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SILEONI: "SCIOPERIAMO PER UN NUOVO MODELLO DI BANCA"

di Redazione

COMUNICATO STAMPA

 

BANCARI, IL 30 GENNAIO SCIOPERO NAZIONALE E MANIFESTAZIONI DEI LAVORATORI A MILANO, ROMA, PALERMO E RAVENNA

SILEONI (FABI): “SCIOPERIAMO CONTRO INCONCEPIBILE CHIUSURA POLITICA E INTELLETTUALE DELLE BANCHE RISPETTO A DIRITTI DEI LAVORATORI E A SOSTEGNO DI UN NUOVO MODELLO DI BANCA VICINO A TERRITORIO E FAMIGLIE”

 

“Scioperiamo e manifestiamo contro un’inconcepibile chiusura, intellettuale e politica, delle banche rispetto ai diritti dei lavoratori, in difesa dell’occupazione e per ottenere nuove assunzioni destinate ai giovani. Scioperiamo e manifestiamo per recuperare quegli aumenti economici legati all’inflazione, per avere un contratto collettivo a tutela dell’intera categoria, contro la volontà politica delle banche di sostituire la nostra contrattazione nazionale con i contratti aziendali e di gruppo. Scioperiamo e manifestiamo per un nuovo modello di banca che difenda l’occupazione, aumenti i ricavi, garantisca famiglie e imprese tutelando la qualità della vita e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari”.

A dichiararlo Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, il sindacato di maggioranza dei bancari, dopo che oggi è stata ufficializzata la data dello sciopero dei lavoratori del credito, fissata al prossimo 30 gennaio.

A scioperare, per tutta la giornata, saranno i 309mila dipendenti delle aziende del credito, compresi gli apprendisti e i lavoratori con contratto a tempo determinato e d’inserimento. Contestualmente si svolgeranno quattro manifestazioni di protesta a Milano, Roma, Palermo e Ravenna.

È, inoltre, proclamata l’astensione dal lavoro straordinario dal 30 gennaio al 28 febbraio 2015, fermo restando le “franchigie” previste.

Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali a sostegno del rinnovo della contrattazione collettiva e contro la decisione unilaterale dell’Abi di disdettare il contratto collettivo nazionale di categoria, che cesserà di essere applicato a partire dal primo aprile.

 

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