Il Sole 24 Ore, giovedì 18 giugno 2015
Il segretario generale di First (Fiba e Dircredito), Giulio Romani, osserva che «è stato un contratto in cui le assemblee sono state più consapevoli. Anche per come abbiamo gestito il percorso: c’è stata la chiarezza tra i lavoratori che le alternative non sarebbero state in nessun modo migliori». E poi, aggiunge Romani, «abbiamo responsabilizzato i lavoratori. Il primo aprile abbiamo messo sull’ipotesi di accordo solo le sigle per presa visione. La firma la apporremo in Abi l’8 luglio perché abbiamo convenuto al tavolo con Abi che quella era un’ipotesi possibile ma doveva essere vista per la firma dai lavoratori e quindi il contratto non sarebbe stato operativo finché i lavoratori non lo avessero approvato». Per Massimo Masi, segretario generale della Uilca, è stata «la trasparenza del rapporto con i lavoratori in tutte le fasi, dalla presentazione della piattaforma agli scioperi alle trattative svolte in diretta ad aver pagato. I lavoratori hanno capito la difficoltà del momento e quindi hanno riconosciuto che il risultato va oltre ogni aspettativa». E questo per Emilio Contrasto, segretario generale di Unisin, è «la conferma dell’importanza dell’unione del fronte sindacale nella difesa dei lavoratori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Cristina Casadei