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CONGRESSI PROVINCIALI FABI, SILEONI INCONTRA I DIRIGENTI SINDACALI DI NAPOLI

di Redazione

(da www.fabi.it)

Disdetta del contratto nazionale, Sileoni: “Lo sciopero è servito a dimostrare che la categoria è compatta e il sindacato forte. Ora siamo pronti a trattare, ma non accetteremo un contratto fatto alle condizioni di ABI” 

È tempo di bilanci per il SAB di Napoli che, oggi, è a raccolta per celebrare il X Congresso provinciale. Qui una realtà difficile che non ha però scoraggiato i dirigenti FABI che hanno lavorato sempre con costanza a difesa dei lavoratori e che, oggi, sono chiamati a uno sforzo ancora maggiore: quello che li vede in prima linea contro la disdetta del contratto nazionale da parte di ABI

“Viviamo una stagione caratterizzata dall’incessante procedere dei processi di ristrutturazione, le cui ricadute si traducono in notevoli tagli del personale – ha esordito il segretario coordinatore FABI Napoli, Alfonso Esposito -. In questi ultimi quattro anni il nostro sindacato ha dato risposte ai lavoratori su diversi importanti argomenti. Primo fra tutti, è stato e sarà il rinnovo del contratto nazionale. Un contratto sicuramente non facile, che ha visto la FABI in prima linea a lottare per far fronte a posizioni datoriali al limite della decenza. Senza contratto – ha sottolineato Esposito – non c’è futuro per la categoria. La crisi economica che si è abbattuta anche nel nostro settore ha fatto sentire i suoi effetti sui bilanci, ma crediamo che questa giustificazione sia spesso usata come alibi per poter giustificare strumentali tagli al mondo del lavoro e per procedere al sistematico smantellamento dei diritti normativi ed economici”.

“Il sindacato, quindi, è chiamato oggi a vigilare attentamente e a smascherare i falsi obiettivi aziendali che ambiziosi amministratori elaborano per realizzare tagli al costo del lavoro ed incassare così benefit economici milionari e stipendi fuori logica”.

Un discorso duro, quello del coordinatore di Napoli, che ha voluto ancora una volta chiarire quanto l’attacco dell’ABI sia pericoloso per la categoria. Una categoria che, il primo sindacato dei bancari, è pronto a difendere con ogni mezzo. Ed è proprio a questo punto che si inserisce l’intervento del Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni.

Rottamazione dei cinquantacinquenni, sportelli online e sofferenze bancarie, gli argomenti trattati dal leader della FABI, per circoscrivere quello che è il contesto generale nel settore del credito, prima di arrivare al nodo centrale: quello della disdetta del contratto nazionale.

“Oggi la vera vittoria è saperci difendere, perché siamo sotto attacco. In un contesto come quello che stiamo vivendo per rimettere in piedi le cose serve una classe dirigente preparata. Stiamo ora cercando di capire se ci sono le condizioni per riaprire le trattative con ABI. Questo non significa che abbiamo il contratto in tasca, anzi. Siamo pronti a trattare – ha sottolineato Sileoni – non vogliamo fare la Guerra Santa contro nessuno, ma prima abbiamo dovuto battere un pugno sul tavolo per dimostrare, con i numeri dell’adesione allo sciopero e con una massiccia presenza sui media, di essere forti. Ora siamo disponibili a trattare, senza cedere ad un contratto fatto alle loro condizioni. Né tantomeno, accetteremo che banche e gruppi si facciano contratti aziendali”.

“Non siamo – ha concluso il segretario generale – nella condizione di chiedere condizioni migliorative. Oggi dobbiamo combattere per salvaguardare la categoria. E per farlo, stiamo mettendo in piedi diversi sistemi di mobilitazione”.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti dopo le parole di Sileoni, da Roberto Mercurio, membro del Comitato direttivo centrale, fino a Sergio Marra, membro del direttivo provinciale, tutti con un filo di conduttore: l’importanza di un’abile e lungimirante direzione politica, quella del Segretario Generale della FABI, e di una segreteria nazionale sempre presente anche sui territori. 

Alla fine della giornata, le votazioni e l’elezione dei nuovi organismi dirigenti provinciali, Comitato Direttivo e Segreteria e dei delegati al prossimo Congresso nazionale.

 

 

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