Dopo una serrata trattativa e due scioperi, i sindacati siglano l’ipotesi d’accordo sul contratto nazionale, valido fino al 2018. Salvi inquadramenti, scatti, area contrattuale e potenziati gli strumenti sociali a sostegno dell’occupazione. Previsti 85 euro d’aumento a regime
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Dopo serrate trattative e due scioperi nazionali, è stata siglata alle cinque di questa mattina da ABI e le 8 sigle sindacali del credito l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori bancari, che sarà valido fino al 31 dicembre 2018 e che verrà sottoposto all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.
L’accordo ribadisce la centralità della contrattazione nazionale, difende le normative sull’area contrattuale, non interviene sugli scatti d’anzianità e attribuisce al nuovo contratto una forte valenza sociale, arricchendolo di strumentazioni utili a sostenere la nuova occupazione e la ricollocazione dei lavoratori in esubero e a gestire le prossime riorganizzazioni di settore in una prospettiva di solidarietà intergenerazionale, tutelando, inoltre, il potere d’acquisto delle retribuzioni, con un aumento medio di 85 euro a regime nel triennio.
IL COMMENTO DI SILEONI
“Dopo un anno e mezzo di durissime trattative, i bancari hanno finalmente un loro contratto nazionale. In questo modo è stata scongiurata l’eventuale disapplicazione del contratto stesso, che avrebbe creato enormi problemi ai lavoratori lasciandoli senza tutele.
Con l’ipotesi d’accordo siglata questa mattina alle cinque, è stata mantenuta e difesa l’area contrattuale, sono stati valorizzati gli inquadramenti, evitando una riforma degli stessi che avrebbe creato notevoli disagi e problemi”.
Questo il commento a caldo di Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI, a pochi minuti dalla firma dell’ipotesi d’accordo sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309mila lavoratori bancari.
“Il salario d’ingresso per i giovani assunti attraverso il fondo per l’occupazione è stato aumentato dell’8% e, dal punto di vista sociale, è stata creata una piattaforma bilaterale per la ricollocazione nel settore del personale licenziato in caso di crisi aziendali. Gli aumenti economici sono pari a 85 eri da riparametrare e avranno una scadenza al primo ottobre 2016, 1 ottobre 2017 e 1 ottobre 2018.
Sono state date risposte concrete ai problemi occupazionali e sotto l’aspetto economico si è recuperata l’inflazione. In tema di modello di banca, creazione di nuove attività e professioni sono stati previsti confronti con le banche, attraverso un monitoraggio periodico.
La categoria ha quindi un proprio contratto che scadrà il 31 dicembre del 2018 e potrà così gestire con più garanzie e meno disagi una difficile fase di riorganizzazione del settore, che partirà a breve con una nuova ondata di fusioni, a causa anche della riforma delle banche popolari recentemente diventata legge.
Si chiude, così, una fase conflittuale e di grande disagio che è stato possibile superare soltanto con la determinazione dell’intero movimento sindacale, sostenuto dal consenso e dai sacrifici dei lavoratori bancari.
L’accordo sarà sottoposto alle assemblee dei lavoratori, che dovranno concludersi entro il 15 giugno”.
Ecco che cosa prevede, nel dettaglio, l’ipotesi d’accordo sul contratto nazionale dei 309mila lavoratori bancari italiani.
ANIMA SOCIALE DEL CONTRATTO E INCREMENTO DELL’OCCUPAZIONE GIOVANILE
Incremento del salario d’inserimento per i neo-assunti. L’ipotesi d’accordo prevede per i neo-assunti un incremento dell’8% del salario d’inserimento e la conferma della contribuzione aziendale sulla previdenza integrativa al 4%. Diminuisce, così, il differenziale tra salario d’ingresso e tabelle retributive nazionali.
Fondo per la nuova occupazione. Viene confermata la validità del Fondo per la nuova occupazione, già istituito nella precedente tornata contrattuale, e la sua validità sarà prorogata fino al 31 dicembre 2018, con le attuali modalità di finanziamento, che coinvolgono anche i top manager, chiamati a contribuire versando una quota del proprio stipendio. Il Fondo servirà a finanziarie nuove assunzioni stabili di giovani. Entro tre mesi le Parti costituiranno un gruppo paritetico per la gestione del Fondo stesso.
Il Fondo, oltre a finanziare la nuova e stabile occupazione giovanile, potrà essere implementato anche in sinergia col Fondo di Solidarietà, prevedendo: prestazioni a favore dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, che sono confluiti sul fondo emergenziale o che sono stati licenziati per motivi economici; interventi di solidarietà espansiva, di riconversione e riqualificazione professionale di personale in esubero o coinvolto in riorganizzazioni; iniziative mirate ad agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Continuità contrattuale per i lavoratori oggetto di ristrutturazione aziendale. Si prevede, inoltre, il mantenimento delle condizioni contrattuali attuali per i lavoratori che confluiscono in nuove società a seguito di processi di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale, oppure in casi di cessioni individuali e collettive dei contratti di lavoro, senza che venga, quindi, applicato loro il nuovo contratto a tutele crescenti.
Piattaforma pe aumentare l’occupabilità nel settore. Nell’ambito dell’ente bilaterale Enbicredito, viene istituita per la prima volta una piattaforma per l’occupabilità dei lavoratori bancari che hanno perso il posto, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nelle imprese di settore. Inoltre, in caso di nuove assunzioni, le banche valuteranno prioritariamente le posizioni dei dipendenti confluiti nel Fondo emergenziale.
AUMENTI ECONOMICI
Previsto un aumento economico medio di 85 euro a regime (terza area terzo livello) nel triennio di vigenza del contratto. Gli aumenti sono suddivisi in 3 tranche: 1 ottobre 2016 (25 euro), 1 ottobre 2017 (30 euro), 1 ottobre 2018 (30 euro).
INQUADRAMENTO DEL PERSONALE
Fungibilità nell’utilizzo del personale. stata confermata la fungibilità all’interno dell’area dei quadri direttivi.
Previsto un cantiere di lavoro sugli inquadramenti. Per quanto riguarda gli inquadramenti, si è deciso di istituire un cantiere di lavoro (durata 12 mesi) per la definizione di un sistema di classificazione del personale, al fine di rendere più flessibile la disciplina, adeguandola ai mutati assetti tecnici, organizzativi e produttivi delle imprese del settore.
Intese aziendali o di gruppi. Le Parti hanno concordato che, su iniziativa delle aziende, possano essere definite intese aziendali in materia di inquadramenti.
ATTIVITA’ COMMERCIALI
Le Parti, in uno scenario economico caratterizzato da un notevole sviluppo dei mercati finanziari e dall’evoluzione della normativa di Vigilanza confermano l’attualità e la rilevanza dei principi definiti con il Protocollo sullo sviluppo sostenibile e compatibile del sistema bancario sulla attività vendita di prodotti e servizi condividendo la necessità che i lavoratori operino con dignità, responsabilità, integrità la trasparenza.
Proprio a tal fine, si prevede un rafforzamento delle attività di informazione, formazione e sensibilizzazione a favore del personale.
CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO
Le Parti hanno di incontrarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto delegato in materia, per valutarne i criteri applicativi presso le aziende, e favorire l’equilibrio di genere e all’attuazione della normativa sui congedi parentali ad ore. È previsto, inoltre, per i lavoratori in caso di malattia oncologica, la conservazione del posto di lavoro e del mantenimento del trattamento retributivo per 36 mesi.
IMPEGNO DELLE PARTI
Le Parti si impegnano a redigere, entro 90 giorni da oggi, il testo coordinato del contratto collettivo nazionale. Nel testo si confermeranno le vecchie previsioni di legge in materia di licenziamenti per tutti i lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore della riforma del lavoro (7 marzo 2015).
Si prevede infine di includere i temi dei nuovi modelli di banca e dei nuovi mestieri e le connesse professionalità, tra le materie oggetto di studio dell’Osservatorio nazionale.
1 aprile 2015