di Massimo Restelli
I sindacati del credito proseguono la battaglia contro i super-stipendi dei banchieri. Dopo la Fabi di Lando Maria Sileoni, la Fiba (dove Giuseppe Gallo ha passato la guida a Giulio Romani) e la Uilca di Massimo Masi, ieri è stata la Fisac di Agostino Megale a chiedere un tetto ai compensi dei vertici. Secondo uno studio condotto sul 2012 dal sindacato rosso, la forbice tra retribuzione media di un lavoratore dipendente (26mila euro lordi) e il compenso degli amministratori delegati e top manager (in media 4,326 milioni) si è allargata fino a un rapporto da 1 a 163. Nel 1970 la distanza si attestava a 1 a 20.