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CONTRATTO BANCARI, SILEONI: "PIATTAFORMA ABI INACCETTABILE" – TUTTA LA STAMPA

di Redazione

MF-MILANO FINANZA, giovedì 6 novembre 2014

Si tratta su Inflazione, area contrattuale e inquadramenti – Passi avanti sul contratto bancari

di Antonio Satta

A leggere le dichiarazioni sindacali, la riunione di ieri con la delegazione dell’Abi sul rinnovo del contratto di lavoro, non dovrebbe essere andata bene. La contro piattaforma delle aziende, presentata ieri dal capo delegazione dei banchieri, Alessandro Profumo, è stata definita «politicamente inaccettabile» da Lando Maria Sileoni, segretario della Fabi, il maggior sindacato di categoria, ma l’impostazione di Profumo è stata respinta anche da Uilca, Fisac-Cgil e dalle altre rappresentanze. Del resto nelle cinque pagine consegnate ufficialmente ieri, ma inviate ai sindacati già qualche giorno fa, ci sono passaggi difficili da digerire, come quello sul rapporto tra dinamica salariale e occupazione, a proposito del quale l’Abi ribadisce che «il costo del lavoro non può crescere e, allo stato, non è possibile assumere impegni a livello nazionale a garanzia dell’occupazione».profumo

Eppure l’impressione comune è che ieri siano stati fatti dei passi avanti, e non solo perché tutte le parti in campo hanno ribadito che vogliono continuare a trattare e se possibile chiudere anche il contratto entro la fine del mese, e comunque ben prima di Natale. I passi avanti sembrano esserci stati su questioni non di poco conto, come l’area contrattuale, il recupero dell’inflazione e gli inquadramenti.sileoni

L’Abi nel suo documento ha riconosciuto «la centralità del contratto nazionale», che va però considerato come la cornice «nella quale definire i trattamenti economici e quelli normativi di base». Il contratto nazionale avrà una validità di tre anni, sia per la parte normativa che per quella economica, e prevederà anche «un adeguato sistema di contrattazione a livello aziendale e di gruppo». L’Abi, insomma, accetta che i meccanismi siano definiti centralmente anche per le trattative aziendali, a patto che si valorizzi «il ruolo della negoziazione di secondo livello, quale unica sede nella quale intercettare le esigenze specifiche delle singole realtà in funzione delle diverse scelte strategiche e organizzative, nel rapporto con la clientela e nell’offerta di prodotti e servizi, cui deve anche conseguire la possibilità di riconoscimenti, in base alle specifiche performance, a fronte di reali incrementi di redditività e produttività». Il documento di Profumo va pure oltre, precisando che eventuali disponibilità economiche non potranno che essere valutate a livello aziendale o di gruppo a fronte di oggettivi e misurabili incrementi di produttività e redditività, sulla base di principi e criteri generali declinati in sede nazionale, che contemplino anche la possibilità di utilizzare forme di partecipazione agli utili e di destinare quote a welfare aziendale». I sindacati, insomma, sanno bene che con questo contratto non potranno portare a casa aumenti generali per tutti e infatti si stanno concentrando sul recupero dell’inflazione, solo che loro avevano calcolato una rettifica del 6,05% (sceso poi al 4,95%) che comprenda anche l’anno 2011, quello precedente al rinnovo fatto nel 2012. L’Abi aveva replicato con un incremento massimo dell’1,85% e l’esclusione del 2011, ma ieri, secondo alcune fonti, avrebbe per la prima volta offerto la disponibilità a ritoccare la percentuale. E non è l’unica apertura. I banchieri sono disposti anche a mantenere l’attuale disciplina dell’area contrattuale, a patto che si estenda l’utilizzo dei contratti complementari per le attività parabancarie, e crescano i rapporti di lavoro autonomo per gli addetti alla rete. L’ultima apertura riguarda gli inquadramenti. Anch’essi verranno definiti nella cornice nazionale, ma l’Abi non transige sulla necessità di ridurne il numero. Oggi esistono 4 aree e 13 livelli retributivi. Per i banchieri i livelli non devono essere più di 6. Inoltre vogliono avere maggiore flessibilità nell’utilizzo del personale, «con particolare riguardo ai quadri direttivi, considerata la numerosità degli stessi (oltre il 40%)». La prossima riunione del tavolo generale è in programma per il 13 novembre, e nei giorni successivi sono previste le riunioni degli organismi nazionali dei sindacati. L’impressione è che ora si faccia veramente sul serio. (riproduzione riservata)

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IL SOLE 24 ORE, giovedì 6 novembre 2014

Tecnici Abi al lavoro sul contratto – Gli istituti pronti a «spiegare» la propria piattaforma alle sigle

Cristina Casadei

I tecnici di Abi sono al lavoro sul contratto. Entro il 13 novembre, la data del prossimo incontro, i sindacati hanno chiesto che si faccia maggiore chiarezza sul documento scritto consegnato ieri dalle banche (si veda il Sole 24 Ore del 30 ottobre) ai sindacati, in modo che si possa costruire il negoziato e capire le convergenze tra la piattaforma approvata dai lavoratori e quella delle banche. Il 18 e 19 novembre i sindacati hanno convocato i direttivi e vogliono presentarsi di fronte ai delegati con un quadro chiaro. Le aziende hanno ribadito che la situazione attuale rende impossibile prendere impegni su costo del lavoro e garanzia dell’occupazione. Secondo i banchieri, proprio per questo, spetta ai sindacati illustrare le loro posizioni e chiarire se intendano costruire assieme un percorso di stabilità per il futuro riempiendo di contenuti la cornice del contratto nazionale sui singoli temi.

Con una chiara suddivisione dei rispettivi compiti, il negoziato va avanti. Abi ha dato disponibilità a declinare meglio nel dettaglio le tecnicalità della propria piattaforma mettendo al lavoro i tecnici, i sindacati a fare la loro parte in un clima, per ora, senza strappi. Il presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Alessandro Profumo, che ci ha tenuto a sottolineare come la vicenda Mps non influenzi in alcun modo il negoziato, ha ribadito il ruolo del contratto nazionale e secondo quanto riferiscono fonti sindacali avrebbe detto di voler dimostrare che il ccnl è il punto di riferimento politico.

Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, parla di «tatticismi dell’Abi, che non scopre le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi». «La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, – aggiunge Sileoni – di voler continuare il dialogo. Il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione». Per Giulio Romani (Fiba), «Abi torna a ribadire che non ci sono spazi per le dinamiche salariali a livello nazionale e lo spostamento sul secondo livello di contrattazione di materie di pertinenza nazionale. Se, come ha convenuto Abi, si deve tenere conto delle reciproche priorità, pretendiamo risposte chiare ed esigiamo garanzie e tutele a livello nazionale». Agostino Megale (Fisac) chiede all’Abi di «superare i pregiudizi e di cambiare posizione, altrimenti il negoziato non decolla e non va lontano. Il nostro obiettivo è fare il contratto con il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici. Per questo serve un negoziato vero e serve riconfermare la centralità del contratto nazionale. In ogni caso un contratto si fa col negoziato e se non basta valuteremo unitariamente le azioni da fare». Massimo Masi (Uilca) aggiunge che «il 13 novembre i sindacati si aspettano risposte precise su tutti i capitoli principali della piattaforma».© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA STAMPA/SU 16 EDIZIONI, giovedì 6 novembre 2014

Sindacati,  è  stallo  sul  contratto

Resta  in  stallo  la  trattativa  per  il  rinnovo  del  contratto  degli  oltre  300  mila  bancari  italiani.  Al  termine  dell’ incontro  tra  i  sindacati  e  la  delegazione  dell’ Abi  guidata  da  Alessandro  Profumo,  in  cui  è  stato  analizzato  il  documento  con  i  punti  che  i  banchieri  ritengono  irrinunciabili,  l’ accordo  resta  lontano.  Lando  Maria  Sileoni,  segretario  generale  della  Fabi,  ha  definito  la  piattaforma  dell’ Abi  «politicamente  inaccettabile»,  con  distanze  «assolutamente  rilevanti».  «Per  fare  il  contratto  Abi  deve  cambiare  le  sue  posizioni  e  rimuovere  le  pregiudiziali»,  ha  detto  Agostino  Megale,  leader  della  Fisac- Cgil  mentre  Massimo  Masi,  numero  uno  della  Uilca,  auspica  che  nel  prossimo  incontro,  il  13  novembre,  arrivino  «risposte  precise  sui  principali  capitoli».

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CORRIERE DI SIENA, giovedì 6 novembre 2014

Fabi  “Piattaforma  Abi  politicamente  inaccettabile

SIENA “Lagiornatadi  ieri  è  stata  contraddistinta  ancora  una  volta  da  tatticismi  dell’ Abi,  che  non  ha  scoperto  le  carte  rispetto  ad  argomenti  fondamentali,  come  il  pagamento  ai  lavoratori  dell’ inflazione,  la  definizione  dell’ area  contrattuale  e  tutti  gli  argomenti  legati  al  riconoscimento  della  produttività  delle  varie  aziende  e  gruppi”.  Così  Lando  Maria  Sileoni,  Segretario  generale  della  Fabi,  sindacato  di  maggioranza  del  credito,  ha  commentato  l’ incontro  che  si  è  svolto  ieri  in  Abi  tra  sindacati  e  il  capo  delegazione  sindacale  di  Abi,  Alessandro  Profumo,  nell’ ambito  della  trattativa  sul  rinnovo  del  contratto  nazionale  dei  circa  312. 000  lavoratori  bancari  italiani.  Durante  l’ incontro,  l’ Abi  ha  presentato  un  documento

nel  quale  ha  illustrato  le  sue  posizioni  di  massima  su  rapporti  tra  i  due  livelli  di  contrattazione  e  trattamento  economico,  area  contrattuale,  inquadramenti,  occupazione  e  orari  di  lavoro.  “La  piattaforma  Abi  è  politicamente  inaccettabile”.

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GIORNALE DI BRESCIA, giovedì 6 novembre 2014

Tra  Abi  e  sindacati  le  distanze  sono  « abissali  »  Ieri  l’ ennesimo  incontro:  Fiba,  Fabi  e  Fisac  giudicano  la  piattaforma  inaccettabile

ROMA  Una  trattativa  in  stallo.  Cos  ì  i  sindacalisti  definiscono  l’ incontro  in  Abi  sul  documento  messo  nero  su  bianco  dai  banchieri  e  che  indica  i  punti  irrinunciabili  delle  aziende  per  arrivare  al  rinnovo  del  contratto  nazionale  degli  oltre  309  mila  addetti  del  settore.  La  trattativa  attraverser  à  un  passaggio  delicato  la  prossima  settimana  quando  la  delegazione  Abi,  guidata  da  Alessandro  Profumo,  dovr  à  indicare  in  dettaglio  quali  contenuti  ritiene  vadano  inseriti  nel  contratto  nazionale.  « Le  distanze  al  momento  continuano  ad  essere  incolmabili  »  afferma  il  segretario  generale  della  Fiba  Cisl  Giulio  Romani.  L’ Abi  insiste  sulla  mancanza  di  spazi  per  aumenti  salariali  a  livello  nazionale  (solo  il  recupero  dell’ inflazione  calcolata  in  un  complessivo  1, 85%,  ndr)  e  lo  spostamento  sul  secondo  livello  di  contrattazione  di  materie  di  pertinenza  nazionale.  Anche  il  segretario  della  Fisac  Cgil,  Agostino  Megale,  è  molto  critico:  « Per  fare  il  contratto  Abi  deve  cambiare  le  sue  posizioni  e  rimuovere  le  pregiudiziali  e  avviare  un  negoziato  vero  che  oggi  appare  impraticabile,  viste  le  distanze  abissali  tra  la  nostra  piattaforma  e  il  loro  documento  ».  La  piattaforma  Abi  sul  contratto  « è  politicamente  inaccettabile  »  per  il  segretario  generale  della  Fabi,  Lando  Sileoni.  Il  sindacato  « in  considerazione  del  difficile  momento  che  attraversa  il  settore  e  il  Paese  »  ha  ribadito  di  voler  « continuare  il  dialogo,  a  condizione  che  si  scenda  definitivamente  nei  particolari,  misurando  le  distanze  tra  le  nostre  e  le  loro  posizioni».

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L’ARENA, giovedì 6 novembre 2014

SINDACATO.  L’ Abi:  no  rincari  a costo del  lavoro  – Contratto dei bancari:  trattativa in  stallo

ROMA – Trattativa  in  stallo  quella  sul  contratto  nazionale  del  credito.  L’ Abi  vuole  «i  trattamenti  economici  minimi  e  quelli  normativi  di  base»  con  l’ obiettivo  di  valorizzare  la  contrattazione  di  secondo  livello.  Nell’ incontro  di  ieri  l’ Abi,  rappresentata  da  Alessandro  Profumo,  ha  consegnato  ai  sindacati  il  documento  di  cinque  pagine  con  le  posizioni  delle  banche.  Le  banche,  spiega  l’ Abi  nel  documento,  ritengono  che  si  dovrà  innovare  molto  nel  nuovo  contratto  riguardo  ai  capitoli  dell’ area  contrattuale  e  degli  inquadramenti.  Abi  chiede  tra  l’ altro  «l’ utilizzo  più  ampio  di  rapporti  di  lavoro  autonomo  per  gli  addetti  alla  rete».  Per  gli  inquadramenti  si  fa  notare  che  l’ attuale  impianto  (4  aree  e  13  livelli  retributivi)  «risulta  obsoleto  e  non  più  rispondente  alle  esigenze».  L’ Abi  vuole  una  riduzione  dei  livelli  da  13  a  6.  Le  parti  si  sono  date  appuntamento  al  13  novembre.  Il  sindacato  Fabi  ha  dichiarato  «politicamente  incaccettabile»  questa  piattaforma.

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LIBERO, giovedì 6 novembre 2014

Sindacati  contro  Abi  sul  contratto

La  piattaforma  Abi  sul  contratto  dei  bancari  è  « politicamente inaccettabile  » e restano  « distanze assolutamente rilevanti  » rispetto  allerichieste  dei  lavoratori. Cos  ì  Lando  Maria  Sileoni,  segretario  generale  Fabi,  dopo  l’ incontro  di  ieri  tra  i  sindacati  e  il  capodelegazione  Abi, Alessandro  Profumo, sul rinnovo del contratto  nazionale  dei  309  mila  bancari  italiani.  « Abi  – denuncia  Sileoni  – non  ha  scoperto  le  carte  su  argomenti  fondamentali  come  pagamento  inflazione  e  definizione  area  contrattuale».

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BRESCIAOGGI, giovedì 6 novembre 2014

SINDACATO.  L’Abi:  no  rincari  a costo del  lavoro  Contratto  dei bancari:  trattativa in  stallo

ROMA – Trattativa  in  stallo  quella  sul  contratto  nazionale  del  credito.  L’ Abi  vuole  «i  trattamenti  economici  minimi  e  quelli  normativi  di  base»  con  l’ obiettivo  di  valorizzare  la  contrattazione  di  secondo  livello.  Nell’ incontro  di  ieri  l’ Abi,  rappresentata  da  Alessandro  Profumo,  ha  consegnato  ai  sindacati  il  documento  di  cinque  pagine  con  le  posizioni  delle  banche.  Le  banche,  spiega  l’ Abi  nel  documento,  ritengono  che  si  dovrà  innovare  molto  nel  nuovo  contratto  riguardo  ai  capitoli  dell’ area  contrattuale  e  degli  inquadramenti.  Abi  chiede  tra  l’ altro  «l’ utilizzo  più  ampio  di  rapporti  di  lavoro  autonomo  per  gli  addetti  alla  rete».  Per  gli  inquadramenti  si  fa  notare  che  l’ attuale  impianto  (4  aree  e  13  livelli  retributivi)  «risulta  obsoleto  e  non  più  rispondente  alle  esigenze».  L’ Abi  vuole  una  riduzione  dei  livelli  da  13  a  6.  Le  parti  si  sono  date  appuntamento  al  13  novembre.  Il  sindacato  Fabi  ha  dichiarato  «politicamente  inaccettabile»  questa  piattaforma.

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IL GIORNALE DI VICENZA giovedì 6 novembre 2014

SINDACATO.  L’Abi:  no  rincari  a costo del  lavoro  Contratto dei bancari:  trattativa in  stallo

ROMA – Trattativa  in  stallo  quella  sul  contratto  nazionale  del  credito.  L’ Abi  vuole  «i  trattamenti  economici  minimi  e  quelli  normativi  di  base»  con  l’ obiettivo  di  valorizzare  la  contrattazione  di  secondo  livello.  Nell’ incontro  di  ieri  l’ Abi,  rappresentata  da  Alessandro  Profumo,  ha  consegnato  ai  sindacati  il  documento  di  cinque  pagine  con  le  posizioni  delle  banche.  Le  banche,  spiega  l’ Abi  nel  documento,  ritengono  che  si  dovrà  innovare  molto  nel  nuovo  contratto  riguardo  ai  capitoli  dell’ area  contrattuale  e  degli  inquadramenti.  Abi  chiede  tra  l’ altro  «l’ utilizzo  più  ampio  di  rapporti  di  lavoro  autonomo  per  gli  addetti  alla  rete».  Per  gli  inquadramenti  si  fa  notare  che  l’ attuale  impianto  (4  aree  e  13  livelli  retributivi)  «risulta  obsoleto  e  non  più  rispondente  alle  esigenze».  L’ Abi  vuole  una  riduzione  dei  livelli  da  13  a  6.  Le  parti  si  sono  date  appuntamento  al  13  novembre.  Il  sindacato  Fabi  ha  dichiarato  «politicamente  inaccettabile»  questa  piattaforma.

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CORRIERE DELLA SERA.it, 5 novembre 2014 17:59

Banche: Fabi, piattaforma Abi politicamente inaccettabile

ROMA (MF-DJ)–“La giornata di oggi e’ stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttivita’ delle varie aziende e gruppi”. Cosi’ Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’incontro che si e’ svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312.000 lavoratori bancari italiani. Durante l’incontro, l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi e’ politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servira’ per fare definitivamente il punto della situazione. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terra’ a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione sara’ in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”. pev (fine) MF-DJ NEWS 0517:59 nov 2014

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ANSA, mercoledì 5 novembre 2014

Abi: Sileoni (Fabi), inaccettabile piattaforma su contratto

(ANSA) – MILANO, 5 NOV – La piattaforma dell’Abi sul contratto dei bancari è “politicamente inaccettabile” e restano “distanze assolutamente rilevanti” rispetto alle richieste dei lavoratori. Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, ha commentato l’incontro tra i sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila bancari italiani.

 “La giornata di oggi è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi” afferma Sileoni in una nota.

 “Il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione” in modo tale che nel consiglio nazionale della Fabi che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre “l’organizzazione sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”. (ANSA).

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TMNews, mercoledì 5 novembre 2014

Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto Stop ai tatticismi. Valuteremo iniziative dal 18 al 20 novembre Roma, 5 nov.

(TMNews) – No ai tatticismo da parte dell’Abi. Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l`incontro che si è svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell`ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. Durante l`incontro, l`Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi – ha aggiunto – è politicamente inaccettabile e abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione”. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, “l`organizzazione sarà in grado di formulare un`attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie”. Rbr 05-NOV-14 18:08 

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AGI, mercoledì 5 novembre 2014

Contratti: Sileoni, piattaforma Abi politicamente inaccettabile

(AGI) – Roma, 5 nov. – La piattaforma Abi e’ “politicamente inaccettabile in considerazione del difficile momento attraversato dal settore e dal Paese”. Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, dopo l’incontro di oggi tra i sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nel corso della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di circa 312mila lavoratori bancari italiani. Una giornata contraddistinta da “tatticismi dell’Abi – ha proseguito Sileoni – che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttivita’ delle varie aziende e gruppi”. Non si sono cosi’ risolte le distanze tra le due posizioni e bisognera’ attendere l’incontro del prossimo 13 novembre per fare un punto della situazione. Le iniziative necessarie saranno poi rese note al termine del Consiglio nazionale della Fabi, che si terra’ a Roma dal 18 al 20 novembre. “Al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”, ha concluso Sileoni. (AGI) St1/Mau 051811 NOV 14 

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da RADIOCOR via BORSA ITALIANA 5-11-2014

Banche: Fabi, la piattaforma dell’Abi sul contratto e’ inaccettabile

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 05 nov – La piattaforma dell’Abi sul contratto “e’ politicamente inaccettabile” per il segretario generale della Fabi Lando Sileoni. Il sindacato “in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese” ha ribadito di voler “continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni”. Il prossimo incontro con i banchieri, la settimana prossima, servira’ a fare il punto della situazione e nel consiglio nazionale Fabi del prossimo 18 novembre si fara’ “un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro’.

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ASCA, mercoledì 5 novembre 2014

Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto

Banche, Fabi: da Abi piattaforma inaccettabile su contratto Stop ai tatticismi. Valuteremo iniziative dal 18 al 20 novembre

(ASCA) – Roma, 5 nov 2014 – No ai tatticismo da parte dell’Abi. Cosi’ Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’incontro che si e’ svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. Durante l’incontro, l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi – ha aggiunto – e’ politicamente inaccettabile e abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servira’ per fare definitivamente il punto della situazione”. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terra’ a Roma dal 18 al 20 novembre, “l’organizzazione sara’ in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie”. Rbr 051808 NOV 14 

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ADNKRONOS, mercoledì 5 novembre 2014

CONTRATTI: FABI, PIATTAFORMA ABI INACCETTABILE

Roma, 5 nov. (AdnKronos) – “La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile”. E’ la conclusione a cui è arrivato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi commentando l’incontro che si è svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. Durante l’incontro, l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro. “La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione” sostiene Sileoni. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi, che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione “sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro” conclude la nota della Fabi. (Sec-Arm/AdnKronos) 05-NOV-14 18:02 

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RADIOCOR, mercoledì 5 novembre 2014

Banche: Fabi, la piattaforma dell’Abi sul contratto è inaccettabile

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 05 nov – La piattaforma dell’Abi sul contratto “e’ politicamente inaccettabile” per il segretario generale della Fabi Lando Sileoni. Il sindacato “in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese” ha ribadito di voler “continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni”. Il prossimo incontro con i banchieri, la settimana prossima, servira’ a fare il punto della situazione e nel consiglio nazionale Fabi del prossimo 18 novembre si fara’ “un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro’.

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DA TMNews via WALL STREET ITALIA, mercoledì 5 novembre 2014| Ora 19:25

Banche, Sileoni da Abi proposte inaccettabili – Fabi boccia proposte Abi su rinnovo contratto

Roma, 5 nov. (TMNews) – Roma, 5 nov -“La giornata di oggi è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi”, Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’incontro che si è svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani. “La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione”, sottolinea Sileoni. Nel prossimo Consiglio nazionale della Fabi che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”.

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ITALREPORT.it, mercoledì 5 novembre 2014

Contratto lavoratori del credito: rigidità banchieri provoca muro contro muro.

Sileoni (FABI): “piattaforma di abi è politicamente inaccettabile. Area contrattuale e pagamento inflazione per mantenere l’occupazione e garantire i salari”

“La giornata di oggi è stata contraddistinta ancora una volta da tatticismi dell’Abi, che non ha scoperto le carte rispetto ad argomenti fondamentali, come il pagamento ai lavoratori dell’inflazione, la definizione dell’area contrattuale e tutti gli argomenti legati al riconoscimento della produttività delle varie aziende e gruppi”.sil-2-

Così Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza del credito, ha commentato l’incontro che si è svolto oggi in Abi tra sindacati e il capo delegazione sindacale di Abi, Alessandro Profumo, nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei circa 312 mila lavoratori bancari italiani.

Durante l’incontro, l’Abi ha presentato un documento nel quale ha illustrato le sue posizioni di massima su rapporti tra i due livelli di contrattazione e trattamento economico, area contrattuale, inquadramenti, occupazione e orari di lavoro.

“La piattaforma Abi è politicamente inaccettabile ed abbiamo ribadito, in considerazione del difficile momento che attraversa il settore e il Paese, di voler continuare il dialogo, a condizione che si scenda definitivamente nei particolari, misurando le distanze tra le nostre e le loro posizioni. Restano assolutamente rilevanti le distanze e il prossimo incontro del 13 novembre servirà per fare definitivamente il punto della situazione.

Nel prossimo Consiglio nazionale della FABI che si terrà a Roma dal 18 al 20 novembre, l’organizzazione sarà in grado di formulare un’attenta valutazione delle proposte, per prendere poi tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire alla categoria un nuovo e insostituibile contratto nazionale di lavoro”.

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