MF-MILANO FINANZA, mercoledì 16 LUGLIO 2014
In Abi spunta la carta Profumo – In lizza anche il numero uno di Bnl, Abete. La fumata bianca potrebbe arrivare mercoledì 23 luglio Sul tavolo la delicata partita del rinnovo del contratto nazionale. Incontro tra le parti a fine mese
di Luca Gualtieri
Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei bancari sarà il tema più caldo in Abi per i prossimi mesi. Sulla partita, che dovrebbe riprendere a fine mese dopo il rinnovo degli organi direttivi di Palazzo Altieri, pende però ancora un’incognita di primo piano. Si tratta infatti di capire quale sarà il nuovo interlocutore dei sindacati nazionali, dopo il passo indietro del capo delegazione, Francesco Micheli. La casella riveste un’importanza decisiva nel confronto in atto e le diplomazie sono al lavoro per individuare il profilo più adatto per l’incarico. Il nuovo capo delegazione dovrà infatti dare prova di notevole capacità diplomatica per muoversi tra i veti incrociati e sbloccare un muro contro muro che rischierebbe altrimenti di prolungarsi per mesi. A oggi la candidatura più accreditata in ambienti vicini a Palazzo Altieri sembrerebbe quella di Alessandro Profumo, attuale presidente del Monte dei Paschi di Siena. Il banchiere genovese appare a molti la figura più adatta per gestire la partita del contratto di lavoro, sia per le sue competenze tecniche che per le sue salde aderenze politiche. Tanto più alla luce del ruolo giocato dallo stesso Profumo ai tempi della sottoscrizione del protocollo sul settore bancario del 1997, un documento fondamentale per il settore. A favore della nomina giocano poi gli attuali equilibri interni all’Abi: il Monte dei Paschi non ha infatti ottenuto vicepresidenze nei nuovi assetti di vertice dell’associazione, una penalizzazione che qualcuno ritiene eccessiva per quella che è pur sempre la terza banca del Paese.
Va detto comunque che quella di Profumo non è l’unica candidatura in lizza per il ruolo di responsabile delle relazioni sindacali. Sempre secondo fonti romane, in corsa ci sarebbe anche l’attuale presidente della Banca Nazionale del Lavoro, Luigi Abete. Anche il cursus honorum di Abete è pienamente in linea con il profilo richiesto. Soprattutto per il ruolo di presidente della Confindustria ricoperto tra il 1992 e il 1996, periodo in cui fra l’altro venne sottoscritto lo storico accordo sul costo del lavoro del 23 luglio 1993. Si allontana invece l’ipotesi di una candidatura low profile, per cui si erano spesi i nomi di Camillo Venesio, amministratore delegato e direttore generale della Banca del Piemonte, e di Eliano Omar Lodesani, nuovo chief operating officer di Intesa Sanpaolo. Per l’incarico, infatti, suggerisce qualcuno, serve una figura di alto profilo, con doti di comunicatore analoghe, ad esempio, a quelle dimostrate dal segretario generale della Fabi, Lando Sileoni.
I giochi dovrebbe chiudersi mercoledì 23 luglio, quando il nuovo comitato esecutivo dovrebbe riunirsi per eleggere il capo delegazione. Per l’esito della partita saranno decisive le posizioni dei rappresentanti delle due banche principali, Unicredit e Intesa Sanpaolo, che ancora non avrebbero preso una decisione. A quel punto potrà ricominciare il confronto con le parti sociali e un primo incontro dovrebbe tenersi lunedì 28. In proposito va ricordato che le posizioni di Abi e sindacati appaiono ancora molto distanti. Mesi di trattative informali e quattro riunioni operative non sono infatti bastate per superare il muro contro muro su quasi ogni singolo punto. L’Abi punta al mantenimento dei livelli occupazionali, ma senza gli aumenti salariali richiesti dai sindacati. L’associazione bancaria ritiene inoltre che le richieste dei sindacati possano essere in linea con uno scenario normale, ma non con quello attuale, ancora segnato dalla crisi. (riproduzione riservata)
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CORRIERE DELLA SERA, mercoledì 16 LUGLIO 2014
Profumo negoziatore per l’Abi
(ri. que. ) I grandi nomi del mondo bancario si stanno mobilitando per guidare il Casl, il comitato sindacale dell’Abi che si occuperà a brevissimo di sciogliere la difficile vertenza sul contratto. Nei giorni scorsi per questo ruolo è stata ufficializzata la candidatura di Alessandro Profumo, presidente di Monte dei Paschi. A contendergli il posto potrebbe essere Luigi Abete, ex presidente di Confindustria e oggi presidente di Bnl (la candidatura al momento non è formalizzata). Dopo l’assegnazione delle vicepresidenze a Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit e Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Mps in questo modo si fa avanti per un ruolo di peso in Abi. Francesco Micheli, abile presidente del Casl negli anni passati, difficilmente potrà essere riconfermato: non ha più alcuna carica in Intesa. E anche le candidature di Eliano Lodesani, ceo di Intesa Sanpaolo e di Camillo Venesio della Banca del Piemonte sembrano meno forti. L’elezione del nuovo presidente del Casl avverrà il 23 luglio. Il 28 il nuovo presidente dovrà vedersela subito con il primo vero confronto con il sindacato. Dall’altra parte del tavolo troverà Lando Sileoni, a capo della Fabi, il primo sindacato della categoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA