadri direttivi». Per i lavoratori coinvolti «abbiamo ottenuto certezze normative», continua Verelli, «l’estensione dell’applicazione del Fondo per l’occupazione di categoria, in caso di crisi aziendali che, negli ultimi tempi, non hanno di certo risparmiato i dirigenti di banca». «Sono soddisfatto perchè, alla pa- delle aree professionali e dei quadri direttivi, finalmente anche i dirigenti potranno essere ricompresi in percorsi di riconversione professionale e riqualificazione con un canale preferenziale per la riassunzione attraverso il Fondo per l’occupazione di settore», spiega Maurizio Arena della First Cisl.

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LA STAMPA (Tutte le edizioni) martedì 14 luglio 2015

Banche, per i dirigenti addio agli scatti di anzianità

Niente aumenti di stipendio (la base è già di 66 mila euro) addio agli scatti di anzianità. sindacati e l’Abi hanno raggiunto un accordo sul contratto collettivo dei quasi 7 mila dirigenti di banca. «È stato salvaguardato lo scatto d’anzianità in corso di maturazione, che l’Abi voleva sopprimere, gli scatti d’anzianità già maturati confluiranno all’interno di un assegno ad personam non riassorbibile», ha precisato Marco Boltri, della Fabi. Resterà l’attuale calcolo del Tfr, in un contratto in cui, ha commentato il leader Uilca Massimo Masi, «sono state mantenute le salvaguardie generali». Il capo- Abi, Alessandro Profumo, nell’occasione si è congedato informalmente dai segretari dei sindacati in vista delle sue prossime dimissioni dalla presidenza di Mps.

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CORRIERE DELLA SERA, martedì 14 luglio 2015

Cgil, Cisl e Uil: fronte pensioni «La riforma Fornero va cambiata» 700 Il numero dei contratti nazionali siglati in Italia calcolato dalla Cisl 65 miliardi di euro. La spesa per le pensioni. Circa il 40% non supera mille euro – Presto iniziative comuni. Ma parte in salita il dialogo sui contratti

ROMA Dopo oltre tre anni e mezzo ieri si è tenuta la segreteria unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Il tema più delicato resta la riforma del modello contrattuale: ne è uscita una fumata nera. Per capirlo bastano le parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. «Se Confindustria ha intenzione di bloccare la stagione contrattuale se lo dimentichi». Un messaggio per ribadire che, prima di stabilire i caposaldi e le regole da affidare al nuovo modello di contrattazione, la Cgil intende mettere mano ai contratti scaduti o in scadenza. Il rinnovo deve, insomma, avere, secondo la Camusso, un suo regolare svolgimento, con tanto di presentazione delle piattaforme contrattuali.

 Percorso che Cisl e Uil non condividono. In particolare, il sindacato guidato da Anna Maria Furlan teme che il rinvio del merito sulla discussione del modello contrattuale si trasformi in un assist al governo. Consentendo all’esecutivo Renzi di entrare platealmente nel sistema delle relazioni industriali con l’introduzione, per legge, del salario minimo. Un’eventualità che la Furlan vuole scongiurare. Ecco il perché anche ieri ha insistito sulla necessità di anticipare il premier, individuando al più presto una riforma condivisa. Anche alla luce dell’irremovibilità da parte di Confindustria a rinnovare i contratti con le regole attuali. Fronte unito, invece, per quanto riguarda la riforma previdenziale. «La legge Fornero è la peggiore legge pensionistica in Europa ed è ora di cambiarla». A dirlo è la Furlan, spiegando che i sindacati predisporranno una proposta unitaria.

 Intanto ieri è stato firmato il contratto nazionale di 7 mila dirigenti bancari. L’intesa, siglata dall’Abi e per la prima volta da Fabi, First, Fisac, Unisin, Sinfub, Ugl Credito e Uilca, è valida fino al 2018. Gli aspetti principali dell’accordo fissano il mantenimento degli attuali livelli retributivi e la salvaguardia dello scatto d’anzianità in via di maturazione.

«Il dato importante è che, stante l’accordo, i dirigenti bancari avranno una tutela da parte delle sigle sindacali in vista delle fusioni e delle ristrutturazioni del settore», spiega Lando Sileoni, segretario generale della Fabi.

Il documento è destinato alla ratifica del comitato esecutivo dell’Abi in agenda domani. Andrea Ducci © RIPRODUZIONE RISERVATA

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da MF-DJ via CORRIERE DELLA SERA, lunedì 13 luglio 2015 16:43

Banche:Fabi, in contratto dirigenti garanzie ricollocazione

ROMA (MF-DJ)–“Siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione. Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, ha commentato il rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti tra Abi e sindacati. “Sono state mantenute l’attuale struttura stipendiale e il sistema di calcolo del Tfr, ed e’ stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche. In un contesto europeo nel quale la retribuzione del dirigente e’ normata dalla legge e dal contratto individuale, siamo riusciti a non far cancellare, come invece voleva l’Abi, l’attuale scatto d’anzianita’ in corso di maturazione, mentre quelli maturati confluiranno in un assegno ad personam non riassorbibile”, ha proseguito il sindacalista. “Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore. La Fabi, anche in vista delle prossime fusioni, è pronta a svolgere il suo ruolo a tutela di tutta la categoria, dagli impiegati ai dirigenti”, ha concluso. vs (fine) MF-DJ NEWS 1316:42 lug 2015

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Adnkronos/Labitalia, lunedì 13 luglio 2015

CONTRATTI: FABI, SU DIRIGENTI CREDITO ACCORDO FATTO NONOSTANTE ABI

Roma, 13 lug. (Adnkronos/Labitalia) – ”Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”. Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, commenta la firma di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Unisin, Ugl credito e Uilca, del rinnovo del contratto nazionale dei circa 7mila dirigenti bancari italiani. “Sono state mantenute l’attuale struttura stipendiale e il sistema di calcolo del Tfr, ed è stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche”, aggiunge Boltri osservando che “in un contesto europeo, nel quale la retribuzione del dirigente è normata dalla legge e dal contratto individuale, siamo riusciti a non far cancellare, come invece voleva l’Abi, l’attuale scatto d’anzianità in corso di maturazione, mentre quelli maturati confluiranno in un assegno ad personam non riassorbibile”. Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore. La Fabi, “anche in vista delle prossime fusioni, è pronta a svolgere il suo ruolo a tutela di tutta la categoria, dagli impiegati ai dirigenti”, conclude Boltri. (Map/Adnkronos) 13-LUG-15 16:59 NNNN

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da RADIOCOR viA BORSA ITALIANA, lunedì 13 uglio 2015 16:45:17

Banche: Fabi, nel contratto dirigenti garanzie per la ricollocazione

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 13 lug – L’accordo siglato dai sindacati dei bancari e l’Abi per il contratto dei circa 7mila dirigenti della categoria “mantiene migliorandola la struttura normativa del contratto precedente” osserva Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti. ‘Nonostante la posizione di chiusura di Abi – aggiunge Boltri – intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione. Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore”. com-Ggz (RADIOCOR) 13-07-15 16:45:17 (0489) 5 NNNN

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ANSA, lunedì 13 luglio 2015 17:02

Banche:Fabi,accordo dirigenti mantiene stipendi, calcolo Tfr – Il nuovo contratto sara’ valido fino al 31 dicembre 2018

(ANSA) – ROMA, 13 LUG – Il rinnovo del contratto nazionale dei circa 7 mila dirigenti bancari italiani che e’ stato firmato oggi a Roma e sara’ valido fino alla fine del 2018 “mantiene l?attuale struttura stipendiale, il sistema di calcolo del Tfr, ed e’ stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche”. Così si legge in una nota in cui Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, sottolinea che “nonostante la posizione di chiusura di Abi”, intenzionata fino all’ultimo – secondo il sindacato – a non rinnovare il contratto dei dirigenti, “siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”, conclude Boltri.(ANSA). YNW 13-LUG-15 17:02 NNN

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DIRE, lunedì 13 luglio 2015 17:02

BANCHE. BOLTRI (FABI): FIRMATO CONTRATTO DIRIGENTI BANCARI

(DIRE) Roma, 13 lug. – È stato firmato oggi a Roma dai sindacati di categoria, FABI, First Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Unisin, Ugl credito e Uilca, l’accordo di rinnovo del contratto nazionale dei circa 7mila dirigenti bancari italiani. “L’accordo e’ valido fino al 31 dicembre 2018. Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”. Lo dice Marco Boltri, Responsabile nazionale Fabi per i dirigenti. “Sono state mantenute l’attuale struttura stipendiale e il sistema di calcolo del Tfr- aggiunge-, ed è stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche. In un contesto europeo, nel quale la retribuzione del dirigente e’ normata dalla legge e dal contratto individuale, siamo riusciti a non far cancellare, come invece voleva l’Abi, l’attuale scatto d’anzianità in corso di maturazione, mentre quelli maturati confluiranno in un assegno ad personam non riassorbibile. Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore. La FABI, anche in vista delle prossime fusioni, è pronta a svolgere il suo ruolo a tutela di tutta la categoria, dagli impiegati ai dirigenti”.(SEGUE) (Elp/ Dire) 16:43 13-07-15 NNNN NNNN

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DIRE 13-LUG-15 17:02

BANCHE. BOLTRI (FABI): FIRMATO CONTRATTO DIRIGENTI BANCARI -2-

(DIRE) Roma, 13 lug. – Ecco cosa prevede l’accordo. Nel dettaglio, l’accordo prevede il mantenimento del minimo tabellare del vecchio contratto e dell’attuale sistema di calcolo del Tfr. È stato salvaguardato lo scatto d’anzianita’ in corso di maturazione, che l’Abi voleva sopprimere, e gli scatti d’anzianita’ gia’ maturati confluiranno all’interno di un assegno ad personam non riassorbibile. Cio’ dunque non comportera’ una diminuzione del potere d’acquisto della retribuzione. Il nuovo contratto introduce, inoltre, delle novita’ per quanto riguarda le procedure di conciliazione. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, anche la FABI potra’ assistere i dirigenti in sede di commissione di conciliazione, spendendo il suo rilevante peso politico anche in loro favore. Inoltre, per la prima volta, le parti s’impegnano a rendere valido anche per i dirigenti l’accordo sul Fondo per la nuova occupazione, con possibilita’ di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. È stato poi ottenuto un allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi. (Elp/ Dire) 16:43 13-07-15 NNNN NNNN

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RADIOCOR, lunedì 13 luglio 2015 16:45:17

Banche: Fabi, nel contratto dirigenti garanzie per la ricollocazione

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 13 lug – L’accordo siglato dai sindacati dei bancari e l’Abi per il contratto dei circa 7mila dirigenti della categoria “mantiene migliorandola la struttura normativa del contratto precedente” osserva Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti. ‘Nonostante la posizione di chiusura di Abi – aggiunge Boltri – intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione. Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore”. com-Ggz (RADIOCOR) 13-07-15 16:45:17 (0489) 5 NNNN

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FIRSTONLINE.info 13-07-15

Abi: banche, firmato contratto dei dirigenti

È stato firmato oggi a Roma dai sindacati di categoria, FABI, First Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Unisin, Ugl credito e Uilca, l’accordo di rinnovo del contratto nazionale dei circa 7mila dirigenti bancari italiani.

Marco Boltri, Responsabile nazionale FABI per i dirigenti, dichiara:

 “L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2018. Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione. Sono state mantenute l’attuale struttura stipendiale e il sistema di calcolo del Tfr, ed è stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche. In un contesto europeo, nel quale la retribuzione del dirigente è normata dalla legge e dal contratto individuale, siamo riusciti a non far cancellare, come invece voleva l’Abi, l’attuale scatto d’anzianità in corso di maturazione, mentre quelli maturati confluiranno in un assegno ad personam non riassorbibile. Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore. La FABI, anche in vista delle prossime fusioni, è pronta a svolgere il suo ruolo a tutela di tutta la categoria, dagli impiegati ai dirigenti”.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

Nel dettaglio, l’accordo prevede il mantenimento del minimo tabellare del vecchio contratto e dell’attuale sistema di calcolo del Tfr. È stato salvaguardato lo scatto d’anzianità in corso di maturazione, che l’Abi voleva sopprimere, e gli scatti d’anzianità già maturati confluiranno all’interno di un assegno ad personam non riassorbibile. Ciò dunque non comporterà una diminuzione del potere d’acquisto della retribuzione.

Il nuovo contratto introduce, inoltre, delle novità per quanto riguarda le procedure di conciliazione. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, anche la FABI potrà assistere i dirigenti in sede di commissione di conciliazione, spendendo il suo rilevante peso politico anche in loro favore. Inoltre, per la prima volta, le parti s’impegnano a rendere valido anche per i dirigenti l’accordo sul Fondo per la nuova occupazione, con possibilità di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. È stato poi ottenuto un allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi.

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da TELEBORSA via IL MESSAGGERO, lunedì 13-07-15

Banche, nessun aumento ai dirigenti. Rinnovato il contratto

(Teleborsa) – Rinnovato oggi a Roma, tra ABI (Associazione bancaria italiana) e Sindacati, il Contratto nazionale per i dirigenti del settore bancario, con scadenza al 31 dicembre 2018.

 Lo comunica la stessa ABI evidenziando che tra i punti principali dell’accordo emergono, in particolare, il mantenimento degli attuali livelli retributivi

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ADNKRONOS, lunedì 13-07-15

Via libera al rinnovo del contratto per dirigenti credito

Articolo pubblicato il: 13/07/2015

Accordo fatto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei Dirigenti Credito. Ne dà notizia la Uilca, presente alle trattative con il segretario generale Uilca Massimo Masi, la segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga e Sergio Limiti, coordinatore dei dirigenti del credito Uilca.

Il segretario generale Uilca, Massimo Masi, si è detto “soddisfatto prima di tutto del fatto che per la prima volta il contratto è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni Sindacali del settore e perché tutte le categorie lavorative dell’Abi, a differenza di altri settori, hanno un contratto nazionale, rinnovato nel 2015, che le tutela”. “Nonostante si sia sottoscritto un contenimento dei costi per questa categoria, è rimasto immutato -annuncia Masi- il calcolo del Tfr e pur abrogando gli scatti di anzianità si sono mantenute le salvaguardie generali. Come per il contratto degli impiegati sottoscritto il 31 marzo, si è ottenuta una normativa di recupero in caso di licenziamenti che transiteranno nel Fondo Emergenziale e si è ottenuto l’ampliamento delle tutele per i dirigenti colpiti da malattie oncologiche”.

“Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”. Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, mentre per Giulio Romani, segretario generale First Cisl si tratta di “un buon risultato ottenuto superando alcune resistenze interne all’Abi che avrebbero messo in discussione lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro. Ne esce rafforzata la tutela dei dirigenti coinvolti in progetti di ristrutturazione aziendale con possibili tensioni occupazionali”. Anche per l’Abi, tra i punti principali dell’accordo emergono, “il mantenimento degli attuali livelli retributivi (quindi nessun aumento economico) e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione”.

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MF-DJ, lunedì 13 luglio 2015 16:43

ROMA MF-DJ)–“Siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione. Cosi’ Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, ha commentato il rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti tra Abi e sindacati. “Sono state mantenute l’attuale struttura stipendiale e il sistema di calcolo del Tfr, ed e’ stato riconosciuto un significativo incremento del periodo di comporto per malattie oncologiche. In un contesto europeo nel quale la retribuzione del dirigente e’ normata dalla legge e dal contratto individuale, siamo riusciti a non far cancellare, come invece voleva l’Abi, l’attuale scatto d’anzianita’ in corso di maturazione, mentre quelli maturati confluiranno in un assegno ad personam non riassorbibile”, ha proseguito il sindacalista. “Inoltre, in sede di revisione della normativa del Fondo per l’occupazione, anche i dirigenti riceveranno attenzione alle loro problematiche e potranno, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, partecipare a iniziative previste dal Fondo per essere reimpiegati nel settore. La Fabi, anche in vista delle prossime fusioni, e’ pronta a svolgere il suo ruolo a tutela di tutta la categoria, dagli impiegati ai dirigenti”, ha concluso. vs (fine) MF-DJ NEWS 1316:42 lug 2015

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CORRIERE ADRIATICO Lunedì 13 Luglio 2015 – Ultimo aggiornamento: 19:57

Banche, rinnovato il contratto: nessun aumento per i dirigenti

Contratto rinnovato, scadenza a fine 2018

ROMA – Rinnovato oggi a Roma, tra ABI (Associazione bancaria italiana) e sindacati, il contratto nazionale per i dirigenti del settore bancario, con scadenza al 31 dicembre 2018. Non ci saranno aumenti negli stipendi dei dirigenti bancari – si parte già dal livello base di 66 mila euro all’anno – eppure i sindacati di settore esultano al raggiungimento dell’accordo sul nuovo contratto e per la prima volta nella storia di questo settore lo firmano tutti.

Nel dettaglio, l’accordo che riguarda oltre 6500 lavoratori e sarà valido fino alla fine del 2018, non tocca le vecchie retribuzioni e mantiene l’attuale sistema di calcolo del Tfr, in più sebbene vengano abrogati gli scatti di anzianità (tranne quelli in corso di maturazione), sono mantenute le salvaguardie generali. Come specifica la Fabi, gli scatti d’anzianità già maturati confluiranno all’interno di un assegno ad personam non riassorbibile che permetterà di non abbassare il potere d’acquisto della retribuzione.

Il nuovo contratto introduce, inoltre, delle novità per quanto riguarda le procedure di conciliazione e, per la prima volta, le parti s’impegnano a rendere valido anche per i dirigenti l’accordo sul Fondo per la nuova occupazione, con possibilità di favorirne il reimpiego, la riconversione e la riqualificazione professionale, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.

L’attenzione infatti è stata rivolta anche agli elementi di carattere sociale, come nel caso dell’allungamento del periodo di comporto per i malati oncologici da 30 a 36 mesi. Uno dei motivi di soddisfazione per i sindacati è che «ora nel settore Abi tutti i lavoratori sono tutelati da un contratto collettivo rinnovato nel 2015» dice Massimo Masi, segretario generale Uilca, aggiungendo «siamo riusciti a fare contratti innovativi pur contenendo il costo del lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 13 Luglio 2015 – Ultimo aggiornamento: 19:57

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da TELE BORSA via QF – QUI’ FINANZA, lunedì 13 luglio 2015

Banche, nessun aumento ai dirigenti. Rinnovato il contratto

Rinnovato oggi a Roma, tra ABI (Associazione bancaria italiana) e Sindacati, il Contratto nazionale per i dirigenti del settore bancario, con scadenza al 31 dicembre 2018.

Pubblicato il 13/07/15 in Finanza | Fonte: Teleborsa

 (Teleborsa) – Rinnovato oggi a Roma, tra ABI (Associazione bancaria italiana) e Sindacati, il Contratto nazionale per i dirigenti del settore bancario, con scadenza al 31 dicembre 2018.

Lo comunica la stessa ABI evidenziando che tra i punti principali dell’accordo emergono, in particolare, il mantenimento degli attuali livelli retributivi – quindi nessun aumento economico – e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione.

Attenzione rivolta anche ad elementi di carattere sociale con la conferma delle modalità di finanziamento del Fondo per l’occupazione.

Prossimo e definitivo passaggio, spiega l’ABI, la stesura dei testi coordinati del Contratto nazionale a conclusione di un “negoziato articolato” che ha indicato un percorso di stabilità ed equilibrio tra le reciproche esigenze di carattere occupazionale e di gestione delle banche.

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da LABITALIA via SASSARI NOTIZIE, lunedì 13 luglio 2015 17:36

Via libera al rinnovo del contratto per dirigenti credito – Masi (Uilca), soddisfazione per firma unitaria

24 Ore Roma, 13 lug. (Labitalia) – Accordo fatto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei Dirigenti Credito. Ne dà notizia la Uilca, presente alle trattative con il segretario generale Uilca Massimo Masi, la segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga e Sergio Limiti, coordinatore dei dirigenti del credito Uilca.Il segretario generale Uilca, Massimo Masi, si è detto “soddisfatto prima di tutto del fatto che per la prima volta il contratto è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni Sindacali del settore e perché tutte le categorie lavorative dell’Abi, a differenza di altri settori, hanno un contratto nazionale, rinnovato nel 2015, che le tutela”. “Nonostante si sia sottoscritto un contenimento dei costi per questa categoria, è rimasto immutato -annuncia Masi- il calcolo del Tfr e pur abrogando gli scatti di anzianità si sono mantenute le salvaguardie generali. Come per il contratto degli impiegati sottoscritto il 31 marzo, si è ottenuta una normativa di recupero in caso di licenziamenti che transiteranno nel Fondo Emergenziale e si è ottenuto l’ampliamento delle tutele per i dirigenti colpiti da malattie oncologiche”.“Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”. Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, mentre per Giulio Romani, segretario generale First Cisl si tratta di “un buon risultato ottenuto superando alcune resistenze interne all’Abi che avrebbero messo in discussione lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro. Ne esce rafforzata la tutela dei dirigenti coinvolti in progetti di ristrutturazione aziendale con possibili tensioni occupazionali”. Anche per l’Abi, tra i punti principali dell’accordo emergono, “il mantenimento degli attuali livelli retributivi (quindi nessun aumento economico) e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione”.

 

AGG – 13/07/2015 17:23

ABI: ACCORDO CON SINDACATI, NO AUMENTI ECONOMICI E ABROGAZIONE ANZIANITA`

ROMA (AGG) – Rinnovato oggi a Roma, tra Abi e Sindacati, il Contratto nazionale per i dirigenti del settore bancario, con scadenza al 31 dicembre 2018. Lo comunica l’Abi evidenziando che tra i punti principali dell’accordo emergono, in particolare, il mantenimento degli attuali livelli retributivi, quindi nessun aumento economico, e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione. Attenzione rivolta anche ad elementi di carattere sociale con la conferma delle modalità di finanziamento del Fondo per l’occupazione. Prossimo e definitivo passaggio – conclude la nota Abi – la stesura dei testi coordinati del Contratto nazionale a conclusione di un negoziato articolato che ha indicato un percorso di stabilità ed equilibrio tra le reciproche esigenze di carattere occupazionale e di gestione delle banche.

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IL TEMPO 13/07/2015 17:50

Via libera al rinnovo del contratto per dirigenti credito – Masi (Uilca), soddisfazione per firma unitaria

Roma, 13 lug. (Labitalia) – Accordo fatto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei Dirigenti Credito. Ne dà notizia la Uilca, presente alle trattative con il segretario generale Uilca Massimo Masi, la segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga e Sergio Limiti, coordinatore dei dirigenti del credito Uilca.Il segretario generale Uilca, Massimo Masi, si è detto “soddisfatto prima di tutto del fatto che per la prima volta il contratto è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni Sindacali del settore e perché tutte le categorie lavorative dell’Abi, a differenza di altri settori, hanno un contratto nazionale, rinnovato nel 2015, che le tutela”. “Nonostante si sia sottoscritto un contenimento dei costi per questa categoria, è rimasto immutato -annuncia Masi- il calcolo del Tfr e pur abrogando gli scatti di anzianità si sono mantenute le salvaguardie generali. Come per il contratto degli impiegati sottoscritto il 31 marzo, si è ottenuta una normativa di recupero in caso di licenziamenti che transiteranno nel Fondo Emergenziale e si è ottenuto l’ampliamento delle tutele per i dirigenti colpiti da malattie oncologiche”.“Nonostante la posizione di chiusura di Abi, intenzionata fino all’ultimo a non rinnovare il contratto dei dirigenti, siamo riusciti ad arrivare a un accordo che mantiene, migliorandola, la struttura normativa del contratto precedente, prevedendo peraltro il mantenimento di tutte quelle previsioni normative che erano a rischio cancellazione”. Così Marco Boltri, responsabile nazionale Fabi per i dirigenti, mentre per Giulio Romani, segretario generale First Cisl si tratta di “un buon risultato ottenuto superando alcune resistenze interne all’Abi che avrebbero messo in discussione lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro. Ne esce rafforzata la tutela dei dirigenti coinvolti in progetti di ristrutturazione aziendale con possibili tensioni occupazionali”. Anche per l’Abi, tra i punti principali dell’accordo emergono, “il mantenimento degli attuali livelli retributivi (quindi nessun aumento economico) e l’abrogazione della disciplina relativa agli scatti di anzianità, salvo quello in corso di maturazione”.

 

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