Il Giornale, giovedì 25 settembre 2014
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MF-Milano Finanza, giovedì 25 settembre 2014
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IL SOLE 24 ORE, giovedì 25 settembre 2014
Rinnovo dei bancari È stallo: si rischia una nuova disdetta
Cristina Casadei
La delegazione di Abi e i sindacati si prendono una pausa di riflessione. Si rivedranno il 6 e l’8 ottobre. Nel frattempo verrà formalizzata una proroga temporanea del contratto. Niente scontri, ma l’impegno a mantenere un clima favorevole a uno sviluppo positivo del negoziato, confermato anche dalle dichiarazioni del segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni: «Su Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo il 6 e l’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile». Sullo sfondo è stata agitata anche la possibilità di disdettare nuovamente il contratto. Per Sileoni è inaccettabile «l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo».
Il negoziato per ora appare in stallo, sul quale pesano soprattutto i direttivi dei sindacati, attesi a partire dalla prossima settimana, e il congresso della Uilca (30 settembre-3 ottobre a Bergamo) che dovrebbe riconfermare alla guida Massimo Masi. Ieri Abi e i sindacati non sono riusciti a conciliare le rispettive posizioni sulle scadenze, considerate prioritarie in questo momento: l’1 luglio (data entro la quale dovevano essere stabiliti i criteri per la tabellizzazione dell’Edr) passato da quasi tre mesi e il 30 settembre (data della scadenza della proroga della disdetta) che è alle porte. Abi ha proposto la proroga del contratto al 28 febbraio e la tabellizzazione dell’Edr a partire da marzo. I sindacati hanno aperto sulla proroga del contratto, ma non mollano sull’Edr. La commissione tecnica che si è riunita lunedi, secondo fonti sindacali, ha dimostrato che il peso economico della tabellizzazione dell’Edr è minimo e come tale non può essere insostenibile per le banche. A sentire i banchieri però la questione è legata esclusivamente ai conti economici delle aziende e alla loro sostenibilità. La tabellizzazione dell’Edr pesa per lo 0,71% del costo del lavoro, mentre la ripresa degli scatti (congelati dal vecchio contratto e scongelati dall’1 agosto) pesa per lo 0,48%: sommando si arriva all’1,19% del costo del lavoro che non è un impatto minimo soprattutto ora che ci sono gli stress test alle porte. E tanto più che a forza di sommare minimi si arriva a numeri importanti.
I sindacati però non ci stanno. Il tema per loro è politico: per questo unitariamente le sette sigle hanno chiesto il rispetto del precedente contratto. Se la tabellizzazione dell’Edr venisse rimandata al primo marzo, si teme che la sua discussione possa finire in quella del rinnovo del prossimo contratto e che possa passare come una sorta di aumento concesso. «Per entrare nel vivo del negoziato esigiamo il rispetto degli impegni assunti con il precedente contratto» spiega il segretario della Fiba Giulio Romani. «La nostra posizione non è mutata – aggiunge il segretario della Fisac Agostino Megale –. Bisogna rispettare quanto previsto dal contratto precedente, compreso il fatto che l’eventuale proroga da concordare deve servire a rinnovare il nuovo contratto fermo restando le decorrenze già previste». Il segretario Uilca, Massimo Masi, ribadisce che «i lavoratori hanno diritto di percepire quanto previsto dallo scorso rinnovo contrattuale. I patti vanno rispettati».© RIPRODUZIONE RISERVATA
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RADIOCOR, mercoledì 24 settembre 2014
Radiocor – Roma, 24 set – “Non accettiamo l’atteggiamento dell’Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”.
Lo ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si e’ svolto oggi in Abi. “E’ una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri.” Com-Ggz
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ANSA, mercoledì 24 settembre 2014
Banche: Sileoni (Fabi), no a minacce Abi, serve responsabilità
ANSA) – ROMA, 24 SET – “Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”, ha dichiarato il Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si è svolto oggi Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309mila bancari italiani.
“È una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri.”
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ASCA, mercoledì 24 settembre 2014
Banche: Sileoni, non accettiamo minacce. Abi scelga il buonsenso
Banche: Sileoni, non accettiamo minacce. Abi scelga il buonsenso (ASCA) – Roma, 24 set 2014 – ”Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”, cosi’ il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si e’ svolto oggi Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. ”E’ una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”, ha sottolineato il numero uno della Fabi. red/men 241937 SET 14 NNNN
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TMNews, mercoledì 24 settembre 2014 19:38
Banche: Sileoni, non accettiamo minacce. Abi scelga il buonsenso
Banche: Sileoni, non accettiamo minacce. Abi scelga il buonsenso Banche: Sileoni, non accettiamo minacce. Abi scelga il buonsenso Roma, 24 set. (TMNews) – “Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”, così il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si è svolto oggi Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. “È una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”, ha sottolineato il numero uno della Fabi. red/men 24-SET-14 19:38 NNNN
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ADNKRONOS, mercoledì 24 settembre 2014
BANCHE: FABI, NO A MINACCIA DISDETTA CCNL – prevalgono buonsenso e responsabilita’
Roma, 24 set. (AdnKronos) – Braccio di ferro Abi-sindacati sul rinnovo del ccnl. La Fabi invita i banchieri al “buonsenso e responsabilità”. “Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si è svolto oggi in Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309 mila bancari italiani. ”È una posizione che contrasteremo, prosegue la sindacalista in una nota – nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”. (Arm/AdnKronos) 24-SET-14 19
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WallStreetItalia.com, mercoledì 24 settembre 2014| Ora 19:37
Banche: Sileoni, Non Accettiamo Minacce. Abi Scelga Il Buonsenso
(ASCA) – Roma, 24 set 2014 – ”Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”, cosi’ il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si e’ svolto oggi Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. ”E’ una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”, ha sottolineato il numero uno della Fabi.
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GUIDASICILIA.it 24 set 2014
Banche: Fabi, no a minaccia disdetta ccnl
Braccio di ferro Abi-sindacati sul rinnovo del ccnl. La Fabi invita i banchieri al “buonsenso e responsabilità”. “Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si è svolto oggi in Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309 mila bancari italiani. È una posizione che contrasteremo, prosegue la sindacalista in una nota – nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”.
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LINKSICILIA.it, mercoledì 24 settembre 2014
Contratto dei bancari, altra fumata nera
ABI – Sindacati: anche oggi trattativa infruttuosa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei bancari. Aveva visto bene Lando Maria Sileoni (nella foto) leader della Fabi, sindacato di riferimento del settore, esternando ieri, in un apposito incontro, al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti le preoccupazioni della categoria in merito alla rigidità dei banchieri che ancora si ostinano a non aprire un vero confronto finalizzato a trovare le giuste soluzioni per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli oltre trecentomila lavoratori del settore credito.
Nell’incontro odierno infatti il Capo delle Relazioni sindacali ha continuato a presentare al tavolo la solita minestra riscaldata e così facendo si è corso il rischio di rompere il negoziato con la conseguenza di riaprire nel settore una dura conflittualità con assemblee, scioperi e manifestazioni di protesta in tutt’Italia.
Ecco la nota diramata dalla Fabi ai propri iscritti:
CONTRATTO, FUMATA NERA SU PROROGA ED EDR
Le parti si sono date appuntamento al 6 e all’8 ottobre per approfondire gli argomenti sul tavolo, in particolare la tabellizzazione dell’edr. L’Abi intanto minaccia la disdetta del contratto. Sileoni: “Inaccettabile. Banchieri cambino atteggiamento”
“Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”, ha dichiarato il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, “È una posizione che contrasteremo, nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri.”
In apertura, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la validità e le decorrenze delle intese già vigenti nel rinnovo contrattuale scorso. Hanno quindi rivendicato la tabellizzazione dell’EDR, come da vecchi accordi, e hanno ribadito la necessità di avviare tempestivamente la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale secondo la piattaforma approvata dalle assemblee.
L’ABI ha riconfermato a sua volta che, in base alle preoccupazioni di scenario già espresse, la decorrenza della tabellizzazione dell’EDR deve essere spostata al 1 marzo 2015, come pure la sua contabilizzazione ai fini del calcolo del TFR e degli istituti contrattuali aziendali.
Nel suo intervento, il leader della FABI Sileoni ha ricostruito il percorso contrattuale che ha portato alla definizione dell’EDR, chiarendo che le conclusioni non possono quindi essere disattese senza conseguenze per la stessa credibilità del tavolo contrattuale nel suo complesso, secondo un percorso che deve vedere il coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali.
La controparte ha dichiarato che la delega che viene dal proprio Comitato Esecutivo non le consente di acconsentire alle richieste del sindacato e che, in caso di indisponibilità delle organizzazioni sindacali a considerare la definizione della tabellizzazione con decorrenza marzo 2015, ABI disdetterà il contratto nazionale dal 1 ottobre di quest’anno.
A questo punto, visto il permanere delle distanze e la necessità di ulteriori approfondimenti, le parti si sono date un nuovo appuntamento per il pomeriggio di lunedì 6 ottobre alle ore 16, con un aggiornamento per mercoledì 8 ottobre per l’intera giornata.
La scadenza del contratto nazionale – già prevista per il 30 settembre – si considera quindi convenzionalmente prorogata fino alla conclusione degli incontri.
Come già anticipato, sarà il Comitato Direttivo Centrale della FABI, convocato per il 2 ottobre, a dare una valutazione complessiva sullo stato della trattativa è sulle eventuali iniziative da intraprendere.
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SASSARINOTIZIE.com, mercoledì 24 settembre 2014 19:39
Banche: Fabi, no a minaccia disdetta ccnl
Roma, 24 set. (AdnKronos) – Braccio di ferro Abi-sindacati sul rinnovo del ccnl. La Fabi invita i banchieri al “buonsenso e responsabilità”. “Non accettiamo l’atteggiamento di Abi che ha minacciato di disdettare il contratto nazionale con l’obiettivo di sostituirlo con contratti aziendali e di gruppo”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, a margine dell’incontro che si è svolto oggi in Abi nell’ambito della vertenza sul rinnovo del contratto nazionale degli oltre 309 mila bancari italiani.“È una posizione che contrasteremo, prosegue la sindacalista in una nota – nel caso in cui dalle minacce Abi passasse ai fatti. Sull’argomento Edr e proroga dell’attuale scadenza del contratto, verificheremo nelle giornate del 6 e dell’8 ottobre se le banche avranno cambiato comportamento. Ci auguriamo prevalga il buonsenso e un atteggiamento responsabile da parte dei banchieri”.