Riaffermato dalle due parti sindacali il valore del rapporto unitario per conseguire gli obiettivi comuni a vantaggio dei lavoratori. Capacità di ascolto, stima e rispetto sono le cifre distintive di un lavoro comune, che ha dato buoni frutti
“Sono venuto per rendere omaggio ad un grande amico, Giuseppe Gallo, che è stato strumentalmente, dai suoi avversari, definito “un visionario” e che invece ha avuto, quando tutti gli erano contro, la grande intuizione di voler costituire molti anni fa il Fondo esuberi per gestire le eccedenze di personale nella Categoria”.
Così Lando Maria Sileoni, dal podio del Congresso Nazionale della FIBA-CISL, che si tiene a Carovigno (BR) sino al 16 maggio.
“L’asse strategico che ha caratterizzato i rapporti con la FIBA, soprattutto, e poi con gli altri grandi sindacati confederali, ha consentito di rinnovare il Contratto Nazionale a dispetto di una situazione di grave crisi, che ha coinvolto duramente anche le aziende di credito.”
Unità sindacale, condivisione degli obiettivi, visione prospettica e volontà di riformare sono stati i cardini di un’azione efficace, per tenere insieme la Categoria, dando risposte concrete ai lavoratori.
La cifra distintiva del rapporto con la FIBA e con Giuseppe Gallo è quella del rispetto, dell’ascolto, della lucida volontà di fare al meglio il nostro lavoro a favore dei lavoratori che rappresentiamo.
“Che cosa ci ha insegnato l’esperienza sindacale di Gallo? Perché è stato un uomo moderno e innovativo?” si chiede il Segretario Generale della FABI.
“L’importante è che l’esperienza professionale di Giuseppe rimanga qui e non venga dimenticata”.
Caloroso, quindi, l’abbraccio con Giuseppe Gallo e poi con Giulio Romani, cui passa ora il testimone di Segretario Generale della FIBA-CISL.
Espressioni di stima e d’affetto sono anche state rivolte da Giulio Romani e da Giuseppe Gallo a Lando Maria Sileoni. Non solo uno scambio di complimenti e di cortesie istituzionali, ma un vero apprezzamento per il cambio di marcia della FABI, con la gestione di Sileoni, “un vero grande Segretario Generale di una grande Organizzazione, che fino a qualche anno fa aveva difficoltà a far valere il suo peso politico”.