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SILEONI AI BANCHIERI: "O SI CAMBIA O MOBILITAZIONE" – TUTTA LA STAMPA

di Redazione
Su tutti i maggiori organi di stampa presente la dichiarazione del leader della Fabi, rilasciata a margine dell’incontro in ABI per discutere del rinnovo del contratto. Leggi i servizi 

MF-MILANO FINANZA, venerdì 19 settembre 2014

Abi, Profumo sceglie l’austerity – Al tavolo con i sindacati è stata presentata una ricerca di Prometeia che descrive uno scenario a tinte fosche per i prossimi anni: previste 12 mila uscite. E le sigle minacciano la mobilitazione

di Luca Gualtieri   

Alessandro Profumo ha confermato la linea del suo predecessore Francesco Micheli nella delicata partita sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Ieri pomeriggio a Roma si è infatti tenuto l’atteso incontro tra l’Abi (l’Associazione Bancaria Italiana) e i sindacati nazionali del credito che avrebbe dovuto entrare nel vivo della partita dopo l’insediamento del nuovo Comitato per gli affari sindacali e del lavoro (Casl). I contenuti dell’incontro sono stati sostanzialmente in linea con le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi da MF-Milano Finanza. Da un lato l’Abi ha ribadito che il sistema bancario italiano sta attraversando un fase di profonda crisi che impone agli istituti rigorose politiche di austerità. Il quadro è stato puntualmente descritto da una ricerca presentata da Giuseppe Lusignani, docente di Economia degli Intermediari Finanziari nell’Università di Bologna e vicepresidente di Prometeia. Secondo quanto risulta, lo studio prevederebbe 12 mila esuberi per il prossimo triennio a causa soprattutto del calo verticale dei profitti e della necessità di contenere i costi.

Dopo la presentazione Profumo avrebbe proposto di prorogare la scadenza del contratto dal 30 settembre al 28 febbraio 2015 e di trasformare gli elementi distinti di retribuzione (Edr) in retribuzione solo a partire dal primo marzo. La proposta è stata motivata con la necessità di attendere il risultato di asset quality review e stress test e di fare un contratto completo e innovativo. L’ipotesi di una proroga però non è piaciuta ai segretari nazionali Lando Sileoni (Fabi), Giulio Romani (Fiba), Agostino Megale (Fisac) e Massimo Masi (Uilca), solo per citare i principali interlocutori di Palazzo Altieri nella partita. Sileoni ha parlato di «solita sceneggiata», ribadendo che «se non cambierà l’atteggiamento della nostra controparte, si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Megale: «Bisogna riprendere il confronto con un negoziato che, partendo dalla nostra piattaforma, rinnovi il nostro contratto con la priorità dell’occupazione». Ancora più conciso Romani: «A queste provocazioni verrebbe voglia di rispondere con una mobilitazione». E Masi: «Non è comprensibile come mai solo i lavoratori devono aspettare per veder riconoscere i propri diritti, quando nelle banche crescono a dismisura gli stipendi del top management». Nel corso dell’incontro non c’è stato il tempo di entrare nel merito dei singoli punti della trattativa, a partire dagli aumenti contrattuali. La prossima riunione del tavolo è convocata per mercoledì prossimo 24 settembre, mentre presto le sigle potrebbero convocare i propri direttivi nazionali per prendere posizione sulla vicenda degli elementi distinti di retribuzione. (riproduzione riservata)

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IL SOLE 24 ORE, venerdì 19 settembre 2014

Abi propone la proroga del contratto – Istituita una commissione tecnica che lavorerà sulla tabellizzazione dell’Edr – I dipendenti delle banche

Cristina Casadei

Abi propone la proroga del contratto collettivo nazionale dei bancari fino al 28 febbraio 2015, alle attuali condizioni. Questo significherebbe spostare la tabellizzazione dell’elemento distinto della retribuzione – prevista a partire da luglio, secondo il vecchio contratto – , al primo marzo. Come ha spiegato nell’incontro di ieri il presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Alessandro Profumo, la proroga si rende necessaria per rivedere la situazione prospettica dei conti economici, valutando tutti gli elementi contrattuali. È necessario aspettare almeno fino alla fine di ottobre per vedere i risultati dell’esame Bce e sarebbe poco realistico prevedere di rinnovare il contratto entro la fine dell’anno.

Le sette sigle presenti al tavolo non hanno respinto la proposta di Profumo ma hanno chiesto l’istituzione di una commissione tecnica che sbrogli il capitolo Edr. Piccolo passo avanti nel dialogo tra le parti. I banchieri propongono una prima via, il sindacato con l’istituzione della commissione tecnica la considera percorribile. Un’eventuale apertura, però, «non significa regalare 6 mesi di adeguamenti», mette subito le mani avanti il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, aggiunge però che «non c’è molto da discutere attorno al vecchio contratto: a partire dalla tabellizzazione dell’Edr deve trovare il pieno rispetto nei tempi già previsti e bisognerà utilizzare il tempo necessario, che ovviamente sarà oltre settembre, per misurarsi sulla nostra piattaforma e per fare il nuovo contratto».

Non ha nulla in contrario sull’allungamento dei tempi Massimo Masi, segretario generale della Uilca, «a patto però di non prevedere proposte di scambio salario-occupazione e di non mettere in discussione la tabellizzazione dell’Edr da luglio. I contratti vanno rispettati e bisogna dare un segnale ai lavoratori in questo senso». Anche Giulio Romani, segretario generale della Fiba Cisl respinge «lo scambio occupazione-salario proposto dall’Abi». Insiste sul tema delle retribuzioni del management su cui si aspetta «una smentita forte da parte del capo delegazione Abi che chiede sacrifici ai lavoratori e nella sua banca pare distribuire lauti premi alla dirigenza».

Eventualmente tutto farà comunque parte del negoziato. Eventualmente, perché dopo il prossimo incontro, il 24 settembre, in cui i sindacati vogliono entrare nel merito della loro piattaforma, verranno riunite le direzioni nazionali e poi i sindacati daranno una risposta sulla proroga del contratto e sulla tabellizzazione dal primo marzo.

L’Abi nei mesi scorsi ha sottolineato più volte la necessità di tenere in considerazione il peggioramento del ciclo economico e i riflessi pesanti sul settore bancario. Ribaditi ieri nella ricerca presentata dal professor Giuseppe Lusignani, vicepresidente di Prometeia, che ha evidenziato una redditività inferiore al costo del capitale. Le prospettive sono di un leggero miglioramento ma rimanendo inferiori al costo del capitale. Quindi se le banche dovranno raccogliere nuovo capitale la situazione diventerà molto complicata. Per questo secondo i banchieri il credito ha bisogno di continuare la propria riorganizzazione e deve cominciare a discutere di come si riduce il costo del lavoro. Anche perché, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, la ricerca ha evidenziato eccedenze di personale per 12mila addetti nel prossimo triennio.

Quello del management «le cui retribuzioni continuano a crescere», come ha detto Sileoni, invece per le banche non è un tema del contratto nazionale perché attiene alle singole aziende. I sindacati chiedono però ai banchieri di voltare pagina e cambiare atteggiamento altrimenti, dice Sileoni, «si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero».© RIPRODUZIONE RISERVATA

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CORRIERE DELLA SERA, venerdì 19 settembre 2014

La proposta dell’Abi per la proroga dei contratti e il «ni» dei sindacati bancari

(ri. que. ) Al tavolo con il sindacato Abi propone una seconda proroga del contratto di categoria al 28 febbraio 2015 (l’accordo è in scadenza il 30 settembre). Le sigle del settore rispondono con un «ni». Sì alla proroga ma a condizione che l’aumento a regime del vecchio contratto (170 euro) passi da elemento distinto della retribuzione alla parte stabile della busta paga. «Tutto ciò è già scritto nero su bianco nel contratto appena scaduto, non possiamo aprire un negoziato se non si rispettano nemmeno le regole definite in precedenza», mette un paletto Antonio Megale, a capo della Fisac Cgil. «No ad altri sei mesi a costo zero per le banche — rincara Lando Maria Sileoni — senza un’intesa su questo punto siamo pronti a valutare mobilitazioni. E anche lo sciopero». Sulla stessa linea la Uilca guidata da Massimo Masi («I lavoratori hanno rispettato gli impegni del contratto, l’Abi no») e la Fiba Cisl: «Non accettiamo lo scambio salario occupazione», ha detto il segretario generale Giulio Romani. Il 24 settembre è in calendario un nuovo confronto. Nonostante tutto, non mancano i margini per trovare un’intesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Messaggero, venerdì 18 settembre 2014

(cliccare sull’immagine per ingrandire)

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Giornale di Brescia, venerdì 18 settembre 2014

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RADIOCOR, venerdì 18 settembre 2014 18:03

18:03 – Banche: Sileoni (Fabi), ‘su contratto da Abi solita sceneggiata’

‘Senza cambio di atteggiamento pronti a mobilitazione’ (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 18 set – Parte male la trattativa tra banche e sindacati per il rinnovo del contratto di categoria dopo l’arrivo di Alessandro Profumo alla guida del comitato sindacale dell’Abi. Alla fine del primo incontro, Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggior sindacato autonomo della categoria, in una nota accusa l’Abi di “solita sceneggiata” sulla situazione del settore e sui rimedi da attuare. Sileoni chiede quindi un cambio di atteggiamento ai banchieri minacciando “la mobilitazione della categoria in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”. com-Ggz (RADIOCOR) 18-09-14 18:03:06 (0505) 5 NNNN

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APC, venerdì 18 settembre 2014 18:03

Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione

Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione “Solita sceneggiata, nessuna parola su responsabilità dei manager” Roma, 18 set. (TMNews) – “Abbiamo assistito alla solita sceneggiata dell`Abi che, con l`ausilio dell`istituto Prometeia, ci ha presentato una situazione catastrofica dell`economia e del settore, con la necessità di una fortissima riduzione dei costi. Tutto questo tralasciando di dire che la responsabilità di questa situazione è solo ed esclusivamente del management”. Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, a margine dell`incontro che si è svolto oggi in Abi e che ha segnato la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. “Abbiamo ribadito per l`ennesima volta che è necessario un nuovo modello di banca ed il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per rilanciare il settore bancario, garantendo occupazione e crescita dei salari. Se non cambierà l`atteggiamento della nostra controparte, si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”. Red/Gab 18-SET-14 18:01 NNNN

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ASCA, venerdì 18 settembre 2014 18:01

Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione

Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione “Solita sceneggiata, nessuna parola su responsabilita’ dei manager” (ASCA) – Roma, 18 set 2014 – “Abbiamo assistito alla solita sceneggiata dell’Abi che, con l’ausilio dell’istituto Prometeia, ci ha presentato una situazione catastrofica dell’economia e del settore, con la necessita’ di una fortissima riduzione dei costi. Tutto questo tralasciando di dire che la responsabilita’ di questa situazione e’ solo ed esclusivamente del management”. Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, a margine dell’incontro che si e’ svolto oggi in Abi e che ha segnato la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. “Abbiamo ribadito per l’ennesima volta che e’ necessario un nuovo modello di banca ed il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per rilanciare il settore bancario, garantendo occupazione e crescita dei salari. Se non cambiera’ l’atteggiamento della nostra controparte, si andra’ alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”. Red/Gab 181801 SET 14 NNNN

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ANSA, venerdì 18 settembre 2014 18:03

Banche: Fabi, da Abi su contratti solita sceneggiata

(ANSA) – ROMA, 18 SET – “Abbiamo assistito alla solita sceneggiata dell’Abi che, con l’ausilio dell’istituto Prometeia, ci ha presentato una situazione catastrofica dell’economia e del settore, con la necessità di una fortissima riduzione dei costi.

Tutto questo tralasciando di dire che la responsabilità di questa situazione è solo ed esclusivamente del management”.

Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza del credito, in una nota dopo ‘incontro che si è svolto oggi in Abi e che ha segnato la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 309mila bancari italiani.

“Abbiamo ribadito per l’ennesima volta che è necessario un nuovo modello di banca ed il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per rilanciare il settore bancario, garantendo occupazione e crescita dei salari. Se non cambierà l’atteggiamento della nostra controparte, si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”. (ANSA).

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LINKSICILIA.it, venerdì 18 settembre 2014 18:03

Contratto dei bancari, Sileoni: “Dall’Abi solita sceneggiata”

18 set 2014   Scritto da Redazione 

Niente di nuovo sotto il sole dei bancari. Nell’incontro di oggi si è delineata solo la volontà da parte dei banchieri dell’Abi di prorogare ulteriormente i tempi per il rinnovo al 28 febbraio 2015. Ma i sindacati vogliono fare un po’ di chiarezza fin da subito sia sulle richieste normative che per quanto attiene i recuperi salariali certificati dai dati Istat sull’inflazione.

 “Abbiamo assistito alla solita sceneggiata dell’Abi che, con l’ausilio dell’istituto Prometeia, ci ha presentato una situazione catastrofica dell’economia e del settore, con la necessità di una fortissima riduzione dei costi. Tutto questo tralasciando di dire che la responsabilità di questa situazione è solo ed esclusivamente del management” h a dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, sindacato di maggioranza del credito, a margine dell’incontro che si è svolto oggi in Abi e che ha segnato la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 309mila bancari italiani.

 “Abbiamo ribadito per l’ennesima volta che è necessario un nuovo modello di banca ed il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per rilanciare il settore bancario, garantendo occupazione e crescita dei salari. Se non cambierà l’atteggiamento della nostra controparte, si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”.

Il prossimo incontro fissato per il 24 settembre farà chiarezza sulla reale volontà dell’Abi di dare alcune risposte positive allo sblocco positivo della vertenza. Nelle more a livello tecnico proseguirà il confronto sui nodi economici.

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da TMNews via WallStreetItalia.com, venerdì 18 settembre 2014 18:01

Fabi:Abi cambi atteggiamento su contratto bancari o mobilitazione “Solita sceneggiata, nessuna parola su responsabilità dei manager”

di: TMNews | Pubblicato il 18 settembre 2014| Ora 18:01

Roma, 18 set. (TMNews) – “Abbiamo assistito alla solita sceneggiata dell’Abi che, con l’ausilio dell’istituto Prometeia, ci ha presentato una situazione catastrofica dell’economia e del settore, con la necessità di una fortissima riduzione dei costi. Tutto questo tralasciando di dire che la responsabilità di questa situazione è solo ed esclusivamente del management”. Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza del credito, a margine dell’incontro che si è svolto oggi in Abi e che ha segnato la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli oltre 309mila bancari italiani. “Abbiamo ribadito per l’ennesima volta che è necessario un nuovo modello di banca ed il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per rilanciare il settore bancario, garantendo occupazione e crescita dei salari. Se non cambierà l’atteggiamento della nostra controparte, si andrà alla mobilitazione della categoria, in tutte le forme possibili, non escluso lo sciopero”.

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