Rimini, martedì 16 aprile, il Segretario generale FABI incontra i quadri dirigenti di Emilia Romagna e Marche.
Presenti i Sab di Rimini, Ancona, Ascoli e Fermo, Faenza, Macerata, Pesaro, Ravenna, per un totale di oltre 150 dirigenti sindacali.
Alle 8.30 la sala è già gremita e in breve ha inizio l’incontro, aperto dal Coordinatore del Sab di Rimini Giuseppe Taddia, che saluta la platea e introduce l’intervento di Lando Maria Sileoni.
Il Numero uno della FABI esordisce ricordando l’importanza di questi incontri sul territorio, che permettono di conoscere da vicino, di toccare con mano le realtà locali, e di confrontarsi e dare risposte ai quesiti dei dirigenti sindacali, vera anima dell’Organizzazione.
Molti gli argomenti affrontati: al centro del dibattito, naturalmente, i lavoratori bancari e i loro diritti, sempre più compromessi da una crisi finanziaria che non risparmia ormai nessun istituto.
Ma, contemporaneamente, anche i molti obiettivi che l’Organizzazione è riuscita a raggiungere: dal rinnovo dell’ultimo Contratto nazionale, che ha permesso di ottenere aumenti economici nel triennio, mantenendo l’architettura politica delle garanzie contrattuali, economiche e normative all’intera categoria, alla battaglia contro l’introduzione nel settore dell’Indennità di Disoccupazione, che avrebbe causato il licenziamento di 35mila lavoratori bancari.
Negli ultimi 3 mesi, le Organizzazioni sindacali hanno chiuso ben 12 accordi nei principali gruppi bancari italiani, segno concreto che la FABI, principale sindacato di settore, ha innegabilmente fatto un buon lavoro.
Il Segretario Sileoni ha ribadito l’importanza del coinvolgimento dei giovani nell’impegno sindacale, e la volontà della FABI di impegnarsi affinché essi si sentano sempre più parte integrante del sindacato; il concetto è stato ripreso da Mattia Pari, Coordinatore Nazionale Giovani, che ha sottolineato come i giovani rappresentino l’anello di congiunzione tra la società civile e il sistema finanziario.
Lando Sileoni non ha dimenticato di dedicare un plauso a Giuseppe Taddia ed al suo Sab per la battaglia sostenuta in difesa della Cassa di Risparmio di Rimini, che ha permesso di mantenere sul territorio una banca locale storica, autonoma e vicina alle esigenze dei cittadini e dell’intero territorio.
Molta partecipazione e attenzione da parte della platea, che ha rivolto numerosi quesiti al Segretario generale, trovando risposte chiare ed esaustive; perché, come Sileoni stesso ha ribadito più volte durante l’incontro, chiarezza ed autorevolezza sono elementi indispensabili per una sana ed efficace comunicazione sindacale.
Solo in questo modo sarà possibile far giungere ai lavoratori rappresentati un messaggio chiaro, autorevole e, soprattutto, corrispondente alla realtà.
La conclusione di Sileoni: “La FABI, come sindacato più rappresentativo, non delegherà ad altri le responsabilità che le competono. La categoria è nelle nostre mani, in noi confida, e da noi aspetta sostegno e difesa. E noi non ci tireremo indietro”.